Palazzolo Acreide, Chiesa di San Paolo Apostolo

Palazzolo Acreide

Chiesa di San Paolo Apostolo

La Chiesa di San Paolo Apostolo, consacrata al “Principale Patrono di Palazzolo” è considerata assieme alla Chiesa San Sebastiano come la “più bella chiesa di Palazzolo”, ma bisogna dire che quest’edificio sacro rappresenta uno dei più grandi “Gioielli barocchi” della Sicilia intera che è stata appunto proclamata dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità nel 2002 per quanto riguarda le città tardobarocche del Val di Noto.


La bella Chiesa di San Paolo Apostolo, consacrata al “Santo Patrono” di Palazzolo.

Questa chiesa, che sorge nella Piazzetta di San Paolo, circondata dalle Piazze Umberto I (dietro alla quale vi sono le rovine del Castello Normanno dell’antica città medievale di Palatiolum) e Aldo Moro (l’ex “Cianu ra Matrici” da cui incomincia ad inerpicarsi il ripido il quartiere “Scaliddi” ), è la più grande di Palazzolo Acreide dopo la vicina Chiesa Madre di San Nicolò. Questo luogo sacro è stato edificato intorno al 1730 sulle macerie della preesistente chiesa seicentesca consacrata all’ “Apostolo Martire”, che sorgeva a sua volta sul sito di una primitiva chiesa consacrata alla Martire sortinese “Santa Sofia”. Fino ad ora non sa chi progettò questo sontuoso luogo sacro, ma secondo alcune indiscrezioni l’architetto che la progettò forse era il netino Vincenzo Sinatra.


L’elegante facciata barocca della Chiesa di San Paolo.

La maestosa facciata a torre presenta un aspetto sobrio ma stupendamente elegante allo stesso tempo. Posta su una scenografica scalinata, essa presenta delle bellissime arcate, tutte caratterizzate da una profonda forma arcuata. L’arco centrale è sorretto da due colonne di stile corinzio, mentre gli archi laterali fungono da balconcino.

Sotto questa specie di porticato vi sono i tre portali di ingresso veri e propri; il portale centrale è caratterizzato da una bella cancellata in ferro battuto sovrastata da un architrave sapientemente decorato da fini bassorilievi. I due portali laterali sono sormontati da timpani spezzati entrambi sovrastati da enormi targhe votive incorniciate da rifiniture scolpite a bassorilievo e coronate da un bel timpano semicircolare di tipo “accartocciato”. Ritornando all’esterno della facciata possiamo notare i pilastri e le colonne entrambi coronate da capitelli in stile corinzio che sorreggono la trabeazione centrale presentante una sontuosa merlatura racchiusa da una bella inferriata in ferro battuto.

Il secondo ordine della facciata è rappresentato da una nicchia simile a quella sottostante contenente un bel gruppo scultoreo raffigurante “Il Cristo Pantocratore” (parola greca che significa “nell’atto di benedire”) posto in mezzo a due “Angeli”. Ai lati di essa vi sono due contrafforti scanalati a spirale che sorreggono due pinnacoli a coppa in pietra iblea, a cui seguono otto statue in pietra (quattro per lato) raffiguranti sei “Apostoli di Cristo”.

La nicchia è posta nel mezzo di un doppio ordine di colonne in stile corinzio che sorreggono la cella campanaria, inquadrata sia da quattro statue (due per lato) rappresentanti sempre “Apostoli di Cristo” e da due pilastri in stile corinzio che sorreggono il vertice della facciata, dove è inserita una pregevole Croce in ferro battuto. Sia la cella campanaria che il vertice della facciata sono racchiusi sempre da un’ardita inferriata in ferro battuto.

Per concludere il discorso legato alla facciata, bisogna dire che essa, cosi come la Chiesa di San Sebastiano, presenta una caratteristica colorazione scurastra data dalla polvere pirica che fuoriesce dai candelotti dei fuochi artificiali sparati in occasione della Festa di San Paolo Apostolo da cui fuoriescono sia volantini colorati, “Nzareddi” (che sono strisce di carta colorata accartocciata dentro candelotti cilindrici e sparate con una leggera salva per non far si che non prendano fuoco) e fontane luminose.

Nella parete sinistra della chiesa, posta in Piazza Aldo Moro, possiamo ammirare un bel portale laterale posto sempre su di una scalinata e sormontato da un mensolone in pietra iblea e infine due pregevoli finestrelle dal taglio tipicamente barocco poste nel locale della Sacrestia.

L’interno della chiesa è presenta tre Navate ricche di decorazioni in stucco settecentesche, notevoli altari in marmo e stucco e pregevoli opere d’arte pittorica.

La Navata centrale è ricca di ornamenti in stucco settecenteschi che ricoprono l’intera volta, decorata da finissime merlature scolpite a bassorilievo; queste decorazioni danno un ulteriore slancio artistico all’interno dell’edificio sacro. Sulla nostra destra possiamo ammirare uno splendido Pulpito ligneo del settecento mentre sul Coro è possibile ammirare uno splendido Organo ottocentesco. Bisogna dire che presso l’ingresso della chiesa vi è un fosso coperto da una lastra trasparente di plexiglas, che si affaccia su un pozzo sotterraneo dentro cui scorre un piccolo corso d’acqua, denominato “Puzzu i San Paulu” (“Pozzo di San Paolo”). La Navata viene poi rivestita interamente con drappi di color rosso in occasione della “Festa di San Paolo” dandole così fasto e regalità in occasione della festività legata al “Patrono”.

