Palazzolo Acreide, Centro storico palazzolese

Il centro storico di Palazzolo Acreide, iscritto nel 2002 dall’Unesco nella lista dei “Patrimoni dell’Umanità” (assieme a quello della vicina Noto per quanto riguarda la Provincia di Siracusa) e facente parte dei “Borghi più belli d’Italia”, seppur non sia molto esteso, è sicuramente uno dei più interessanti del Val di Noto sia per l’importanza, sia per la bellezza storica ed architettonica di molti suoi monumenti, sia per la sua disposizione urbanistica che contiene aree diverse da loro disposte a distanza irrisoria. Esso è caratterizzato dalla presenza di splendide chiese barocche nonché da un alto numero di palazzi nobiliari (dopo Siracusa, Palazzolo Acreide ha il più alto numero di edifici aristocratici in Provincia di Siracusa).


Uno scorcio del centro storico di Palazzolo Acreide.

La planimetria del centro storico palazzolese è piuttosto irregolare ma possiamo confrontare il centro storico di Palazzolo con un grosso ed irregolare quadrilatero i cui vertici sono le piazze (Piazza Pretura, Piazza Matrice, Piazza Immacolata, Piazza del Popolo) in cui gli assi viari sono formati dalla Via Garibaldi (in cui vi sono interessanti palazzi barocchi tra cui il Palazzo Caruso), dal sistema viario Via Roma – Scalilli – Acre, dalla Piazza Immacolata (ipotetico vertice) e dal Corso Vittorio Emanuele (la strada più elegante della città in cui vi sono splendidi palazzi barocchi tra cui va citato il Palazzo Iudica, in cui si svolge il cosiddetto “passeggio” della città.

Dalla Via Garibaldi si raggiunge la parte settentrionale del centro storico, ossia la “zona bassa”, che è la più antica poiché vi sono le rovine dell’antico Castello Normanno di Palazzolo poste tra i quartieri Ebraida – Castelvecchio (“Casteddu Minzanu”), ma anche le Chiese di San Paolo, di San Nicolò (Chiesa Madre di Palazzolo), e di Santa Maria Annunziata (la più antica della città in parte rimasta integra). Lì vicino vi è il quartiere medievale noto come “Scaliddi” (a sua volta divisa in quattro sottoquartieri noti come “Bando Inferiore”, “Bando Superiore”, “Torre” e “Santa Maria del Soccorso”), la zona più pittoresca di Palazzolo, che conduce alla zona alta del centro storico.


La Chiesa di San Paolo, consacrata al Santo Patrono di Palazzolo.


La Chiesa Madre di San Nicolò, posta sotto il Quartiere Scaliddi.


La bella Chiesa dell’Annunziata.


Scorcio della zona medievale di Palazzolo Acreide.


Il quartiere del centro storico noto come “I Scaliddi”.

A poca distanza dal quartiere degli “Scaliddi” vi è la Piazza San Michele (raggiungibile dalla Via Carlo Alberto) con la Chiesa consacrata all’omonimo Santo posta in posizione panoramica sulla Valle dell’Anapo. A poca distanza nella zona nord occidentale della città vi è collocata la Piazza Immacolata (in cui si affaccia la Chiesa di Santa Maria Immacolata) da cui si sale attraverso la Via Acre verso le rovine di Akrai, e si scende tramite l’elegante Corso Vittorio Emanuele (in cui sono posti gli eleganti Palazzi Pizzo e Iudica) in Piazza del Popolo, la principale della città, in cui si affaccia la Chiesa di San Sebastiano e il Municipio cittadino.


La Piazza San Michele con l’omonima Chiesa.


La Chiesa dell’Immacolata.


Il Corso Vittorio Emanuele.


La Chiesa di San Sebastiano posta presso la Piazza del Popolo.

Va detto infine che oltre a chiese e palazzi, vi sono anche numerosi edifici storici molto interessanti sia dal punto di vista monumentale sia da quello storico culturale; per fare un esempio bisogna dire che in uno di questi vi è ubicata la cosiddetta “Casa Museo Antonino Uccello”, il museo antropologico più importante di tutta la provincia di Siracusa se non addirittura del Val di Noto stesso.


L’edificio che ospita la Casa Museo di Palazzolo.

La zona più moderna del centro storico è quella meridionale (Via Carceri, Via IV Novembre) in cui vi è posta la Piazza Guglielmo Marconi, su cui si affaccia la Villa Comunale di Palazzolo).

Per saperne di più su cosa visitare nel centro storico palazzolese visitate i link nella pagina precedente (posti nell’ordine in cui è stata descritta la planimetria del centro storico).

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