*Pantalica, Mandria Giumenta e Torrente Sperone

L’area a nord di Pantalica è raggiungibile da Ferla dalla S.R. 11 (e da Sortino dalla S. P. 28 Sortino – Ferla) andando in direzione del Bosco Giarranauti entrando nell’area nota come “Mandria Giumenta” che sorge sul rilievo chiamato “Cugno di Fico”. L’area è posta a poca distanza da Ferla ma ricade all’interno del territorio di Sortino ed è nota localmente come “A Mannira ‘a ‘imenta”. In questa zona è collocata una masseria feudale (molto probabilmente appartenente un tempo alla famiglia Tarallo di Ferla). Qui è posto un sentiero che scende presso la limitrofa Cava Sperone, facente parte della Contrada Mandria Giumenta.

Da qui infatti sgorga il Torrente Sperone, piccolo corso d’acqua che lambisce le pareti nord della Sella di Filiporto (dove è posto il sito dell’Anaktoron e le rovine bizantine di San Nicolicchio e San Micidario) e quelle sud del Colle Giarranauti (dove sono posti i ruderi di un abitato bizantino) andandosi ad immettere presso il Torrente Calcinara all’altezza di Giarranauti.

La Cava Sperone è interessata nella sua parete meridionale da una parte della vasta Necropoli di Pantalica nota come “Necropoli di Nord Ovest” e in questo punto è collocata anche la caverna carsica nota come “Grotta del Braciere” che, a differenza delle tombe rupestri dell’età del bronzo è molto difficile da esplorare. Il fondo della Cava Sperone è piuttosto stretto e le sue pareti seguono l’andamento sinuoso del torrente, ma tramite i sentieri messi a disposizione dalla forestale è possibile scendere presso il fondo di questa piccola ma interessante cava circondato oltre che dai Boschi di Giarranauti e della Foresta Calcinara, anche da una folta macchia mediterranea.

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