L’Altare Maggiore della Basilica è molto pittoresco e rappresenta già di per se un’importante opera d’arte barocca forse unica in tutta la Sicilia. Esso si compone di quattro splendide coppie di colonne tornite (due per lato) aventi capitelli in stile corinzio (presentanti sia nel basamento sia sui capitelli ricchi ed eleganti bassorilievi raffiguranti decori floreali) che sostengono il frontone merlato arricchito da eleganti bassorilievi raffiguranti motivi geometrici e floreali. Al centro di quest’altare vi è la Nicchia che racchiude la Statua lignea di “San Paolo Apostolo” (opera cinquecentesca attribuita allo scultore ragusano Vincenzo Lorefice), coperta durante l’anno da un immenso dipinto raffigurante “La Conversione di San Paolo”, opera del pittore Giuseppe Crestadoro. Nelle pareti laterali adiacenti all’Altare vi sono due dipinti raffiguranti “Lo Sbarco di San Paolo a Malta” (posto nella parete sinistra) e “La Predicazione di San Paolo” (posto in quella destra). Alla destra dell’Altare vi è un Pulpito interamente rivestito da drappi di color rosso opera dello scultore Sebastiano Giuliano. Anche le pregevoli sedie presbiteriali sono opera del Giuliano.


La statua raffigurante “San Paolo Apostolo”, Patrono della città di Palazzolo Acreide.

Nella Navata sinistra possiamo ammirare quattro altari laterali di pregevole fattura recanti particolarissime opere d’arte. Il primo Altare consacrato alle “Anime del Purgatorio”, presenta una tela ottocentesca del Crestadoro raffigurante “Le Anime purganti”; il secondo è consacrato al “Santissimo Crocifisso” e presenta una tela raffigurante la “Crocifissione” sopra la quale vi è posto un pregevole “Crocifisso” ligneo; il terzo Altare, importante opera dello scalpellino catanese Carmelo Bonaventura, è consacrato alla “Madonna Addolorata”, dove vi è una nicchia dentro la quale è posta appunto una statua che ritrae l’omonima Madonna; il quarto ed ultimo Altare laterale è consacrato a “San Gaetano da Thiene” su cui è posta una pregevole tela raffigurante l’omonimo Santo; esso presenta un sontuoso stile tardobarocco ottocentesco di finissimo pregio datole dalle belle colonne tornite che sovrastano il ricco frontone sapientemente intagliato e decorato con pregevoli bassorilievi.

La Navata sinistra termina con una sontuosa Cappella consacrata alla “Madonna del Carmine” dove su di uno stupendo Altare settecentesco abbellito da profonde arcate di tipo gotico sostenute da stupende colonne a fusello, troviamo una bella statua seicentesca raffigurante la “Madonna del Carmelo”.

La Navata destra presenta ben cinque Altari votivi recanti importantissimi tele del primo ottocento dipinte dal pittore Giuseppe Crestadoro. Nel primo Altare vi è un bel Fonte Battesimale sovrastato dalla tela raffigurante “Il Battesimo di Gesù”; il secondo è consacrato a “San Biagio Martire” dove è posto il dipinto raffigurante “Il Martirio di San Biagio”; nel terzo Altare troviamo una splendida tela raffigurante “Il Martirio dei Santi Pietro e Paolo”; nel quarto Altare consacrato a “Santa Sofia da Sortino” vi è la tela raffigurante “Il Martirio di Santa Sofia”; nell’ultimo Altare vi è la tela raffigurante “San Silvestro Papa che battezza l’Imperatore Costantino”.

Al termine della Navata vi è la “Cappella del Santissimo Sacramento” caratterizzata dalla presenza di indubbie opere d’arte pittorica (le tele del Crestadoro raffiguranti “La Beata Vergine degli Agonizzanti” e “L’Assunzione di Maria in Cielo”) e scultoree (la statua seicentesca raffigurante “Il Cristo Risorto” e la statua ottocentesca raffigurante “Maria Vergine Fanciulla”, opera dello scultore Giuseppe Giuliano). Ma la principale opera d’arte è rappresentata dal settecentesco “Altare del Santissimo Sacramento”, interamente in legno intagliato a mano.

Nella Sacrestia della Chiesa (posta alla fine della Navata sinistra) la cui parete è decorata da affreschi raffiguranti motivi floreali, vi sono altre opere d’arte di indubbio valore artistico; un arredo del 1778, opera dei Fratelli Torrisi da Catania comprendenti alcuni “Casserizi” (armadi in cui si ripongono i Paramenti Sacri); un acquasantiera in pietra iblea e quattro tele che raffigurano alcuni episodi della “Vita di San Paolo”.

In questa basilica, oltre ad essere festeggiato “San Paolo”, vi si tiene la Processione della “Madonna Addolorata” che ricade la seconda Domenica di Settembre (vedi la sezione riguardante le feste, le sagre e le tradizioni di Palazzolo Acreide).

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