Pachino, Torre Scibini

La Torre Scibini, situata laddove sorgeva l’omonimo feudo, è una delle poche costruzioni difensive quattrocentesche rimaste in piedi dopo il terremoto del 1693. Le rovine di questa torre si trovano a poca distanza dalla cittadina e si possono raggiungere dalla Provinciale che conduce alla Contrada Maucini.


L’area in cui si accede alle rovine della Torre Scibini.

Questa torre è raffigurata nello stemma comunale di Pachino, difatti essa è considerata dai pachinesi come il loro simbolo in base all’importante passato feudale che ricopriva il territorio pachinese nella Sicilia meridionale. Si tratta del monumento archeologico di epoca medievale più importante del territorio comunale pachinese, posto sulla S.P. 8 Pachino – Maucini – Portopalo.



I resti della Torre Scibini.

La torre è stata edificata intorno al 1493 per ordine di Antonio Sortino (feudatario del feudo di Scibini) su una costruzione araba preesistente utilizzata forse come cisterna visti i resti di acquedotti sotterranei adiacenti alla torre (ubicati presso una casamatta costruita durante la II guerra mondiale). Dopo il terremoto del 1693 la torre crollò e non venne mai più restaurata, seppur facesse parte di un feudo agricolo appartenente alla famiglia Di Rudinì. Le sue rovine svolsero la funzione di magazzino – granaio fino ai giorni nostri, in cui è stata restaurata.

La torre, costruita per monitorare la presenza di navi saracene nei pressi della costa pachinese, comprendeva un caseggiato che fungeva da alloggio per le guardie (di esso restano solo poche tracce delle fondamenta e delle mura difensive) e un ipogeo che serviva da magazzino sotterraneo.


I resti delle mura difensive e della residenza delle guardie della Torre Scibini.


L’ingresso all’ipogeo della Torre Scibini.

La facciata principale della torre è sormontata da un bassorilievo raffigurante lo stemma araldico della famiglia Sortino. È ancora visibile nelle pareti della torre una lapide le cui parole erano una sorta di incoraggiamento verso la gente per spronarla a difendere i propri territori arruolandosi presso la guarnigione feudataria.


La facciata principale della Torre Scibini.


Lo stemma della famiglia Sortino.


L’iscrizione posta sulla Torre Scibini.

L’interno della torre è disposto in due piani, entrambi aventi una volta a crociera (nel piano superiore è purtroppo crollata) e finestre arcuate.


L’interno della Torre Scibini.


La parte superiore della Torre Scibini.

Nei pressi della torre vi sono vari edifici rurali, tra cui un antico palmento appartenente un tempo alla famiglia Di Rudinì.


Il palmento posto di fianco alla Torre Scibini.

Dopo anni di abbandono, che hanno fatto diroccare la torre, la Sovrintendenza ai Beni Culturali della Provincia di Siracusa ha operato sostanziali interventi di restauro per salvare quel che restava della Torre Scibini.


Varie foto della Torre Scibini (foto di Roberto Capozio).