*Palazzolo Acreide, Porticaletto – Serrascimone e Cava Portella

Palazzolo Acreide

*Porticaletto – Serrascimone e Cava Portella


L’area iblea di Porticaletto.

A sud di Palazzolo vi è posta la grande contrada di Porticaletto, posta a nord di Santa Lucia di Mendola, raggiungibile sia dalla S.P. 24 Palazzolo – Testa dell’Acqua – Noto (andando in direzione degli agriturismi Villa Demetra e La Maddalena), sia dalla SS 124 per Solarino e Floridia (nota come “Vecchia Maremonti”) da una traversa posta presso lo svincolo con la SS 287 Noto – Palazzolo (la si può raggiungere anche dalla strada che dalla SS 287 conduce alla zona di Baulì in territorio di Noto tramite una traversa che risale verso nord seguendo le indicazioni blu per le Contrade Fondi e Porticaletto).

La zona di Porticaletto è la vera e propria area agricola del territorio di Palazzolo, intervallata da masserie antiche e moderne facenti parte del grande Feudo di Baulì della famiglia Iudica. L’area è quindi interessata da vasti campi racchiusi da antichi muri a secco in cui sono presenti anche numerosi “Cuccumeddi” ossia muretti a secco costruiti attorno ad alberi di olivo. Da notare anche numerosi resti di abbeveratoi e mangiatoie. In questa zona inoltre vi sono alcuni ruderi di epoca bizantina – araba molto probabilmente riconducibili alle rovine di un insediamento abitativo di tipo rurale (di cui molto probabilmente la Necropoli posta nella limitrofa Contrada Saraceni in territorio di Noto ne era l’area funeraria).

L’area iblea vera e propria di Porticaletto è ubicata nei pressi della Contrada Serrascimone (posta poco più a nord dello svincolo per la SS 124 per Floridia) da cui si origina l’interessante Cava della Portella (raggiungibile dalla SS 124 dallo svincolo “Contrada Cavetta” andando verso nord ovest in direzione di Palazzolo). Questa piccola ma interessante vallata iblea è percorsa da un piccolo corso d’acqua (Torrente Porticaletto) che si immette presso la Cava Purbella (nella cui confluenza in Contrada Cavetta vi è situata una buona parte dell’area archeologica di Bibbinello) che si origina da piccole fonti poste tra le Contrade Porticaletto, Acquanuova e Serrascimone, interessata dalla presenza di una lussureggiante macchia mediterranea.

All’interno di questa cava non vi è escluso che vi siano rovine di tipo archeologico (necropoli e insediamenti) ma certamente vi sono i resti di antichi insediamenti rurali come masserie con stalle fortificate, vecchi palmenti e canalizzazioni scavate nella pietra, ma anche rovine di antiche carraie e “Trazzere” che scavalcavano la cava e collegavano tra di loro tutte le campagne circostanti della zona.

Va detto infine che presso la zona di Porticaletto era una specie di snodo viario molto importante per i secoli passati visto che in questa zona vi era la ramificazione delle “Regie Trazzere” che mettevano in comunicazione la zona meridionale della Sicilia (in particolare i territori di Noto, Avola, Pachino, Rosolini, Ispica, Pozzallo e Modica) tramite la “Regia Trazzera della Montagna” (che terminava a Canicattini Bagni) andandosi a collegare poi con altre mulattiere (di cui restano pochi tratti) che si mettevano in collegamento con Siracusa, con l’area nord della provincia aretusea (zone di Augusta – Lentini), la Valle dell’Anapo (Cassaro, Ferla e Sortino) e le zone interne dei Monti Iblei (Buscemi, Buccheri, Vizzini, Giarratana) per arrivare fino alle zone del catanese e del calatino (Licodia Eubea, Grammichele, Caltagirone). E il territorio di Palazzolo, in particolare l’area di Porticaletto – Serrascimone era il punto di incontro di tutte queste antiche strade in cui si svolgevano i traffici commerciali in Sicilia fino ai primi anni del 900.

Torna indietro