*Palazzolo Acreide, Zona Archeologica di Bibbinello – Cava del Signore e Necropoli Rupestre

Palazzolo Acreide

*Zona Archeologica di Bibbinello – Cava del Signore e Necropoli Rupestre

Dalla Traversa Vallefame (raggiungibile dalla SS 124 Palazzolo – Solarino) raggiungiamo un bivio posto presso il versante settentrionale del Cugno Quercia (attorno al quale vi sono terreni aventi rovine di antichi muri a secco); a sinistra si va su un costone in cui è collocata una cisterna facente parte degli acquedotti che riforniscono le città di Palazzolo Acreide e Cassaro e da cui possiamo ammirare un ottimo panorama dei territori delle omonime città; a destra conduce presso il fondo della Cava del Signore tramite un tratto antropizzato che conduce sia al fondo della cava, sia alle apparecchiature di pompaggio degli acquedotti prima citati.

La Cava del Signore, detta anche “Cava di Valle Fame”, è una piccola ma interessante cavità iblea che delimita il confine amministrativo tra i territori comunali di Palazzolo Acreide, Cassaro e Sortino, quindi posta ad irrisoria distanza dalla Valle dell’Anapo. Essa è stata (ed è ancora) sede di una cava di pietre posta nella limitrofa Cava di Montegrosso (entrambe poste in territorio comunale di Cassaro tra le contrade Montegrosso e Giambra Superiore) che confluisce poi in questa cava per poi immettersi in quella di Bibbinello prima della confluenza col Fiume Anapo.

Alla fine della strada raggiungiamo il fondo della cava in cui scorre un piccolo torrente che in estate è prevalentemente secco mentre in inverno si riempie d’acqua in seguito a forti piogge che si unisce poi al Torrente Bibbinello. La strada comunque è chiusa poiché qui vi è collocato un acquedotto che serve le città di Palazzolo e Cassaro che sfrutta la sorgente sotterranea detta “Fonte del Signore”. Ma possiamo comunque ammirare i resti di un’antica necropoli rupestre che sembrerebbe di epoca neolitico – sicula molto simile a quelle ubicate presso la zona di Passo Ladro in territorio di Noto (a pochi chilometri a sud di Palazzolo Acreide) che però ricade nella zona in cui è posto l’acquedotto (mentre la zona potrebbe essere raggiungibile da un piccolo anfratto posto alla nostra destra prima del cancello,ma bisogna essere bravi ad arrampicarsi sull’altopiano per poi scendere poi nelle caverne a strapiombo). Questa necropoli è collocata a più livelli sulle rocce della cava in aree occupate dall’acquedotto o libere (poste alla confluenza con la Cava di Montegrosso a pochi passi dallo sbocco posto presso quella di Bibbinello) e risulterebbe molto più antica di quella di Bibbinello. La cava infine nei tratti non antropizzati possiede interessanti concrezioni rocciose coperte da una folta macchia mediterranea.

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