*Palazzolo Acreide, Grotta di San Corrado

Oltrepassati i quartieri “Scaliddi”, Castelvecchio e Spirito Santo, giungiamo in Piazza San Michele e, dopo aver visitato la Chiesa consacrata all’ “Arcangelo Combattente” (vedi il link “Chiesa di san Michele Arcangelo” ubicato nella pagina precedente), percorriamo la Via Cuccinello; alla fine di essa vi è un piccolo belvedere panoramico a picco sulla Valle dell’Anapo da cui si possono scorgere a sinistra accanto al costone montano sostenente il Piano d’Acre (la parte più alta della città dove sorgono le rovine di Akrai) delle grotte carsiche di cui la più grande è quella denominata “Grotta di San Corrado”.

Secondo una leggenda questa grotta sarebbe stata abitata da San Corrado Confalonieri che decise di stabilirsi qui prima di andare a vivere nella “Grotta dei Pizzoni” presso l’Eremo di San Corrado di Fuori a Noto.

In realtà questa è una antica grotta abitata in epoca bizantina presumibilmente da pastori e adibita a Chiesa semi rupestre dopo che il culto di “San Corrado” si accresceva man mano nelle città attorno Noto (Avola, Siracusa e appunto Palazzolo). Dentro questa grotta vi sono il basamento di un vecchio altare in pietra e tracce di affreschi.

Nelle altre grotte vi sono stati trovati reperti risalenti all’età paleolitica, esposti al Museo Archeologico “Paolo Orsi” di Siracusa.

Per “l’esplorazione diretta” di queste grotte (cioè entrarvi dentro) bisogna avere molta cautela, poiché esse sono situate a picco sulla montagna e il percorso che conduce ad esse è molto scosceso e scivoloso, per cui l’esplorazione diretta di queste caverne è consigliata solo a speleologi e a chiunque abbia una buona esperienza per quanto riguarda scalate su pareti montane. Per chi non possiede esperienze di speleologia o alpinismo è altamente vietato visitarle direttamente mentre dal Belvedere di Via Cuccinello le grotte si possono tranquillamente ammirare.

(servono