*Palazzolo Acreide, Contrada Serra Venuto e Cava dello Geri

Tornando sulla S.P. 23 per Giarratana, andiamo in direzione di questa città posta in Provincia di Ragusa scendendo così verso l’alta Valle del Fiume Tellaro per un breve tratto tortuoso. Questa zona è nota come “Serra Venuto”, dal nome del rilievo che questa strada lambisce.

La Serra Venuto è uno dei cosiddetti “Muntalleri” del territorio di Palazzolo, ossia una grossa formazione montana tronco conico – prismatica che si erge su di una breve piana. Non si sa se in questa zona vi sono rovine archeologiche ma comunque sia essa è stata sin dai tempi della costruzione di Palazzolo Acreide nota come una delle aree agricole più floride del circondario palazzolese, tant’è che questo piccolo monte è pieno di terrazzamenti coltivati.

A sud ovest della Serra Venuto vi è una cava iblea nota come “Cava dello Geri”, scavalcata da un ponte di pietra dalla S.P. 23. Questa cava è piuttosto rigogliosa poiché colma di macchia mediterranea formata da arbusti e piccoli alberi (su tutti il Siliquastro). Immissario della cava è il Torrente Ristaino, piccolo corso d’acqua che si origina dall’omonima sorgente posta presso il Cozzo Mastica (piccolo rilievo ad ovest della Contrada Fontana Murata, anch’esso un’importante area agricola del territorio di Palazzolo). Questa cava, dopo aver ricevuto le acque del Torrente Ristaino, si immette nel Fiume Tellaro presso la Contrada Lenze di San Michele (posta al confine con i territori di Buscemi e Giarratana).

Dal punto di vista archeologico l’area attigua alla Cava dello Geri fino ad ora non risulterebbe avere rovine antiche (necropoli o insediamenti abitativi) e solo uno studio approfondito dell’area potrebbe svelare qualcosa, comunque sia vi possiamo ammirare comunque degli insediamenti rurali che tuttora sono utilizzati per la natura agricola del territorio.

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