Palazzolo Acreide, Natale Palazzolese (Festa dell’Immacolata – Presepe Vivente di Palazzolo)

Le festività natalizie palazzolesi sono tra le più belle della provincia aretusea proprio per l’aspetto sacro del Santo Natale che si abbina alle antiche tradizioni contadine iblee. I riti natalizi a Palazzolo iniziano con la festività dell’Immacolata, proseguono con le ricorrenze natalizie (24, 25 e 26 Dicembre), di Capodanno (31 e 1 Gennaio) per poi terminare con l’Epifania (6 Gennaio). A Palazzolo Acreide si tiene anche un bel Presepe Vivente presso l’area di Castelvecchio nonché varie sagre e spettacoli presso le piazze del centro storico cittadino, nonché varie mostre artistiche.

La Festa di San Nicola di Bari (6 Dicembre)

Il mese di Dicembre inizia con la festa in onore di “San Nicola di Bari” che viene ricelebrata dal 2016 dopo anni in cui il culto rimase accantonato a causa della chiusura per restauri della Chiesa Madre di Palazzolo, intitolata al “Santo Vescovo” (per saperne di più sulla sua vita clicca qui) il cui culto era piuttosto sviluppato in periodo medievale in buona parte della Provincia di Siracusa (a lui sono consacrate la Chiesa Madre di Melilli, la Cattedrale di Noto e la Chiesa Madre di Avola prima di essere riconsacrata a “San Sebastiano”; oggigiorno “San Nicola di Bari” è venerato nella provincia siracusana a Brucoli, frazione di Augusta). Con la ricollocazione in chiesa della statua di “San Nicola di Bari”, il suo culto palazzolese è rifiorito.

I festeggiamenti liturgici in onore di “San Nicola” cominciano con il consueto Triduo di preparazione che si tiene in Chiesa Madrenei giorni 3, 4 e 5 Dicembre comprendente solenni Messe che si celebrano alle ore 18.00. L’ultimo giorno del Triduo (5 Dicembre, vigilia della festa liturgica) alle ore 21.00 si tiene una solenne veglia di preghiera presso la Chiesa Madre di Palazzolo.

Il 6 Dicembre, giorno liturgicamente consacrato a “San Nicola di Bari”, alle ore 08.30 si celebra la prima solenne Messa in onore del “Santo Vescovo”. Alle 11.30 viene celebrata la Messa per i ragazzi delle scuole.Di pomeriggio alle ore 17.30 viene recitato il Rosario, seguito alle ore 18.00 dalla solenne Messa in onore di “San Nicola di Bari” a cui vi assiste un gran numero di devoti.

La festa esterna si tiene la Domenica prossima (anteriore o posteriore) al 6 Dicembre cominciando con le solenni Messe mattutine delle ore 08.00 e 10.30. Nel pomeriggio viene celebrata la Messa serale delle ore 18.00 che precede la Processione della statua di “San Nicola di Bari”. Dopo la Messa alle ore 19.00 la statua esce dalla Chiesa Madre salutata dallo scampanio della chiesa e dallo sparo di fuochi d’artificio. Oltre alla statua del “Santo Vescovo” viene portato in Processione anche un simulacro più piccolo portato dai bambini; entrambi i simulacri sono portati a spalla con grande devozione per l’area limitrofa ai quartieri “Matrice”, “San Paolo” e “Annunziata”. Arrivata in Piazza Umberto I viene fatto uno spettacolo pirotecnico al termine del quale verranno accese le luminarie natalizie poste presso la Chiesa di San Paolo.Dopo i fuochi la Processione di “San Nicola di Bari” rientra presso la Chiesa Madre di Palazzolo, e il Simulacro del Santo verrà collocato nel suo Altare rimanendo esposto alla venerazione dei fedeli palazzolesi.

La Festa della Madonna Immacolata e l’Accensione dell’Albero di Natale di Piazza del Popolo

Il periodo natalizio inizia ufficialmente l’8 Dicembre in occasione dell’ “Immacolata Concezione” il culto millenario (uno dei primi di tipo mariano legato addirittura alla cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso, per saperne di più clicca qui) si pratica a Palazzolo Acreide sin dal medioevo presso la Chiesa dell’Immacolata venendo curato dai Frati Minori Osservanti prima nella non più esistente Chiesa di Santa Maria di Gesù (distrutta dal terremoto del 1693) e poi nell’attuale Chiesa di Santa Maria Immacolata (posta nella parte nord del Corso Vittorio Emanuele). Dopo l’abbandono dei frati, il culto venne portato avanti dalla Parrocchia di San Michele (a cui appartiene la Chiesa dell’Immacolata) fino ai giorni nostri.

