A sud di Palazzolo Acreide dalla Via Colle Orbo, raggiungiamo l’omonima Contrada posta su uno sperone roccioso che si affaccia sulla Cava di San Giovanni, piccola cavità iblea che si origina nella zona dei Santoni di Palazzolo (Contrada Santicello) che poi confluisce presso la Cava Purbella, solcata dall’omonimo torrente, affluente del Fiume Anapo.
Questa zona rurale di tipo iblea è immediatamente limtrofa al centro abitato di Palazzolo tant’è che è quella in assoluto più antropizzata (anche se in certi tratti va fatta attenzione) sin dalla prima metù dell’800 quando in questa area venne creato il primo Cimitero di Palazzolo, che dopo qualche anno venne chiuso in favore dell’apertura dell’attuale Camposanto posto ad est della città palazzolese. L’area venne bonificata divenendo zona agricola mentre i cadaveri furono tumulati nel nuovo cimitero. L’ubicazione del vecchio camposanto dovrebbe essere presso la Via Madonna delle Grazie, che dalla Via Colle Orbo conduce al fondo della cava appena nominata passando davanti alla piccola Chiesa di Santa Maria delle Grazie (vedi link nella pagina precedente).
Presso le pareti di questa cava vi sono i resti di necropoli semiterranee poste nei terrazzamenti, e di antichi sepolcri rupestri sulle pareti rocciose. Queste necropoli sono di epoca ellenistica (utilizzate riadattando molto probabilmente un antico sito siculo) e servivano a deporre i defunti dell’antica città di Akrai. La presenza di altre rovine non è esclusa ma bisogna condurre un’adeguata campagna di scavi.