Foto panoramica della zone medievale di Palazzolo Acreide.
Nella cuspide settentrionale del centro storico di Palazzolo Acreide tra le Piazze Umberto I, San Paolo, e le Vie Roma, Giovanni e Guglielmo Messina vi è collocata la sua zona più antica dell’intera città di Palazzolo che forma un vasto rione medievale formato da quattro quartieri. Ebraida (posto ad est della Piazza Umberto I dietro al Palazzo Messina – Salustro), San Paolo – Spirito Santo (posto ad ovest della Chiesa di San Paolo verso la strada che si immette sulla SS 124 per Buscemi), e infine il Castelvecchio o Castello Menzano (noto localmente “Castieddu Minzanu”) in cui vi sono i ruderi del Castello medievale della città.
Cominciamo dal Quartiere Ebraida. Esso è il più orientale dei quattro quartieri medievali di Palazzolo Acreide ed è anche uno dei più pittoreschi per i suoi vicoli angusti che si ramificano in scalinate su cui si affacciano graziose casette molto antiche (alcune sono costruzioni medievali) un tempo abitate da una comunità di origini ebraiche (da qui il nome “Ebraida”). Questo piccolo ma pittoresco quartiere, le cui strade principali sono le Vie Ebraida, Giovanni Messina e Virgilio. Presso la zona alta di questo quartiere (raggiungibile da varie scalinate o dal Ronco San Blandano) molto probabilmente sorgeva l’antica Sinagoga di questo quartiere popolato da gente di religione ebraica che, dopo il terremoto del 1693 divenne una zona popolare in cui abitava gente dedita all’artigianato molto devota a “San Paolo”.
Tramite la Via Giovanni Messina scendiamo presso la Piazza San Paolo per andare nel secondo quartiere medievale di Palazzolo, quello di San Paolo detto anche dello “Spirito Santo”, posto lungo la Via Roma che si mette immediatamente in collegamento con la SS 124 per Buscemi e delimitato a nord dalla Via Castelvecchio (che lo divide dall’omonimo quartiere). È il quartiere medievale più “arioso” dell’antica Palazzolo interamente popolato dai devoti di “San Paolo Apostolo” e formato da pittoresche case basse (queste sono costruzioni medievali rimodellate dopo il terremoto del 1693). In questa zona sorgeva anche l’antica Chiesa dello Spirito Santo (collocata presso l’omonima via che mette in comunicazione le Vie Roma e Castelvecchio) distrutta durante il terremoto del 1693 e mai più costruita. Proprio in questa zona si concentra il maggior numero di devoti a “San Paolo Apostolo” che ogni anno animano tutta la parte bassa di Palazzolo Acreide (storicamente legata al “Santo Apostolo” mentre la zona alta della città è devota a “San Sebastiano”).
Salendo da dietro la Chiesa di San Paolo, arriviamo presso il pittoresco Quartiere Castelvecchio solcato dall’omonima via. Si tratta di una zona appartenuta alla nobile famiglia Ruffo che qui fece erigere un grande palazzo oggigiorno in rovina e ricostruire le case per gli abitanti di questa zona prima di cedere parte dei suoi possedimenti palazzolesi alle famiglie Musso, Messina e Iudica. La ricostruzione ha previsto il riadattamento dei vecchi “Dammusi” medievali (ossia case ad un solo piano col tetto basso) in graziose abitazioni con scalinate esterne a due piani abitativi. Il cuore di questo quartiere, il più antico di tutta Palazzolo Acreide, è raggiungibile dal portico sotto il quale passa la Via Vistabella (che oltrepassa i Palazzo Ruffo – Messina e Specchi) che conduce ad uno spiazzale colmo di queste case della tipologia appena descritta, ma soprattutto all’ingresso delle rovine del Castello dell’antica città palazzolese, crollato in seguito alle scosse sismiche del terremoto che l’11 Gennaio 1693 distrusse l’antica città di Palazzolo assieme a tutte le città della Sicilia meridionale (vedi link posto nella pagina precedente).
Questi quartieri sono tuttora abitati anche se molti edifici sono rimasti disabitati e in rovina; una riqualificazione di tipo turistica darebbe lustro e porterebbe un buon numero di visitatori in questa questa particolare zona medievale di Palazzolo Acreide (anche se nel periodo natalizio questa zona, in particolare il quartiere Castelvecchio, ospita il Presepe Vivente di Palazzolo).