Pantalica, Ex Ferrovia SR – RG – Vizzini, aree attrezzate e sentieri (Tratto Stazione Sortino Fusco – Sentiero Serramezzana / Necropoli Nord – Sentiero Cavetta / Bisanti – Grotta Cascita – Sentiero Anaktoron / San Nicolicchio – – Stazione Sortino Pantalica – Sentiero Sorgente del Giglio / Cugno Velardo – Sentiero San Micidario / Filiporto – Isola Coco – Masseria Specchi – Stazione Giambra – Isola Ardito – Stazione Cassaro)


Foto della Valle dell’Anapo solcata dal tracciato della Ferrovia Siracusa – Ragusa – Vizzini.

La Valle dell’Anapo è solcata dal vecchio tracciato della Ferrovia Siracusa – Ragusa – Vizzini, che metteva in collegamento le aree di Siracusa con quelle di Ragusa e del calatino (Vizzini) tra loro passando proprio attraverso il sito di Pantalica. Essa venne inaugurata nel 1915 dopo trent’anni di lavoro e dopo la sua apertura divenne un ottimo messo per poter raggiungere in breve tempo le principali città poste sui Monti Iblei senza dover utilizzare le cosiddette “Regie Trazzere” che si inerpicavano (e tuttora si inerpicano) nei rilievi limitrofi e per far si che ciò avvenisse si decise di costruire questa linea ferroviaria all’interno della Valle dell’Anapo. Infatti il tratto più interessante di questa tratta ferroviaria è proprio quello che scavalca per ben tre volte il Fiume Anapo e che costeggia l’intero versante meridionale della Necropoli di Pantalica.


La vecchia ferrovia di Pantalica.

Le fermate di questa linea ferroviaria erano Siracusa Nuova, Cifali, Giustiniani (due contrade di campagna facenti parte del territorio comunale siracusano), Floridia, San Paolo di Solarino (vecchio nome della città solarinese), Sortino – Fusco (da dove inizia il tratto che oltrepassa la Riserva di Pantalica e della Valle dell’Anapo), Sortino – Pantalica, Cassaro – Giambra, Cassaro – Ferla (ora denominata “Cassaro – Ponte Diga”), Palazzolo Acreide, Buscemi, Giarratana in cui erano poste le diramazioni per Ragusa (comprendente il tratto Giarratana – Chiaramonte Gulfi – Ragusa in cui vi era l’immissione presso la tratta ferroviaria Siracusa – Ragusa – Licata) e Vizzini (comprendenti il tratto Monterosso Almo – Buccheri – Vizzini presso cui vi era l’immissione nella tratta Gela – Caltagirone – Catania). La Siracusa – Ragusa – Vizzini, nella II guerra mondiale, è stata teatro di aspri scontri tra tedeschi e Alleati, che intendevano entrambi accaparrarsi questa tratta ferrovaria. A dimostrazione di ciò possiamo notare ancora vecchi bunker circolari in cemento dove vi si rifugiavano i soldati durante i bombardamenti. Questa ferrovia venne chiusa nel 1956 poiché l’apertura di nuove strade (l’odierna SS 124 Siracusa – Caltagirone da cui si possono raggiungere facilmente le città sopraelencate) rendeva alquanto obsoleta questa linea ferroviaria.

 Dopo vari decenni in cui il tratto è stato chiuso al pubblico, con l’iscrizione di Pantalica nella lista Unesco, questa ferrovia verrà rivalorizzata ponendovi una specie di trenino che permetterà ai turisti di ammirare ancora meglio il “Cuore della Valle dell’Anapo” posto tra Sortino e Cassaro. Il trenino gommato partirà dall’antica stazione di Sortino (Sortino – Fusco) per poi arrivare a quella di Cassaro – Ferla (ingresso “Ponte – Diga”). Le stazioni (molto imponenti dal punto di vista architettonico) sono state restaurate e diventeranno attrezzati punti di ristoro per i turisti. Fino ad ora il tracciato di questa ferrovia è utilizzato solo per camminare a piedi o con biciclette. E’ severamente vietato percorrere il tratto della vecchia Ferrovia in automobile.