I riti in onore dell’Immacolata cominciano il 29 Novembre con la consueta Novena che dura fino al 7 Dicembre; in questo periodo di tempo si tengono presso la Chiesa dell’Immacolata il tradizionale Rosario alle ore 18.00 e la solenne Messa alle ore 18.30.

L”8 Dicembre arriva il giorno della festa annunziato sin dalle 8.00 del mattino con lo sparo di colpi di cannone. Nella Chiesa di Santa Maria Immacolata si tengono solenni Messe sin dal mattino (ore 8.30 – 10.30 circa). Nel pomeriggio iniziano i riti entrano nel vivo con la solenne Messa delle ore 18.30 circa seguita da molti devoti. Al termine della Funzione, verso le ore 19.00 il Simulacro della “Madonna Immacolata” esce dalla Chiesa seguito da molti devoti venendo salutato dallo sparo di fuochi d’artificio venendo così portato in Processione per le vie del centro storico di Palazzolo).

Il Simulacro della “Madonna Immacolata” percorre il Corso Vittorio Emanuele in direzione della Piazza del Popolo, in cui si fermerà verso le ore 19.30 per ricevere un’omaggio canoro da parte di artisti locali. Nel frattempo presso la facciata della Chiesa di San Sebastiano cominceranno ad accendersi le tante luci che vanno a formare un vero e proprio “Albero di Natale” tra lo sparo di fuochi d’artificio. Questa usanza ha fatto si che la chiesa si trasformasse in vero e proprio “Albero di Natale in stile barocco”, considerato come “il più alto di Sicilia” visto che ricopre gran parte della facciata della chiesa.

La Processione della statua della “Madonna Immacolata”, dopo un giro presso il centro storico palazzolese, ritorna presso la sua Chiesa salutata dallo sparo di fuochi d’artificio e dal solenne scampanio. Così termina la Festa dell’Immacolata ma festeggiamenti natalizi palazzolesi sono appena incominciati.

Il periodo natalizio palazzolese; la Novena di Natale, il Presepe Vivente e le varie ricorrenze natalizie

Dopo la Festa dell’Immacolata, la città di Palazzolo Acreide si appresta a celebrare il periodo della feste natalizie consacrate alla “Nascita di Cristo” (per saperne di più clicca qui); le vie del centro storico palazzolese cominciano man mano ad accendersi grazie alle colorate luminarie natalizie e le vetrine dei negozi vengono riccamente addobbate da festoni e lucine colorate oltre che da Presepi in vetrina.

Oltre ad essi, in alcuni punti del centro storico palazzolese vi vengono collocatinumerosi “Presepi artigianali” opera del decoratore palazzolese Giovanni Leone; essi si ispirano alla vita di campagna degli Iblei e spesso hanno come sfondo edifici palazzolesi. Lo stesso Giovanni Leone ha un suo Museo in cui espone interessanti Presepi (composti dallo stesso Giovanni Leone), per saperne di più visitate il sito www.museodelpresepepalazzoloacreide.it. Inoltre possiamo ammirare numerosi Presepi artigianali presso: la Casa Museo “Antonino Uccello”, la Chiesa dell’Addolorata e nel quartiere “Scaliddi”. Va anche detto che vi sono anche rappresentazioni sceniche dei Presepi in tutte le chiese palazzolesi (tra cui anche la Chiesa Madre riaperta da pochi anni al culto). Da ammirare anche i riti della Novena di Natale (dal 16 al 24 Dicembre) quando per le strade vi sono musicisti itineranti o zampognari che suonano melodie natalizie mentre già vengono preparati e venduti alcuni piatti tipici natalizi negli esercizi alimentari.

Ma forse l’attrattiva che attira numerosi turisti a Palazzolo nel periodo natalizio (dal 25 Dicembre al 6 Gennaio) è quella del “Presepe Vivente” (organizzato dalla Pro Loco di Palazzolo) che si tiene presso il Quartiere Castelvecchio presso le rovine del Castello medievale di Palazzolo. Le rovine del castello fanno da sfondo ad un particolare Presepe in cui i figuranti in costume medievale rievocano le usanze dell’antica città di Palazzolo, spazzata via dal terremoto del 1693. Da ammirare la bella scena della “Natività” (per informazioni più dettagliate visitate il sito www.presepeviventepalazzoloacreide.it).

Nell’area limitrofa alla Chiesa di San Michele si tiene un altro Presepe Vivente (curato dall’associazione locale “Cibele”) incentrato sempre sul passato medievale siciliano (vista la collocazione) ma che ha sempre come motivo principale la “Nascita di Cristo” raffigurata con abiti popolari.

