Palazzolo Acreide, Festa di San Michele Arcangelo

La Festa di San Michele Arcangelo è l’ultima grande festa che durante l’anno si tiene a Palazzolo Acreide con cui vengono chiuse le “Quattro feste sacre cittadine” (consacrate a “San Paolo”, “San Sebastiano”, “Santa Maria Addolorata” e appunto “San Michele Arcangelo”). Essa si tiene nella Domenica successiva al 29 Settembre (data liturgico in cui si celebra “San Michele Arcangelo” dalla Chiesa Cattolica). Anche se cade al di fuori del periodo “vacanziero” (in questo periodo dell’anno i turisti sono pochi rispetto al periodo estivo in cui cadono le feste di “San Paolo” e “San Sebastiano”), è lecito parlare di questa festa, che non si presenta per nulla inferiore alle tre feste descritte in precedenza sia come tradizioni sacre e come spettacoli (pirotecnici soprattutto). “San Michele” viene celebrato anche l’8 Maggio di ogni anno nella data con cui si commemora la sua apparizione a Monte Sant’Angelo in Puglia l’8 Maggio 490.

Il culto palazzolese a “San Michele Arcangelo”

Il culto palazzolese legato a “San Michele Arcangelo” (per saperne di più clicca qui) ha origini medievali che, secondo alcuni, sarebbero risalenti al periodo arabo – normanno, quando i Cristiani pregavano “L’Arcangelo Combattente” per far si che aiutasse i soldati Cristiani a scacciare i Saraceni dall’antica Palatiolum, così come Lui sconfisse il demonio quando ancora la Terra doveva essere creata da “Dio”. Dopo la vittoria normanna, la popolazione dell’antica Palatiolum festeggiò calorosamente “San Michele Arcangelo”. L’ “Arcangelo Combattente” fino ai giorni nostri è ancora venerato con una fervente devozione paragonabile a quella con cui vengono venerati i due “Santi” principali di Palazzolo; “San Paolo” e “San Sebastiano”. Si dice anche che in tempi molto antichi venne addirittura fatta una timida proposta dai devoti di “San Michele” affinché Palazzolo Acreide avesse “L’Arcangelo Combattente” come Patrono, ma purtroppo le confraternite dei “San Paulisi” e dei “Sammastianisi” a quel tempo contavano parecchio in città e poi questi due “Santi” erano quelli più venerati, per cui la proposta fatta dai devoti a “San Michele” non venne accettata e a loro non restava che festeggiare il loro “Santo” in sintonia con le altre feste religiose della città, ma facendo in modo che la festa fosse altrettanto sfarzosa restando in pace con le altre “Confraternite” cittadine.

 Bisogna dire infine che la Statua di “San Michele” ha un grandissimo valore sia economico che affettivo per i palazzolesi; la corazza d’oro che la ricopre è stata fusa con i preziosi Ex Voto donati nei secoli passati dalla gente facoltosa. Appena essi divennero troppo, si decise di fonderli e di formare la corazza che riveste tuttora “San Michele”, Statua che nei secoli passati è anche stata indicata come “Miracolosa” per via di alcune guarigioni piuttosto eclatanti.