Tratto Sortino Fusco – Pantalica – Cassaro

Le stazioni che ci interessano maggiormente sono quindi quelle di Sortino – Fusco, di Sortino – Pantalica, di Cassaro – Giambra e di Cassaro – Ferla – Ponte Diga perché sono quelle si trovano all’interno della Riserva di Pantalica.

Gli ingressi a questa ferrovia sono due uno da Cassaro (ingresso “Ponte Diga”) situato presso la S.P. 45 Cassaro – Ferla, l’altro è situato nella S.P. 28 Solarino – Sortino (ingresso “Cancello Fusco”) situato presso la vecchia Stazione di Sortino – Fusco. In entrambi i casi bisogna seguire la segnaletica riportante la dicitura “Valle dell’Anapo”.

Questi ingressi conducono presso la zona inferiore della Riserva di Pantalica, dove vi scorre il letto dell’Anapo arrivando presso il punto in cui l’Anapo e il Calcinara si incontrano. Qui partono i sentieri “Serramezzana – Necropoli Nord” e “Cavetta – Bisanti” (dal nome dell’omonima contrada) che conduce alle tombe poste a nord e a sudest di Pantalica.

Da qui in poi il sinuoso tracciato ferroviario (ovviamente privo di rotaie) scavalca per tre volte l’Anapo e si inoltra dentro scenografiche gallerie artificiali fino ad arrivare alla Stazione di Sortino – Pantalicain cui vi è stato adibito un piccolo Museo fotografico – antropologico riguardante Pantalica e la Valle dell’Anapo, passando tra la Sella di Filiporto a nord e i rilievi di Cugno Velardo a sud oltrepassando l’area attrezzata per la sosta di Grotta Cascita (posta di fronte all’omonima caverna) in cui a poca distanza sono posti il Sentiero Anaktoron – San Nicolicchio che risale la parete sud della Sella di Filiporto conducendo agli omonimi siti archeologici e il Sentiero Sorgente del Giglio – Cugno Velardo che costeggia a sud della stazione l’omonimo rilievo in cui è posta una piccola fonte d’acqua che va ad alimentare l’Anapo.


Particolare della stazione di Sortino – Pantalica.

Dalla Stazione Sortino – Pantalica il percorso diventa molto più sinuoso entrando nell’area attrezzata di Isola Coco, da cui parte il Sentiero San Micidiario – Sella di Filiporto, che risale la parete sudoccidentale del rilievo costeggiando il sito rupestre bizantino.

Avanzando arriviamo presso un bivio che conduce ad una piccola altura in cui è collocata la Masseria Specchi, feudo della famiglia siracusana Nava – Specchi costruita sulla sponda meridionale dell’Anapo. Questa masseria, divenuta rifugio della Forestale, si presenta come un tipico edificio di campagna provvisto di un solo ordine costruttivo dall’aspetto rustico (formato da portici e finestre arcuate) nel cui cortile interno è posta una fonte di acqua potabile. Dietro alla masseria presso il rilievo noto come Cugno Velardo vi è posto un piccolo sito rupestre simile ai cosiddetti “Dieri” (grotte collegate da cunicoli interni e scalinate esterne) di epoca bizantina utilizzati come stalle rupestri.

Superata la Masseria Specchi, proseguiamo verso ovest entrando in territorio di Cassaro incontrando dapprima la piccola Stazione – Rifornimento di Giambra (in fase di restauro) tra le aree di Carrubella – Isola Grotta – Mascà (a sudovest della Sella di Filiporto a destra dell’Anapo venendo da Fusco) e di Costa Nespola – Isola Ardito (a sud del’Anapo a sinistra venendo sempre da Fusco) in cui sono collocate alcune rovine rupestri di epoca ellenistica (molto probabilmente un tempio rupestre). Dopo aver superato l’area attrezzata di Isola Ardito entriamo nell’area nota come “San Nicola” oltrepassando il bacino idrico dell’Alta Valle dell’Anapo (una piccola diga di sollevamento) conducendoci alla Stazione di Cassaro – Ponte Diga (chiamata proprio per la vicinanza a questo bacino idrico) meglio nota come “Stazione di Cassaro – Ferla” (poiché serviva all’utenza di questi due centri abitati), il cui edificio è in ottime condizioni. Più ad ovest il tracciato ferroviario continua entrando in territorio di Buscemi e Palazzolo Acreide toccando i siti di Bosco Rotondo e Bibbinello, risalendo verso le vecchie stazioni ferroviarie di Palazzolo e Buscemi (poste al di fuori della Riserva della Valle dell’Anapo). Lungo il percorso sono posti anche alcuni edifici che erano utilizzati come “caselli ferroviari”, che ospiteranno sempre punti di ristoro per gli escursionisti.