Un altro Presepe Vivente si tiene presso la Chiesa di San Francesco ed è organizzato dai bimbi delle scuole palazzolesi. Esso è anch’esso molto pittoresco e la “Rappresentazione della Natività di Cristo” è incentrata però al settecento siciliano, quando ancora la cultura contadina iblea non era intaccata dalla modernità. Difatti troviamo nelle “Casuzze” del quartiere le botteghe del “Firraru” (fabbro), del “Furnaru” (fornaio), del “Massaru” (stalliere), del “Lignamaru” (falegname), del “Picuraru” (pastore) ecc… I figuranti quindi non sono vestiti con gli indumenti palestinesi che si usavano al tempo di “Gesù Bambino”, ma con i vestiti raffiguranti gli indumenti da lavoro settecenteschi e ottocenteschi dei contadini di Palazzolo. Solo qualche figurante vestito da Soldato Romano, i tre “Re Magi” e infine coloro che si calano nella parte di “Maria” e “San Giuseppe” rispettano “stilisticamente” il vestiario della “Terra Santa”.  Poco più su vi è la “Stadda” dove vi stanno appunto coloro che recitano la parte della “Sacra Famiglia”; vi sono due ragazzi che recitano “Maria” e “San Giuseppe”, ma vi è anche un grazioso neonato che a sua insaputa recita la parte più importante, quella di “Gesù Bambino”. Accanto a loro vi sono un bue e un asinello così come vuole la tradizione del Presepe Cristiano.

I tre Presepi Viventi e le numerose mostre di Presepi Artigianali sono anche occasione per gustare i prodotti tipici iblei presso le “botteghe” ubicate presso la Piazza del Popolo, dove si tiene la “Sagra dei Prodotti Natalizi” (vedi link “Eventi, sagre e rassegne enogastronomiche” nella pagina principale di Palazzolo), tra cui le immancabili specialità casearie fatte con latte fresco tra cui “Ricotta caura”, “Tuma” (un formaggio molle piuttosto gustoso che si forma durante la bollitura della ricotta); ma vi sono anche stand che vendono dolciumi tipici natalizi come “A cubbaita ca giuggiulena” (torrone fatto con miele e semi di sesamo chiamati in siciliano “Giuggiulena “) e i “Mustazzuola” (pani dolci a base di farina e miele aventi forme fantasiose). Vi sono inoltre anche mostre varie che si tengono nei musei palazzolesi, pesche di beneficenza e spettacoli di vario tipo.

Queste manifestazioni dureranno dal 25 Dicembre al 6 Gennaio mentre i Presepi Viventi principali (quelli del Castelvecchio e di San Michele) verranno organizzati nei giorni 25, 26, 27 Dicembre, 1, 2, 3 e 6 Gennaio.

Per quanto riguarda l’aspetto tradizionale delle festività, il culmine del Natale Palazzolese si raggiunge il 24 Dicembre, nella notte della Vigilia di Natale passata tradizionalmente o in famiglia o tra amici. Durante tutto il giorno fervono i preparativi per la serata tra una battuta e l’altra. Anche a Palazzolo si aspetta la sera giocando a carte (“Scala 40”, “Briscula”, “Piattu” “Assu ca curri”, “Setti e Menzu” ecc…) o a Tombola. La cena della Vigilia è il momento centrale della serata; contraddistinta come da tradizione dalle “Mpanate” (focacce rotonde simili a torte salate farcite con salsiccia e cavolfiore, caciocavallo del tipo “Ragusano” e pomodoro, patate e cipolla, patate e ricotta, bietole e pomodori secchi, baccalà e patate, “Sparacelli”, formaggio fresco, carne di agnello stufata ecc….) e dalle “Scacciate” (simili alle “Mpanate” ma farcite stavolta con caciocavallo sempre di tipo “Ragusano”, uovo sodo, salsa di pomodoro e prosciutto); poi troviamo una sorta di “Mpanate” dolci, i “Cassatieddi”, farcite con un delizioso ripieno composto da ricotta dolce resa compatta con un uovo sbattuto e aromatizzata con un pizzico di cannella. Altre pietanze sono le “Cucche”, involucri di pasta simili a rosette insaporite con caciocavallo e salsiccia. Questa specialità è tipica del vicino territorio ragusano. Infine vi sono i deliziosi dolciumi di cui, assieme ai sopracitati “Cubbaita”  e “Mustazzuola”, troviamo “Mpagnuccati” (palline croccanti cotte con miele caramellato), “Ncanniddati” (biscotti molto duri simili alle “Ossa re Morti” di Catania e Acireale), “Pasticciotti”, “Sanfirricci”, “Viscotti ri miennula” e vari dolciumi siciliani. Dopo la cena c’è chi gioca a carte o a Tombola e c’è chi va ad assistere alla “Messa di Mezzanotte”. Dopo lo scambio dei doni molti andranno a coricarsi mentre i più coraggiosi passeranno la nottata in bianco pur di giocare a carte fino all’indomani mattina.