Quindi nessun palazzolese si sognerebbe mai di andare a rubare la preziosa statua dorata o la sola corazza, neanche il più cattivo dei malviventi, poiché l’oro di “San Michele” non si tocca (nel senso che non si deve rubare) e guai a chi lo fa poiché subirebbe prima la feroce prima ira dei devoti di “San Michele” e dei palazzolesi tutti poi (secondo una credenza popolare) dei “Santi del Paradiso”. Neanche i soldi e i gioielli offerti al “Santo” si toccano (questi ultimi saranno conservati assieme a tutti gli altri Ex Voto donati nei secoli al “Santo”), essi devono andare o in beneficenza per gratitudine al “Santo” ma soprattutto per aiutare la gente bisognosa, o devono essere usati per pagare le spese inerenti alla festa; e neanche i preti della chiesa li possono toccare, solo i membri della “Confraternita di San Michele” (che si contraddistiguono dalle altre di Palazzolo per un fazzoletto giallo annodato intorno al collo) possono avere libero accesso a questi soldi, ma vige anche una regola all’interno della Confraternita, quella di “non usare i soldi a scopo personale” e guai a chi lo fa. Queste regole vigono non solo per la “Confraternita di San Michele”, ma anche per quelle degli altri “Santi venerati nella cittadina iblea (“San Paolo”, “San Sebastiano” e la “Madonna Addolorata”). Va detto infine che “San Michele Arcangelo” è anche la “festa dei bambini”, poiché durante questa festività religiosa vi sono numerose attività per bambini e un concorso musicale a loro riservato.

“San Michele”, come detto prima, viene festeggiato a Palazzolo due volte l’anno, l’8 Maggio in seguito alla “Commemorazione dell’Apparizione di San Michele” a Monte Sant’Angelo (FG) nel principale santuario italiano consacrato al “Santo Combattente”, e la Domenica limitrofa al 29 Ottobre (giorno in cui si celebra la Festa Liturgica in suo onore) in cui ovviamente ricadono i festeggiamenti più importanti legati a “San Michele”.

La Festa dell’8 Maggio

I riti preparatori e la Processione di “San Michele”

La festività dell’8 Maggio legata a “San Michele Arcangelo” è, come detto prima, derivante dalla commemorazione della sua apparizione presso l’area in cui sorge il Santuario di Monte Sant’Angelo sul Monte Gargano (in Provincia di Foggia in Puglia). È una piccola festività che da pochi anni viene celebrata affinché i fedeli possano festeggiare il loro “Santo” due volte l’anno come gli altri “Santi” palazzolesi (così come “San Sebastiano” e”San Paolo” vengono portati in Processione rispettivamente il 20 e il 25 Gennaio, mentre la “Madonna Addolorata” viene portata in Processione durante la Settimana Santa).

I festeggiamenti iniziano con il consueto Triduo che ricade nei giorni 5, 6 e 7 Maggio (quest’ultimo Vigilia della festività) in cui si tengono solenni Messe verso le ore 19.00. Il giorno che precede questa festa (7 Maggio), dopo la solenne Messa serale (che si tiene presso la Chiesa di San Michele alle ore 19.00), verso le 20.00 tra le invocazioni toccanti dei fedeli avviene la “Svelata di San Michele” il cui Simulacro è salutato da urla gioiose e applausi. La serata prosegue con una festa in Parrocchia chiamata “Notte dell’Angelo” tra musica e mostre artistiche.

L’indomani, dopo varie Messe solenni che si tengono durante l’arco della giornata di cui quelle mattutine verso le ore 10.30 e 11.00 e quella serale (la più importante di tutta la ricorrenza) che si celebra alle ore 19.00; alle 20.00 vi è l’uscita in Processione del Simulacro di “San Michele” salutata dallo sparo di fuochi d’artificio e dalle invocazioni dei fedeli nonché da scampanii. La statua del “Santo Arcangelo” verrà portata in Processione per le vie del centro storico palazzolese seguita da un folto numero di fedeli “Sammichilisi”. Al rientro della Processione che avviene verso le ore 22.00 vi è un bello spettacolo pirotecnico che chiude la solennità dell’8 Maggio.

Dopo otto giorni (in cui si svolgono solenni Celebrazioni Eucaristiche in parrocchia verso le ore 19.00) il 15 Maggio dopo la “Messa dell’Ottava” (che inizia alle ore 19.00) avviene la toccante “Velata” di “San Michele” che viene salutato dai suoi fedeli con invocazioni e applausi. Il “Santo” tornerà tra loro ad Ottobre, quando si terrà la grande festa in suo onore. 