Durante il tragitto che costeggia la zona sud di Pantalica, possiamo ammirare un paesaggio mozzafiato di Pantalica e dell’Anapo, che tra cascatelle e marmitte, ci riporta con la mente ad un ambiente rimasto tale nonostante le tante catastrofi ambientali a cui il pianeta è soggetto.

Tratto Sortino Fusco – Bassa Valle dell’Anapo – Solarino

Il tratto ad est di Pantalica della Ferrovia Siracusa – Ragusa – Vizzini che mette in collegamento Solarino a Sortino si presenta come una lunga mulattiera che corre parallela al Fiume Anapo costeggiando i terreni delle Contrade Fusco, Chianazzo, Barraco, Villa Cesarea, Don Vito, Rovettazzo in territorio di Solarino, Balatazza, Vizzinisi e Pozzo Chiesa fino ad arrivare all’edificio in cui era posta la Stazione di Solarino, ora abitazione privata.

Il percorso parte dalla Stazione di Sortino – Fusco costeggiando l’Agriturismo Sacre Pietre, l’imbocco della S.P. 54 (vecchia strada di campagna che collegava, e collega tuttora nonostante non sia adatta al traffico veicolare Sortino all’area ad est di Palazzolo Acreide) e il medio corso dell’Anapo in cui è collocato l’imbocco del Canale Galermi, conduttura di epoca greca che convogliava (e convoglia tuttora) le acque del fiume a Siracusa (lo sbocco è posto dietro il Teatro Greco presso la Grotta del Ninfeo).

Da qui in poi il percorso si snoda sotto la S.P. 28 presso l’area nota come “Sgargia” costeggiando un vasto agrumeto. Il percorso ferroviaria oltrepassa la S.P. 28 in Contrada Don Vito prima del viadotto sull’Anapo continuando a seguire il corso del fiume presso le aree montane di Cozzo Fazzano e Cozzo Ferrito (vedi link “Valle dell’Anapo Tratto Fusco – Diddino” posto nella pagina precedente) proseguendo sotto queste aree montane colme di siti rupestri non ancora del tutto esplorati. In questo punto la ferrovia scavalca l’Anapo tramite un ponte ad arco sul fiume delimitato da un casotto che fungeva da casello ferroviario. La ferrovia prosegue verso sud lambendo la Cava Don Vito oltrepassando il Molino Isola Mola arrivando quindi presso l’area di Rovettazzo oltrepassando il tratto finale dell’omonima cava tramite un piccolo ponte di pietra entrando in territorio di Solarino. Ora il percorso è quasi parallelo alla S.P. 28 fino a quando non compie un’ampia curva verso Solarino passando a sud del Bacino Idroelettrico dell’Anapo. Il lungo sentiero termina a poca distanza dalla S.P. 36 visto che l’ex sede ferroviaria che si immetteva all’interno di Solarino è stata occupata dalla medesima strada che conduce all’interno del centro solarinese tramite le Vie Magenta e Mazzini, poste sul vecchio tratto urbano della ferrovia. Qui all’angolo tra le Vie Enna e Mazzini è posta la vecchia Stazione Ferroviaria di Solarino.

Il restante percorso Solarino – Floridia – Siracusa è stato compreso in strade urbane o in sentieri di campagna che si snodano fino al capoluogo aretuseo, dove la ferrovia aveva il suo capolinea presso la stazione di Siracusa Nuova, il cui edificio è posto quasi di fronte all’odierna Stazione Ferroviaria di Siracusa.

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