L’indomani (il 25 Dicembre, giorno di Natale) gli invitati della sera prima si ritroveranno a pranzare tutti insieme. Come da tradizione il pranzo sarà a base di Pasta al Forno (timballo di lasagne o cannelloni ripieni divisi tra loro da ghiotti strati di besciamella, ragù di carne, prosciutto, mozzarella e uova sode). Dopo il pesante ma gustoso primo piatto, vi sarà il secondo a base di carne (vi saranno salsicce e fettine di carne arrostite alla brace, cotolette e braciole di vitello o maiale impanate, involtini tra cui il “Falsomagro” e altre ricette fantasiose a seconda del menù scelto). Il ghiotto pranzo terminerà con l’immancabile “dolce” formato da pasticceria assortita (Cannoli, Bignè e Pasticcini) o da grandi “Cassate” a base di ricotta dolce e marzapane, ricoperti da una ricca glassa guarnita da granella di mandorle e frutta candita. Dopo aver pranzato si continua a giocare a carte oppure si va tutti insieme o a visitare i Presepi Viventi paalzzolesi oppure a fare una passeggiata nelle vicine loclità di Ferla, Buccheri, Cassaro, Buscemi, Noto, Giarratana e Siracusa.

Dopo il “Santo Natale”, l’atmosfera in città diviene più allegra per l’attesa del Capodanno, una delle feste maggiormente aspettate dalla popolazione palazzolese. Nella settimana precedente al Capodanno, oltre ai turisti che visitano presepi, negozi, chiese ecc… possiamo notare numerosi palazzolesi far scorta di “fuochi pirotecnici” che spareranno dopo la Mezzanotte del 31 Dicembre; infatti i palazzolesi, dopo aver assistito ai grandiosi fuochi artificiali delle passate festività estive, aspettano il 31 Dicembre per cimentarsi con i loro “spettacoli pirotecnici” (attuati però con giochi pirotecnici sicuri acquistati legalmente), difatti secondo una piccola statistica locale, Palazzolo Acreide è la città in cui si spara più fuoco pirotecnico per Capodanno, seguite da Avola, Noto, Siracusa e Lentini. L’atmosfera del 31 Dicembre è più o meno simile a quella natalizia; si passa sempre la serata tra amici e parenti e si aspetta ovviamente la cena serale giocando o a carte o a Tombola. Nella cena della “Vigilia di Capodanno” cambia solo il menù; infatti troviamo gustose pizze caserecce condite a fantasia (con verdure, salumi, mozzarella, pomodoro e talvolta pesce sott’olio), l’immancabile “Zampone” con le lenticchie e anche carne arrostita alla brace. Dopo la cena si ritorna a giocare a carte con un occhio però all’orologio per vedere quanto manca alla Mezzanotte. Arrivata finalmente la Mezzanotte, salutata da grida di gioia, brindisi con spumante e abbuffate con dolciumi vari, si esce tutti in strada a sparare i botti acquistati i giorni prima. Si intravedono addirittura piccoli “spettacoli pirotecnici” fatti con fontane e razzi multicolori meno intensi ma non molto dissimili da quelli utilizzati negli spettacoli pirotecnici estivi (dove si utilizzano ovviamente fuochi artificiali più potenti di quelli che si vendono nei negozi). Addirittura vengono simulati anche gli spari degli “Nzareddi” utilizzando piccoli tubi di alluminio dentro cui vengono fatti esplodere dei petardi che spingono striscioline di carta all’aria. Dopo lo sparo dei botti si ritorna a giocare, mentre c’è chi va a ballare nei locali notturni palazzolesi, floridiani o siracusani, ma c’è anche chi va a “Cornetta cauri” (cornetti caldi) girando di notte per le pasticcerie di Palazzolo o addirittura chi va a cercare la “Ricotta caura” nelle masserie limitrofe.

 Il Giorno di Capodanno è contraddistinto dal Pranzo non dissimile da quello di Natale. Dopo di esso o si torna a giocare insieme a carte e a Tombola, oppure si esce tutti insieme per fare una passeggiata verso gli altri paesi montani (Ferla, Cassaro, Buscemi e Buccheri) oppure verso Noto, Siracusa, e addirittura c’è chi va nel Ragusano (in particolarea Giarratana, Chiaramonte Gulfi e Monterosso Almo) o nel Calatino (in particolare a Vizzini o a Caltagirone).

Le Feste Natalizie termineranno il “Giorno dell’Epifania” (6 Gennaio) con numerosi spettacoli per grandi e bambini.

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