*Palazzolo Acreide, Fontana Murata e Ruderi del Villaggio Neolitico

Dalla S.P. 24 Palazzolo – Testa dell’Acqua – Noto passiamo sotto al sito archeologico della Necropoli della Pineta percorrendo la S.P. 90 Palazzolo – Falabia – Castelluccio. Facciamo qualche metro e ammiriamo alla nostra sinistra (venendo da Palazzolo) un vecchio abbeveratoio formato da blocchi di pietra; siamo entrati presso la grande contrada di Fontana Murata che prende il nome da questa fonte, posta presso una piccola sorgente d’acqua, mentre se proseguiamo andiamo nella zona sudoccidentale del territorio ibleo di Palazzolo, occupato dalla vasta zona agricola di Falabia.

La fontana comunque sia è posta ai piedi del rilievo di Torre Iudica sulla cui sommità vi sono collocate le rovine di quello che molto probabilmente è il più antico insediamento abitativo in territorio palazzolese sorto in epoca neolitico – sicula, e per cui se vi interessa esplorare le sue rovine dovete fare un’altra strada visto che la sommità di questo rilievo è però sia dal punto in cui è posta la Necropoli della Pineta della limitrofa Contrada Torre Iudica (bisogna seguire il costone montano verso sud ovest fino allo sperone roccioso più sporgente; per informazioni più dettagliate ) oppure bisogna andare dalla S.P. 24 che da Palazzolo conduce in territorio di Noto andando in direzione della Contrada Serravetrana (quindi entrando in territorio comunale di Noto) seguire la traversa asfaltata sempre fino ad occidente fino a quando tramite una curva rientriamo in un’appendice del territorio di Palazzolo in cui è posto il rilievo montano che sovrasta la “Fontana Murata” in cui sono poste le rovine del villaggio neolitico – siculo (dalla strada asfaltata bisogna seguire la stradina sterrata fino ad una grande villa – masseria e da li andare verso ovest).

Sul bordo del costone roccioso vi sono le rovine di questo primitivo insediamento rurale formati da cumuli di pietre megalitiche che vanno a formare i ruderi del villaggio. Sotto vi sono alcune tombe a forno di epoca neolitico – sicula che vanno a collegarsi alla Necropoli sicula della Pineta, che molto probabilmente era il sito funerario di quest’antico villaggio siculo. In questa zona sono stati condotti molti studi archeologici e si sa che questo insediamento abitativo era popolato da agricoltori, allevatori e da cacciatori, in seguito ai molti reperti rinvenuti durante gli scavi (a cui si aggiungono quelli ritrovati all’interno della Necropoli della Pineta). Molto probabilmente questo villaggio venne abbandonato poiché le popolazioni locali si spostarono sul Colle Acre fondando così il primitivo sito abitativo in cui poi sarebbe stata edificata la città di Akrai.

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