I festeggiamenti di Ottobre in onore di “San Michele”

L’inizio della festa in onore di “San Michele”;  la “Svelata” (“A Sciuta ra cammira”) – il Triduo di Preparazione e la Vigilia – il concorso canoro per i bimbi “Voce dei Piccoli”

Durante l’estate presso la Parrocchia di San Michele si tengono vari eventi come spettacoli vari e preparazione di piatti tipici locali che fanno da apripista alla festa in onore di “San Michele Arcangelo”.

I festeggiamenti principali in onore di “San Michele Arcangelo” iniziano solennemente il 28 Settembre di ogni anno con la solenne Messa in onore dell’ “Arcangelo” a cui presenzierà un cospicuo numero di fedeli che si tiene presso la Chiesa a Lui consacrato alle ore 19.00. Dopo la Messa alle ore 20.00 inizia il solenne rito della “Svelata” chiamata dai palazzolesi “A sciuta ra cammira” (“L’uscita dalla camera”); la statua del “Santo” viene svelata dalla Nicchia sull’Altare Maggiore in cui è riposta durante l’anno tra le urla gioiose dei devoti più accaniti e dei “Confratelli di San Michele” che lo acclamano dicendo “Viva San Micheli”.

La Statua sarà esposta all’interno della Chiesa di San Michele, la cui Navata centrale è riccamente addobbata con stendardi giallo oro richiamanti il colore della corazza dorata, simbolo della “purezza cristiana della Luce di Cristo”.

Nella serata e nel giorno successivo (29 Settembre) vi è la solenne Celebrazione Liturgica in onore di “San Michele” con solenni Messe che si ripetono nell’arco della giornata (la più importante di tutte è sempre quella delle 19.00).

Nel frattempo nei giorni seguenti che comprendono anche il Triduo di Preparazione (ossia i tre giorni che precedono la Festa ossia il Giovedì, il Venerdì e il Sabato di Vigilia, in cui vi vengono celebrate solenni Messe al cospetto del “Santo Arcangelo” alle ore 19.00) i venditori ambulanti si posizioneranno in prossimità di Piazza San Michele attirando con le loro grida numerosa gente vogliosa di comperare qualcosa per la festa mentre verranno montate le artistiche luminarie.

In questi giorni ci saranno anche importanti spettacoli folcloristici, musicali e cabarettistici per allietare le serate di festa, come l’importante concorso canoro “Voce dei Piccoli” (che si tiene il Sabato di Vigilia che precede il giorno della Festa di San Michele) a cui i bimbi di Palazzolo e dei paesi limitrofi parteciperanno cantando canzoni a scelta per vincere alcuni premi. Dopo il concorso canoro alle ore 24.00 si tiene un grandioso fuoco pirotecnico effettuato nella vallata collocata dietro la Chiesa di San Michele, che aprirà i festeggiamenti in suo onore.

La Festa Esterna di San Michele

La Processione diurna di “San Michele” (Domenica successiva al 28 Settembre) – Lancio dei Palloni e “A Sciuta ri San Micheli”

Alle ore 08.00 della prima Domenica di Ottobre, la città di Palazzolo viene svegliata dallo sparo ininterrotto di potenti salve che segnalano alla popolazione dormiente che il giorno consacrato all’ “Arcangelo Combattente” è finalmente arrivato. Dopo poche ore la Chiesa di San Michele si gremisce di fedeli che vanno ad onorare il “Santo”.

Verso le 11.00 inizia nella Chiesa di San Michele la Messa Solenne caratterizzata da ampie sezioni cantate da tenori e soprani locali. Ma la gente, anche se partecipa attivamente alla Messa, non aspetta altro che “A sciuta i l’una” (“L’uscita dell’una”); difatti i fuochisti durante l’intera mattinata non fanno altro che sistemare meticolosamente sulla facciata e sul sagrato le cariche che faranno volare all’aria i celebri “Nzareddi”, strisce colorate che verranno lanciate in aria da appositi mortai ampiamente utilizzate nelle feste palazzolesi di “San Paolo”, “San Sebastiano” e della “Madonna Addolorata”. Nel frattempo presso il Sagrato della Chiesa di San Michele dalle ore 10.00 in poi si tiene il tradizionale “Lancio dei Palloni”, in cui vari palloni aerostatici di varie forme e colori vengono lasciati liberi di volare nel cielo tra la felicità di bimbi e persone più o meno giovani che assistono ad un semplice ma colorato ed emozionante spettacolo.

