*Palazzolo Acreide, Sito Archeologico di Contrada Fondi Vecchi (Necropoli Siculo – Bizantina e Masseria Fondi Vecchi – Iudica)

Palazzolo Acreide

*Sito Archeologico di Contrada Fondi Vecchi
(Necropoli Siculo – Bizantina e Masseria Fondi Vecchi – Iudica)

Dalla strada che dallo svincolo di Contrada Cavetta sulla SS 124 Palazzolo – Solarino – Floridia (o da una sua traversa tortuosa posta alla nostra destra dopo una casa cantoniera dell’Anas andando verso Floridia) raggiungiamo la zona di Fondi Vecchi, nota per la presenza di un vasto sito archeologico rupestre a ridosso dei rilievi della Contrada Santolio (sede di un altro sito simile).

In entrambi i casi arriviamo presso la presenza di piccoli rilievi di roccia affioranti dalle distese verdi dell’altopiano ibleo limitrofo (noti anch’essi come “Muntalleri” ) in cui sono posti ambienti rupestri di epoca sicula utilizzati come sepolcri rupestri data la certa presenza di un insediamento rurale, venendo poi abitato in epoca bizantina. I bizantini riadattarono le grotte sicule per ospitare ambienti abitativi, chiese e soprattutto catacombe di tipo rupestre. Sono presenti anche sepolcri  scavati nella roccia o delimitati da grossi cippi di pietra. Dell’insediamento abitativo bizantino si sono perse le tracce, molto probabilmente è stato rimpiazzato dalla Masseria Fondi Vecchi di proprietà della famiglia Iudica e raggiungibile dalla traversa presso la casa cantoniera sulla SS 124 ormai in rovina. Questa masseria però conserva ancora l’elegante residenza feudale, nonché stalle, magazzini, palmenti e altri ambienti rurali molto più antichi e molto probabilmente risalenti all’alto medioevo e cioè in epoca bizantina. E poi sorge al centro di questa poco conosciuta area archeologica di cui queste antiche tombe bizantine vennero poi riadattate dal basso medioevo fino ai primi anni del 900 in cisterne, stalle, mangiatoie e abbeveratoi rupestri protetti da imponenti “Cuccumeddi” ossia muri a secco che fungevano da recinto di protezione. In queste caverne possiamo ammirare quello che resta di affreschi e iscrizioni di tipo sacro (chiese rupestri o catacombe di una certa importanza), sepolcri a lettiga – baldacchino e ad arcosolio.

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