*Pedagaggi, Sentiero Italia Carlentini – Pedagaggi – Buccheri (Carlentini – Leontinoi – Monte Pancali – Sorgente Paradiso – Pedagaggi – Monte Santa Venera – Ragameli – Sant’Andrea – Buccheri)

Il Sentiero Italia Carlentini – Pedagaggi – Buccheri, facente parte della omonima rete di sentieri italiani che vanno dalla Sicilia alle Alpi denominati “Sentiero E1” (sentiero europeo che va da Capo Passero a Capo Nord), è uno dei più pittoreschi e interessanti tratti da percorrere a piedi toccando vari siti naturalistici ed archeologici posti tra le città di Carlentini e Buccheri, passando per il piccolo centro di Pedagaggi (appartenente a Carlentini) andando a toccare il sito archeologico di Leontinoi, l’area montuosa del Monte Pancali, l’area che sorge attorno alla Sorgente Paradiso (e al sistema di cave iblee limitrofo), per poi entrare a Pedagaggi e scendere a sud del Monte Santa Venera presso la Cava Ragameli, entrando in territorio buccherese presso la Contrada Sant’Andrea in cui è posta l’omonima chiesa medievale, risalendo poi i rilievi di Contrada Roccalta fino ad arrivare al centro montano di Buccheri, in cui è posta la più alta vetta dei Monti Iblei, il Monte Lauro.

La partenza del sentiero (nella sua versione completa) è posta presso il sito archeologico di Leontinoi, seguendo il sentiero che conduce al Monte Pancali (posto a sud della Necropoli monumentale di Leontinoi) risaliamo fino ad arrivare alle falde del Monte Pancali da cui parte il sentiero che lo attraversa; per ritornare sul tratto del “Sentiero Italia” si scende di nuovo presso Carlentini dalla stradina nota come “Via Madonna degli Scout” e ci incamminiamo sulla S.P. 9 Carlentini – Sortino arrivando presso l’area di Roccadia in cui sono poste le rovine dell’omonimo monastero (inglobate in una masseria posta presso l’Agriturismo Roccadia raggiugibili dalla S.P. 95 Carlentini – Villasmundo). Arriviamo al bivio con la S.P. 32 per Pedagaggi, percorrendolo in quest’ultima direzione anche se volendo potremmo scendere dalla S.P. 9 fino al Borgo Angelo Rizza, borgata di origine fascista abbandonata da molti decenni e ritornare sulla S.P. 32 tramite un sentiero che scavalca i rilievi delle Contrade Bosco, Cozzofico e Cuppodia, anticamente feudo della famiglia Beneventano che comprende anche piccoli siti archeologici di tipo rupestre (necropoli?) e anche i ruderi di un antico convento (le cui rovine sarebbero state inglobate in una masseria a sua volta caduta in rovina) posta in mezzo ai vari campi coltivati.

In ogni caso percorriamo la S.P. 32 fino a Pedagaggi per poi poter ammirare da lontano verso nord l’antico Acquedotto che scavalcava il Torrente Piano dei Monaci, che possiamo raggiungere da una traversa sterrata chiusa da una sbarra di ferro (ma praticabile); poco più a nord vi è la confluenza col torrente Cava di Stomaco, che si origina dalla Sorgente Paradiso ricevendo le acque del Torrente Gelso, sito raggiungibile da una traversa posta alla nostra sinistra sulla S.P. 32 che conduce alla Traversa Paradiso, che è parallela alla provinciale per Pedagaggi (posta in prossimità di un filare di alberi di pino posti sulla nostra sinistra venendo da Carlentini). Andando verso sud raggiungiamo l’area di Fontana Paradiso, contraddistinta dalla presenza di siti rupestri come antiche Necropoli di varie epoche, nonché dalla celebre fonte posta sotto il rilievo noto come “Serra Paradiso”.

Ripercorriamo la traversa in direzione ovest costeggiando alla nostra sinistra il Monte Gaggi, rilievo ibleo occupato da un impianto eolico in cui sono poste anche rovine rupestri (sicuramente antiche necropoli) e arriviamo a Pedagaggi.

Dopo aver visitato brevemente Pedagaggi, andiamo in direzione Buccheri seguendo la S.P. 32 fino al bivio con la S.R. (Strada Regionale) 5 per Ferla e Sortino che ci conduce sulle alture del Monte Santa Venera. Sulla nostra destra troviamo un cancello di ferro in cui parte un sentiero che costeggia le aree a sudovest del Monte Santa Venera note come “Lario Murro” e “Cozzo Castagna”, arrivando presso il Bosco Ragameli nell’area nota posta come “Valle Cupa” posta nel confine tra i territori di Carlentini e Buccheri. On questa zona possiamo ammirare il Bosco Ragameli e i suoi rifugi per gli escursionisti, l’area archeologica posta lungo il Torrente Sapillone comprendente una necropoli rupestre, l’antica masseria feudale della famiglia Beneventano e la confluenza col Torrente Sant’Andrea. Scendiamo quindi in territorio buccherese presso l’area di Sant’Andrea. Qui possiamo seguire il sentiero sterrato che si inerpica presso le alture di Contrada Roccalta attraversando oliveti e antichi terrazzamenti tramite la Traversa Costa Pero, oppure possiamo anche seguire la S.P. 5 Buccheri – San Giovanni (che collega Buccheri a Francofonte) verso sudovest in direzione Buccheri, arrivando presso il sito medievale della Chiesa di Sant’Andrea, oppure il limitrofo sito fluviale delle Gole della Stretta in cui scorre il tratto montano del Fiume San Leonardo, posto in Contrada Mazzarino (vedete sezione di Buccheri per saperne di più).

Seguendo la Traversa Costa Pero verso ovest arriviamo nuovamente presso la S.P. 5 però proseguiamo dritto per la Traversa Bragnolina, in cui è posto un piccolo bosco. Alla fine della traversa ritorniamo sulla S.P. 5 risalendola fino a Buccheri attraversando la Contrada Sciffitto in cui è posto una fonte – abbeveratoio. Entrati a Buccheri risaliamo la Via Galliano fino alla Via Venezia ammirando una piccola “Neviera” iblea (costruzione in pietra in cui veniva immagazzinata la neve utilizzata come ghiaccio per conservare gli alimenti) dopodiché seguendo la Via Piave entriamo nella zona di Buccheri nota come “Calvario” o “Crocifisso”, in cui si risale una strada lastricata in pietra che conduce ad un’altura circondata da un bosco in cui è posta una piccola chiesa di origini medievali consacrata al “Santissimo Crocifisso”, posta al termine di questo tratto del “Sentiero Italia” (volendo possiamo ammirare il centro di Buccheri e i suoi boschi limitrofi).

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