In Via Garibaldi 34, di fronte alla Casa Italia, vi è la costruzione novecentesca nota come “Casa Iudica”, appartenente all’omonima famiglia nobile palazzolese che all’interno della città possedeva altri fastosi palazzi (tra cui il poco distante Palazzo Iudica – Cafici posto sempre presso questa via).
Il palazzo, posto tra le Vie Garibaldi e Domenico Curcio, si presenta come una costruzione signorile residenziale composta da ben due cortili; uno più piccolo il cui accesso è posto presso la Via Domenico Curcio che fungeva da foresteria con stalla (ancora visibile con i suoi portici in stile rustico sopraelevati da scalinate che conducevano agli appartamenti della servitù, che ormai sono occupati da un’abitazione privata), e uno più grande compreso di giardino il cui accesso è posto dopo i garage posti di fianco al palazzo salendo verso la Piazza Umberto I.
La facciata principale del palazzo è disposta in due ordini orizzontali. Quello inferiore è composto dal portale centrale di forma rettangolare a fianco del quale vi sono altri quattro portoncini (tre di forma arcuata e uno di forma rettangolare modificato in seguito stravolgendo l’equilibrio architettonico della facciata) sopra cui sono posti altrettanti balconcini piuttosto eleganti formati da mensoloni adornati da fregi floreali in bassorilievo, racchiusi da belle inferriate in ferro battuto, con apertura rettangolare sormontata da un grosso travone posti nell’ordine superiore, cinto nella sua sommità da una bella merlatura. Sulla sinistra vi è una verandina formata da un corpo con apertura rettangolare con travone di coronamento sopra cui vi è una terrazza racchiusa da inferriate simili a quelle dei balconi, fermate da blocchi di pietra abbelliti da pinnacoli che fungono da fioriere. Vicino ai garage, come detto prima vi è l’accesso al giardino interno del palazzo, su cui si affacciano gli eleganti appartamenti interni con elementi architettonici in stile liberty – tardoneoclassico, che ospitano abitazioni private.