Palazzolo Acreide Quartiere “Scaliddi” (Bando Superiore – Inferiore, Scaliddi – Soccorso – Torre, Lenza)


Veduta del Quartiere “Scaliddi” caratterizzato da vicoletti situati su ripide scalinate.

 Nel cuore di Palazzolo Acreide troviamo sicuramente la zona più pittoresca di questa piccola ma bella città iblea; il quartiere medievale detto “Re Scaliddi” (significante “Delle Scalette”) che si inerpica per la collina sovrastando così la parte bassa della città palazzolese comprendente i quartieri della Matrice, di San Paolo e di tutta la vecchia zona medievale della città posta a nord; infatti questo quartiere lo si può raggiungere dalle scalinate poste accanto al sagrato della Chiesa Madre di San Nicolò di Mira, ma anche da molte strade del centro storico palazzolese quali le Vie Spadaro, Dietro Matrice, Bando Inferiore, Guerrazzi, Scalilli (dalla zona bassa del centro storico),  Giovanni Vaccaro, Catullo, Ronco Ghibellini, Ronco Guelfi, Bando Superiore, Bandiera, Orologio, Macchiavelli e Ronco Galliano (dalla zona alta del centro storico). Le strade principali del quartiere sono la Via Grotte e la Via Scalilli.

Difatti “I Scaliddi” veri e propri non sono altro che la Via Grotte, ripida scalinata che si inerpica dalla Matrice fino a San Michele arrampicandosi sul colle mettendo come detto prima in comunicazione la zona bassa di Palazzolo ossia i Quartieri di San Paolo, la zona medievale di Castelvecchio e dell’Ebraida ma anche le zone dell’Annunziata e dell’Addolorata (che è collegata agli Scaliddi tramite la Via Spadaro) con la zona alta, ossia i Quartieri di San Michele, dell’Immacolata, del Piano d’Acre e soprattutto dell’area di San Sebastiano. La Via Scaliddi invece collega il retro della Matrice (Via Roma) con la Piazza San Michele tramite una strada ripida ma percorribile con piccoli veicoli. 

Il Quartiere Scaliddi è la vera e propria zona di confine tra la popolana parte meridionale popolata dai devoti di “San Paolo” e la signorile zona settentrionale del centro storico palazzolese popolata invece dai devoti di “San Sebastiano”. Ma va anche detto che tutta quest’area era abitata dalla gente più umile della città composta da piccoli artigiani che avevano la propria bottega in piccole case dal tetto basso note come “Dammusi” di fattura medievale che ancora oggi possiamo ammirare (molte di esse sono ancora popolate e alcune stanno diventando strutture ricettive e locali per turisti).

Come detto prima il Quartiere Scaliddi è diviso in varie aree note come Bando Inferiore, Bando Superiore, Lenza e i “Scaliddi” veri e propri, a loro volta divisi in due sottoquartieri noti come “Torre” per la presenza di un’antica torre di avvistamento medievale su cui ora vi è posto un orologio meccanico, e “Santa Maria del Soccorso” per la presenza dell’omonima piccola e pittoresca chiesa. Queste zone sono piene zeppe di vicoli, ronchi e cortiletti che rischiano di far perdere i visitatori all’interno di questa pittoresca zona storica di Palazzolo Acreide e appunto il nome popolano con cui i “Scaliddi” vengono chiamati è “U Labirintu” perché se non si seguono le principali strade delle varie zone dei “Scaliddi” vi è il rischio di perdere l’orientamento (anche se vi potete aiutare con la mappa posta nella pagina precedente).

Cominciamo a parlare della zona del “Bando”, che i palazzolesi chiamano “U Bannu” poiché la gente che lo abitava usava “Banniari” (gridare) per chiamare i propri vicini di casa. Questa zona è la più interna ed è posta a sudest dagli “Scaliddi” comprendendo l’area tra la parte finale del Corso Garibaldi, la zona della Maestranza e l’inizio della Via Carlo Alberto. Le principali strade sono le Vie Bando Superiore (Via Carlo Alberto – Via Vaccaro) caratterizzato da una zona più piana e Bando Inferiore (Via Vaccaro – Via Dietro Matrice) composta da vari dislivelli su cui si affacciano pittoresche scalinate. Entrambe queste strade hanno una folta selva di vicoli e cortili angusti ma pittoreschi. Questa zona presenta pittoresche casine e piccoli palazzi abitativi di fattura medievale ma ricostruiti in epoca settecentesca (escludendo il Palazzo Nicastro posto a poca distanza dalla Via Carlo Alberto). Molto caratteristiche le case del Bando Inferiore poste sulle scalinate che conducono nei pressi dell’area delle Piazza Umberto I – Matrice. Qui vi è anche una specie di belvedere panoramico sull’area comprendente le Piazze Umberto I, San Paolo e Aldo Moro (Matrice) consigliata in occasione degli spettacoli pirotecnici diurni e notturni che si tengono in occasione della Festa di San Paolo.

La vera e propria zona degli “Scaliddi” (Via Grotte – Via Orologio) dalla presenta pittoresche casine di fattura medievale che si affacciano negli stretti vicoli che come detto prima formano un intricato labirinto, ma a più livelli essendo posto a picco su di uno sperone collinare. Salendo dalla scalinata di Via Grotte (chiamata così poiché qui vi erano e in parte vi sono numerosi ipogei utilizzati come abitazioni o magazzini / stalle rupestri) entriamo presso la zona di “Santa Maria del Soccorso” e dell’Orologio nella zona della “Torre” in cui possiamo ammirare i suddetti monumenti che caratterizzano questo intricato quartiere (vedi link posti nella pagina precedente). Tramite la Via Soccorso, su cui è posta l’omonima Chiesa, raggiungiamo la Via Macchiavelli da cui si può raggiungere a destra la Casa Museo Antonino Uccello (e la zona di San Michele) mentre a sinistra raggiungiamo tramite il Ronco Bandiera la Torre dell’Orologio.

Il Quartiere Lenza, posto a nord ovest dagli “Scaliddi”, è posto in una zona a picco sul rilievo roccioso in cui è posta la zona alta di Palazzolo Acreide ed è raggiungibile dalla Via Lenza, strada parallela alla Via Grotte che, nel suo tratto spianato conduce alla Piazza San Michele (facendo sempre parte di questo quartiere). Si tratta di un quartiere formato da case basse sempre di origine medievale e intervallato da brevi scalinate. Da qui è inoltre possibile ammirare uno splendido panorama della zona bassa di Palazzolo Acreide in particolare delle Chiese di San Paolo, della Matrice e in particolar modo delle rovine del vecchio Castello di Palazzolo, mentre più a nord è possibile ammirare l’alta Valle dell’Anapo compresa tra i territori comunali di Palazzolo Acreide e Buscemi.


Alcune foto del pittoresco “Quartiere Scaliddi”.


Panorama dei Monti Iblei visti dagli “Scaliddi”.

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