Dopo la fine della Messa, il Simulacro dell’ “Arcangelo Michele” viene sistemato su di un gran Fercolo chiamato “Vara i San Micheli”. Esso verrà portato a spalla da alcuni membri della “Confraternita di San Michele” che per espletare d ogni costo il loro “Voto per Grazia Ricevuta” nei confronti del Santo, con grande sofferenza compiono il loro faticoso tragitto.

Alle 13.00 precise inizia la “Sciuta”, il Simulacro del Santo viene salutato dallo sparo di centinaia di “Nzareddi” misti tra bigliettini colorati e strisce di carta multicolore che sembrano tanti serpenti colorati che volano all’aria prendendo traiettorie assurde e pittoresche a seconda del vento. Le potenti salve di sottofondo fanno si che la “Sciuta” diviene ancor più imponente. In pochi secondi il cielo si riempie di carte colorate che salutano “San Michele” che si appresta ad essere condotto in Processione con gran fatica dai suoi fedeli portatori.

Le urla dei portatori e dei confratelli si alzano all’aria e, mischiandosi con la musica delle bande musicali, con i di tamburo da parte degli sbandieratori in costume medievale e dai colpi di mortaio sparati a ripetizione nel cielo palazzolese, fanno capire che la lunga Processione diurna ha inizio. Il Simulacro, attorniato dagli stendardi e dalle bandiere di color giallo della “Confraternita di San Michele”, verrà seguito sia dalla stessa “Confraternita” sia da tanti pellegrini che, solo per la loro riconoscenza a “San Michele” per il loro “Voto di Grazia Ricevuta”, cammineranno a piedi scalzi su di un asfalto reso caldissimo dal secco sole autunnale. La Banda Musicale e gli Sbandieratori renderanno più sontuosa questa processione.

Il Fercolo è portato inoltre a “Spadda nura” senza nessuna protezione per le ossa della spalla. Il dolore del portatore è immenso ma, come per i portatori di “San Paolo”, di “San Sebastiano” e dell’ “Addolorata”, anche il portatore di “San Michele” espleta così il proprio “Voto per Grazia Ricevuta”. Inoltre vi è un imprecisato numero di pellegrini che attuano “U Viagghiu Scausu” camminando scalzi seguendo il tragitto della Processione sempre per sciogliere un Voto promesso a “San Michele”.

Il giro è molto faticoso sia per i portatori che per i pellegrini scalzi che, tra le salite delle ripide viuzze montane dei quartieri limitrofi alla Chiesa, devono sobbarcarsi un’enorme fatica data anche dall’arsura del sole; ma loro solo per l’amore verso “San Michele” continuano imperterriti a camminare, pregare e invocare il Santo. E nel frattempo vengono alzati numerosi bambini al “Santo” per essere benedetti e ancor più numerose sono le banconote e l’oro offerto a “San Michele” durante le soste in cui i portatori giustamente si riposano.

Dopo un’ora di Processione in cui il Simulacro va a “trovare” i “Santi Sebastiano e Paolo” nelle loro rispettive chiese omaggiato dai fedeli con lanci di petali di fiori e carte colorate, la Statua di “San Michele” rientrerà in Chiesa alle ore 15.00 circa, dove sosterà per tutto il pomeriggio.

Dopo le accorate acclamazioni fatte all’indirizzo di “San Michele Arcangelo”, la preziosa Statua del “Santo COmbattente” viene lasciata al centro della Navata centrale della Chiesa a Lui consacrata affinché nel pomeriggio vengano numerosi pellegrini a venerarla.

