*Palazzolo Acreide, Contrada Pantano e Rovine Romano – Bizantine

Dalla Via Giuseppe Campailla proseguiamo verso est entrando così presso la Contrada Pantano, che costeggia a nord la vasta vallata in cui scorre il Fiume Anapo, mentre a sud è delimitato dalla piccola ma interessante Cava Pantano; la presenza di queste due cave forma un interessante rilievo montano di tipo ibleo colmo di numerose rovine archeologiche di varie epoche; difatti buona parte di questa zona è ancora oggetto di studi archeologici.

L’area della Contrada Pantano è stata oggetto di frequentazione sin dai tempi dei Siculi per la vicinanza alla Valle dell’Anapo, che è il sito in cui queste popolazioni diedero origine al piccolo Regno di Pantalica e difatti in queste coste vi è la presenza di antichi insediamenti della medesima epoca. Da questi piccoli villaggi nacque un sito rurale in epoca romana a poca distanza dalla città di Akrai, popolato anche in epoca bizantina. Esso sorge di fronte ad un terreno con la recinzione verde ed è riconoscibile perché sulla sinistra vi è l’imbocco di una vecchia “Trazzera” che molto probabilmente è stata tracciata su di una preesistente strada carraia (di cui nella zona vi sono molti resti simili) ormai occupata dalla vegetazione che conduce ad un caseggiato rurale.

Di questo insediamento rurale possiamo ammirare alcuni tumuli di pietra e alcune antiche strade carraie delimitate da file di muri a secco. Si presume che qui vi siano anche i resti di una piccola chiesetta bizantina.

Altre rovine sono poste anche presso la Cava Pantano (raggiungibile da un bivio andando sempre a destra, mentre a sinistra conduce presso la Contrada Catania), piccolo vallone di natura iblea parallelo alla Cava Cangoro (posta a sud di essa) che si immette presso la Cava Purbella poco prima della confluenza del torrente omonimo con l’Anapo. Questa zona sembrerebbe anch’essa ricca di rovine rupestri ma andrebbe studiata più dettagliatamente.

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