*Palazzolo Acreide, Zona Archeologica di Contrada Bibbinello – Chiesa Rupestre di Cava Bibbinello

Presso il fondo della Cava di Bibbinello, a poca distanza dal campo degli scout, vi è posta la Chiesa Rupestre di Bibbinello, una delle più grandi nel suo genere scavata in epoca bizantina assieme alla limitrofa Necropoli molto probabilmente da abitanti di un villaggio posto presso la sommità di uno dei due rilievi montani che sovrastano la cava (di cui si sono perse le tracce) ma che potrebbe essere anche correlato ai resti rinvenuti presso la poco distante Contrada Fondi.

La Chiesa Rupestre di Bibbinello, come detto poco prima, è una delle più grandi dei Monti Iblei per quanto riguarda l’area siracusana (assieme agli Oratori di San Marco, di Santa Lucia di Mendola e alla Grotta dei Santi di Contrada Pianetti in territorio di Noto, che sono i più vicini a questo sito assieme agli oratori di Pantalica di cui il più importante è quello di San Micidario) ed è la seconda chiesa rupestre più grande della Provincia di Siracusa dopo la Basilica del Castello Platamone di Rosolini. La Chiesa Rupestre di Bibbinello è anche uno dei siti più sconosciuti della Sicilia, che solo ora sta venendo riscoperto. La Chiesa Rupestre di Bibbinello, dopo aver svolto per lungo tempo il ruolo di principale Oratorio Rupestre dei Monti Iblei siracusani, venne poi abbandonata in epoca araba, per essere utilizzata poi come ovile rupestre fino ai primi anni del 900 (e ancora oggi non è raro incontrare qualche pecora o capra che, durante il pascolo, si rifugia dentro questa grotta nel periodo estivo).

L’oratorio rupestre è collocato in un anfratto nei pressi del fondo della Cava di Bibbinello a pochi metri dal Torrente Bibbino. L’ingresso della cavità rupestre è di forma rettangolare e conduce ad una grotta artificiale della medesima sezione, che dispone di un’unica Navata scavata nella viva roccia. Qui dentro possiamo notare tracce di Altari formati da nicchie di varie forme (una di queste fungeva anche da Fonte Battesimale), ma anche di alcuni affreschi che ora sono poco decifrabili per colpa dell’abbandono a cui sono stati sottoposti per svariati secoli. Alla fine della piccola navata di pietra vi è l’Abside arcuata scavata nella roccia.

Va detto che la Chiesa Rupestre di Bibbinello prima degli studi archeologici a cui venne sottoposta veniva scambiata erroneamente per una grande tomba appartenuta a qualche re siculo del passato, infatti una delle leggende palazzolesi, la “Storia di Pauluzzu”, molto probabilmente era ambientata proprio in questa caverna che anticamente veniva chiamata sia “Grotta dei Morti” sia “Tomba del Re”, poiché si credeva che fosse una grande tomba scavata nella montagna in cui vi era sepolto un potente re del passato con tutta la sua regale famiglia, e che nelle pareti della sua ultima dimora vi era nascosto tutto il loro tesoro (per conoscere bene la storia di “Pauluzzu” visita il link delle tradizioni popolari palazzolesi nella sezione riguardante appunto feste e tradizioni di Palazzolo). L’unica grande grotta dell’area di Bibbinello (escluse le tombe rupestri poste sull’omonima cava) pare essere proprio questa qui e molto probabilmente le antiche popolazioni, affascinate da queste antiche caverne, fantasticarono creando numerosissime leggende popolari note ancora oggi presso la popolazione locale (in particolare tra gli anziani).

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