Palazzolo Acreide, Chiesa di Santa Maria Immacolata ed Ex Convento dei Frati Osservanti


La bella chiesa barocca di Santa Maria Immacolata, che sorge accanto all’Ex Convento dei Frati Osservanti.

 La Chiesa consacrata a “Santa Maria Immacolata” sorge nel punto più alto dell’odierna Palazzolo Acreide posta presso la Piazzetta dell’Immacolata (ubicata su di una scalinata posta all’inizio del Corso Vittorio Emanuele. Accanto ad essa sorge l’ex Convento dei Frati Minori Osservanti, adibito in seguito ad Orfanotrofio femminile curato dalle Suore della Carità, noto come “Istituto Vaccaro”. Questa chiesa è consacrata anche a “Santa Maria della Medaglia”, la cui “Medaglia Miracolosa” protegge milioni di Cristiani nel mondo dal demonio e dalle sventure. Il primitivo Convento di Santa Maria di Gesù (divenuto poi dell’Annunziata) situato nel punto più alto del Colle Acre, venne completamente distrutto dal terremoto del 1693. Intorno alla prima metà del settecento esso venne riedificato poco più a sud sotto forme baroccheggianti.


La facciata barocca della Chiesa della Madonna Immacolata di Palazzolo.

La facciata a torre di questa chiesa è l’unica a Palazzolo per la sua forma convessa, somigliante a quella della Chiesa di San Domenico a Noto; essa è posta su una pittoresca scalinata. Nella parte inferiore della facciata possiamo notare il bel portale sormontato da un architrave completamente rifinito con bassorilievi raffiguranti eleganti motivi geometrici. Ai lati del portale vi sono due semplici nicchie arcuate. I quattro pilastri corinzi sostengono una semplice trabeazione sopra cui vi è l’ampio finestrone che differenzia questo luogo sacro dalle altre chiese palazzolesi; essa è formata da un’inferriata a croce stellata dove vi sono poste le lastre di vetro. Ai lati della finestra vi sono due piccoli contrafforti con scanalature a spirale e due pinnacoli a coppa. Il vertice della facciata è coronato da un timpano spezzato recante al centro una bella Croce in ferro battuto. A sinistra della facciata vi è l’ingresso dell’Orfanotrofio Vaccaro (ex Convento dei Frati Osservanti) che funge anche da torre campanaria. Il portale di ingresso di esso, leggermente incavato verso l’interno, è caratterizzato da un bel timpano semicircolare. Più sopra vi è il balconcino centrale caratterizzato da un pregevole terrazzino. La finestra è sormontata sempre da un timpano semicircolare. Completa il tutto la torretta campanaria, caratterizzata da due celle campanarie di forma arcuata – ogivale. L’interno possiede le stanze dei frati e un grande cortile – chiostro (da cui si può accedere dalla Piazza Acre). L’intero ex convento sta venendo restaurato per ospitare una struttura ricettiva.


Il portale barocco della chiesa.


La parte superiore della chiesa con la sua torre campanaria.

L’interno presenta un’unica piccola navata arricchita da superbi altari settecenteschi abbelliti da ogni tipo di ornamento (timpani spezzati, colonne rifinite, bassorilievi, marmi policromi ecc…) che rendono ancor più pittoresco questo bel luogo sacro. Essi sono consacrati rispettivamente a: “Santa Luisa di Marillac” fondatrice delle “Figlie della Carità”; a “San Giuseppe”; all’ “Immacolata Concezione”, dove vi è l’omonima tela ottocentesca che ricopre la nicchia dove è posta una pregevole statua raffigurante appunto “L’Immacolata Concezione”; a “San Vincenzo De Paoli” ; al “Sacro Cuore di Gesù” e infine a “Santa Caterina Labourè”. Questi altari (compreso anche quello dell’ “Immacolata”) recano ognuno importanti opere d’arte (statue, quadri) relativi ai Santi a cui sono consacrati.

L’Altare Maggiore è di altissimo pregio artistico; esso è caratterizzato da due poderose colonne che sostengono la bella trabeazione arcuata riccamente decorata con bassorilievi settecenteschi. Nel mezzo delle due colonne vi è una nicchia in cui è riposta una bella statua raffigurante “Santa Maria della Medaglia”.

L’opera d’arte più importante di questa chiesa è la statua in marmo bianco del quattrocento dello scultore dalmata Francesco Laurana raffigurante “La Madonna col Bambino”. Questa statua, voluta dalla famiglia Alagona, raffigura la “Vergine Maria” che reca in mano “Gesù Bambino”. Nel piedistallo sottostante possiamo ammirare lo stupendo bassorilievo che raffigura lo stemma della famiglia Alagona, in quel tempo Baroni di Palazzolo. Questa statua venne ritrovata miracolosamente intatta tra le rovine della primitiva Chiesa dell’Assunta (che sarebbe divenuta poi l’odierna chiesa descritta in questa pagina).

Molti studiosi hanno ritenuto questa statua per la sua “Espressione dolce e materna” come la “Migliore opera d’arte del Laurana”, superiore addirittura alla statua della “Madonna della Neve” posta nella Chiesa del Crocifisso a Noto Alta; altra insigne opera d’arte dello scultore croato.

Altre opere d’arte sono; uno splendido “Crocifisso” posto nella parte sinistra della navata e una bella tela del Tanasi raffigurante “La Crocifissione di Cristo” opera molto espressiva e carica di drammaticità, posta nella Sacrestia.

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