La Processione notturna di “San Michele”

Dopo un lungo pomeriggio passato tra le bancarelle o visitando le bellezze cittadine, i tanti turisti raggiungono a frotte Piazza San Michele dove intorno alle 19.00 vi sarà la solenne Messa vesperina che precede la Processione notturna in onore di “San Michele Arcangelo”.

Dopo la Messa vi è “A Sciuta ri sira” (“L’uscita di sera”) dove stavolta il “Santo Combattente” non verrà portato a spalla, ma su di un grande Carro trionfale ricco di luci e colmo di fiori e offerte. Quando esso uscirà dalla Chiesa verso le ore 20.00 verrà salutato dallo sparo di fiaccole e di fuochi artificiali multicolori.

Il giro stavolta è più lungo e toccherà tutto il centro storico palazzolese e per tutta la durata della Processione, i membri della “Confraternita di San Michele” intoneranno le loro invocazioni al Santo. Ad ogni piazza principale della città il Simulacro di “San Michele” verrà salutato con lo scoppio di petardi e di piccoli fuochi artificiali.

Dopo aver visitato le chiese principali di Palazzolo (Annunziata, San Sebastiano, San Paolo e Immacolata), la processione rientrerà a notte inoltrata dentro la Chiesa di San Michele salutata dai calorosi applausi dei fedeli. Nel frattempo presso la Piazza San Michele alle ore 22.00 comincerà uno spettacolo musicale che allieterà la serata.

Quando “San Michele” arriva presso la sua chiesa di appartenenza, verso le ore 23.30  dietro la Chiesa di San Michele vi sarà un grandioso spettacolo pirotecnico in puro “stile palazzolese” (che però può essere anche piromusicale a seconda di come viene programmata la festa di anno in anno). La potenza e il volume di fuoco artificiale sparato sono altissimi tanto che l’area limitrofa si illumina a giorno e lo scoppio dei fuochi si sente a molti chilometri di distanza. Dopo lo spettacolo pirotecnico, “San Michele” farà ritorno nella sua Chiesa per essere esposto per otto giorni prima della chiusura dei festeggiamenti.

L’Ottava della festa e la conclusione dei festeggiamenti in onore di “San Michele”

Dopo la festa in onore di “San Michele” inizia il suo solenne Ottavario che comprende otto giorni di solenni Messe alle ore 19.00 di fronte al Simulacro del “Santo Arcangelo”. Dopo una settimana arriva la Domenica della cosiddetta Ottava della festività consacrata a “San Michele Arcangelo” in cui si terranno solenni Messe al mattino (ore 11.00 circa) e nel tardo pomeriggio (ore 19.00 circa). Dopo la consueta Messa serale delle ore 19.00, il Simulacro di “San Michele” verso le ore 20.00 verrà portato nuovamente in Processione per il centro di Palazzolo. Al termine di questa Processione, che verrà salutata da un’ultimo spettacolo pirotecnico, vi sarà la “Velata” della Statua di “San Michele” tra la commozione, le invocazioni e i battimani dei fedeli.

Così si finisce la quarta ed ultima festività sacra che vede Palazzolo Acreide vestirsi a festa. Durante questi mesi invernali (in cui fanno piacevolmente comparsa le solenni celebrazioni natalizie) la “Confraternita di San Michele”, ma anche quelle di “San Paolo”, “San Sebastiano” e dell’ “Addolorata” si prepareranno a festeggiare nuovamente in estate i loro “Santi” ancor più fastosamente dell’anno passato, facendo si che Palazzolo Acreide sia considerata come la città più festaiola dell’intera Provincia di Siracusa, ma anche della Sicilia intera.

Per informazioni più dettagliate visitate il sito sanmichelepalazzoloa.jimdo.com e la sua pagina facebook.

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