Al numero 37 della Via Vincenzo Messina vi è una residenza nobiliare settecentesca tra le più eleganti di Palazzolo Acreide, fatta erigere dalla famiglia buscemese degli Italia ma divenuto in seguito dalla famiglia palazzolese dei Vaccaro. Oggi il palazzo è tuttora disabitato ed è attualmente messo in vendita, in attesa di avere inoltre una precisa destinazione di utilizzo.
La facciata del palazzo è disposta in due ordini orizzontali solcata da quattro pilastri a capitello corinzio. L’ordine inferiore possiede un bel portale arcuato inquadrato a sua volta da due eleganti colonne corinzie che sostengono il bel balcone centrale del palazzo (decorato da una bella greca in bassorilievo) con apertura rettangolare sormontata da un bel timpano spezzato. Accanto al portale vi sono due portoncini rettangolari con finestrella semicircolare sopra i quali vi sono due balconcini con apertura rettangolare sormontati da travoni decorati da bassorilievi floreali. Sul frontone del palazzo vi è posta una bella inferriata che racchiude un bel terrazzino. Accanto al palazzo sulla destra vi è un lungo ed elegante loggiato con tre aperture simili a quelle dei balconi laterali. All’estrema destra del palazzo vi sono i locali in cui vi erano le stalle e i magazzini.
L’interno del palazzo, uno dei più eleganti di Palazzolo, è adibito ad uso abitativo e possiede come detto prima eleganti interni d’epoca settecentesca tra affreschi di tipo decorativo, sculture e mascheroni oltre ad affreschi decorativi del 1916 opera dei pittori Alessandro Abate da Catania e Gregorio Scalia da Avola. Da ammirare infine anche la bella scalinata del palazzo.
Nel retro possiamo ammirare (dalla Via Ebraida) un grande ed elegante cortile interno con un’altra residenza al suo interno.