Palazzolo Acreide, Masseria e Necropoli di Contrada Tenute

Sulla S.P. 86 presso la zona di Santolio nota come “Contrada Tenute” alla nostra destra vi è posta una traversa (la prima venendo dalla SS 124 per Solarino e Floridia) che conduce ad una vecchia masseria ottocentesca restaurata e adibita a struttura turistica convenzionata.

Sembrerebbe una delle tante masserie restaurate della campagna iblea, ma essa sorge presso un insediamento rurale di epoca greco – romana in cui a poca distanza vi sono i resti di un’interessante Necropoli rupestre della medesima epoca ma utilizzata in epoca paleocristiana poiché composta di tombe a grotticella e a nicchia arcuata, nota come “Arcosoli” simile alle tombe di Cozzo Pernice nel sito di Cava Lazzaro a Rosolini o nei siti bizantini di Cava d’Ispica. La Necropoli è posta presso il giardino di questa residenza ed essa venne riadibita a stalla rupestre di tipo fortificato. Oggi all’interno di questi antichi colombari è stata ricavata una piscina. Il cortile interno della masseria possiede ancora le stalle e i magazzini, e al centro un vecchio pozzo artesiano.

Va detto che oggigiorno non è possibile costruire edifici molto limitrofi a siti archeologici poiché sarebbe un reato, ma questa masseria è molto antica e a quei tempi poco si sapeva che queste grotte (come le tante disseminate sui Monti Iblei) sono state utilizzate come tombe rupestri. Molto probabilmente la masseria sorge su un insediamento più antico quindi precedente al terremoto del 1693 che distrusse l’area del Val di Noto, e la presenza di queste grotte fece si che i contadini costruirono questa masseria (che sorge in quello che era il vasto Feudo di Bibbia e Bibbinello appartenente ai Baroni Messina di Palazzolo) attratti dalla possibilità di poter costruire un ovile fortificato molto vicino alla fattoria dato che in quel tempo la zona limitrofa era piena di animali predatori come il Lupo, animale che in Sicilia si è estinto poiché venne purtroppo cacciato in maniere indiscriminata dai pastori del per proteggere le loro greggi.

Per saperne di più su questa masseria cliccate qui.

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