Pantalica, Valle dell’Anapo; Tratto Pantalica – Calcinara (Valle dell’Anapo – Pantalica – Giambra – Valle del Calcinara – Cava Sperone)


Foto aerea della Valle dell’Anapo posta all’interno della Riserva di Pantalica.

Il Fiume Anapo, che solca il sito interessato dalla Necropoli di Pantalica, scorre all’interno di una vasta cava iblea nota appunto come “Valle dell’Anapo” il cui tratto principale è quello che da Cassaro arriva fino a Sortino, compreso nell’omonima riserva naturale, di cui fa parte un altro sistema di cave, quello comprendenti i Torrenti Calcinara e il suo affluente il Torrente Sperone, che scorrono nelle omonime cave iblee, separate dall’Anapo dalla Sella di Filiporto. Ad est di questo rilievo il Fiume Calcinara si immette presso l’Anapo, che comincia a scorrere verso sudest andando a toccare i territori di Sortino, Solarino, Floridia e Siracusa fino a sfociare nel Mare Ionio ricevendo qualche metro prima della sua foce le acque del Fiume Ciane e del Canale Mammaiabica (un canale idrico che è divenuto un vero e proprio fiume). Questa zona è raggiungibile dagli ingressi per Pantalica in particolare quelli di Contrada Fusco sulla S.P. 28 Sortino – Solarino presso l’omonima stazione da cui parte il percorso all’interno della riserva un tempo facente parte della Ferrovia Siracusa – Ragusa – Vizzini, e presso Cassaro in località “Ponte Diga” presso la S.P. 45 Cassaro – Ferla (venendo dalla SS 124 da Solarino andiamo in direzione Cassaro superando poi il ponte sull’Anapo fino all’incrocio con la vecchia ferrovia che si collega più ad est all’ingresso di Fusco).


Il Fiume Anapo posto all’interno del sito di Pantalica.

Molto più ad ovest dell’area di Pantalica, l’Anapo, che nasce a sud del Monte Lauro presso le Sorgenti Guffari (in territorio di Buccheri e Buscemi) solca le aree appunto di Buccheri, Buscemi, scendendo poi nell’area di Palazzolo Acreide e appunto in quella di Cassaro in una profonda vallata posta però al di fuori della riserva (anche se si sta cercando di “allargare i confini” di essa per comprendere le aree ad est e ad ovest di essa). La Valle dell’Anapo, compresa tra la Sella di Filiporto a nord e i rilievi di Costa Nespola e di Giambra a sud, è solcata quasi per intero dall’antico tracciato ferroviario che un tempo faceva parte della Ferrovia Siracusa – Ragusa – Vizzini, che collegava l’entroterra ibleo a Siracusa (e viceversa) passando proprio all’interno della Riserva di Pantalica. Oggi questa ferrovia non è più esistente ma presso il suo antico percorso (che comprende anche le vecchie stazioni ferroviarie nonché alcune opere di pregio architettonico come piccoli ponti o gallerie) è stato posto il principale sentiero che costeggia per intero la riserva da Sortino a Cassaro. Questo sentiero è percorribile in bicicletta o a piedi, la percorrenza con veicoli a motore di qualsiasi tipo è vietata.


Foto del Fiume Anapo che scorre all’interno del sito di Pantalica.

Il principale affluente dell’Anapo, il Torrente Calcinara, nasce a nord di Ferla presso l’area nota come “San Giovanni” lambendo poi le aree note come “San Bastiano”, “Campanio”, “Lanteri”, “Giarranauti”, i Cugni di Sortino di Serramezzana a nord, mentre a sud di essa è posta la Sella di Filiporto. Da quest’ultima poi nasce il suo affluente, il Torrente Sperone, che nasce a nordovest del rilievo formando una stretta cava immettendosi poi più a nord presso il Calcinara. Questo corso d’acqua è noto anche col nome di “Torrente Cava Grande” che da il nome alla riserva (ma che non va confuso con la “Cava Grande” del Fiume Cassibile posta tra i territori di Avola, Noto e Siracusa).


La cava in cui scorre il Torrente Calcinara.

Le pareti delle Valli dell’Anapo e del Calcinara, nonché la breve ma interessante Cava Sperone, si presentano a strapiombo alternando lisce distese di pietra ad anfratti e spaccature varie, in cui sono state scavate le tombe e gli abitati rupestri di Pantalica nelle varie epoche. Le profonde infiltrazioni idriche poi hanno contribuito a creare numerose caverne carsiche alcune delle quali con concrezioni interne interessanti quali stalattiti e stalagmiti che si dipartono a loro volta dalla sommità e dalla base della caverna.


Le pareti rocciose dell’area in cui è posta la Valle dell’Anapo.


Un inghiottitoio posto presso la Cava Calcinara.

Queste pareti sono ricoperte da una folta macchia mediterranea formata da piante erbacee e arboree autoctone (vedi link nella pagina precedente “Cenni principali su Pantalica – Valle dell’Anapo”) oltre che dai principali siti archeologici facenti parte della Necropoli di Pantalica. Va però detto che attorno a questo sistema di cave iblee vi è posta un’ampia foresta compresa nell’area demaniale della Valle dell’Anapo comprendente vari boschi di cui i più grandi sono la Foresta Calcinara, il Bosco Lanteri e il Bosco Giarranauti (posti nei versanti a nord della Valle dell’Anapo, il cui accesso è posto tramite la S.R 11 venendo da Ferla). Questi boschi sono collegati da loro da sentieri percorribili in bicicletta o a piedi.

Della Valle dell’Anapo fa anche parte la zona di Giambra, posta ad ovest di Pantalica tra i territori di Sortino e Cassaro che comprende le aree di Costa Nespola, Isola Ardito e San Nicola per poi arrivare ad un piccolo bacino idrico posto nei pressi di Cassaro collocato presso l’area di “Ponte Diga” (ossia l’ingresso ovest della Riserva di Pantalica posto in prossimità della tratta ferroviaria Siracusa – Ragusa – Vizzini dimessa dal 1956). In questa zona sono poste le rovine di un presunto tempio rupestre di epoca greca formato da una grossa nicchia arcuata all’interno della quale è posta una cupoletta scavata nella roccia. All’interno di questo tempio (raggiungibile da scale scavate nella roccia) vi sono nicchie in cui erano posti i doni che venivano offerti alla divinità che qui veniva venerata (ancora del tutto sconosciuta). In questa zona possiamo inoltre ammirare buona parte di un impianto boschivo che si estende sui rilievi che circondano questo tratto della Valle dell’Anapo.


Il Fiume Anapo che scorre lungo l’area di Giambra.


L’area della Valle dell’Anapo posta presso Giambra.


Le rovine del tempio rupestre posto presso i rilievi della Contrada Giambra.

Oltre che alla flora, la Valle dell’Anapo comprende anche una vasta fauna (vedi sempre link “Cenni principali su Pantalica – Valle dell’Anapo”) comprendente moltissime specie animali, quali la Trota Macrostigma, particolare pesce che dimora nelle fresche acque della riserva.

Torna indietro

Torna alla pagina principale di Sortino