Pedalino, Borgo Cicogne e Masseria Feudale (Villa Bertini – Cappella di Santa Maria del Rosario)

Pedalino

Borgo Cicogne e Masseria Feudale
(Villa Bertini – Cappella di Santa Maria del Rosario)

A sud di Pedalino e a poca distanza dall’area nota come “Bosco Cicogne”, è posta la Masseria Feudale di Borgo Cicogne che rappresenta la prima costruzione feudale costruita in quello che un tempo era il “Feudo di Pedalino” appartenente alle famiglie dei Baroni Mulè prima e dei Baroni Melfi dopo. La si raggiunge da Pedalino tramite la Via Giacomo Ulivi, dalla S.P. 4 Comiso – Pedalino – Grammichele andando verso sud (quindi verso Comiso) fino alla prima traversa alla nostra sinistra seguendo un sentiero di campagna, oppure dall’area del centro abitato di Bosco Cicogne alla prima traversa semi sterrata alla nostra sinistra collocata presso la S.P. 30 Rinelli – Coffitelli dietro un’antica masseria (vedi pagina “Area rurale di Bosco Cicogne” per saperne di più). In ogni caso raggiungiamo un grande caseggiato rurale noto appunto come “Borgo Cicogne” che prende il nome dall’area circostante che un tempo era caratterizzata da un folto bosco di querce.

Il Borgo Cicogne si presenta come un insieme di casali che vennero costruiti nel 1610 per volere del Barone Liberante Mulè assieme alla residenza feudale e alla limitrofa chiesetta che venne consacrata a “Santa Maria del Rosario”, essendo di fatto il primo vero e proprio “insediamento” nell’attuale area di Pedalino che comprendeva anche le residenze dei “Massari” ossia delle famiglie degli agricoltori e degli allevatori che lavoravano all’interno del feudo. L’11 Gennaio 1693 la borgata rurale venne danneggiata dal terribile terremoto che distrusse gran parte della Sicilia sudorientale (in cui si trova l’attuale Provincia di Ragusa) venendo però restaurata un anno dopo. Nel frattempo nel 1770 circa, la masseria e il limitrofo feudo passarono alla famiglia dei Baroni Melfi detenendolo fino all’800 quando passò ai Baroni Bertini di Ragusa. Oggigiorno la piccola Chiesa è di proprietà della Parrocchia di Santa Maria del Rosario di Pedalino, mentre la masseria feudale (recentemente restaurata) è di proprietà del Comune di Comiso.

L’esterno della masseria è composto dall’elegante residenza feudale formata da un edificio a due ordini orizzontali con rifacimenti tardottocenteschi nel cui ordine inferiore è posto un elegante porticato composto da quattro arcate che sorreggono la soprastante veranda, sotto al quale vi sono gli accessi all’interno dell’edificio. L’ordine superiore presenta la sopracitata veranda delimitata ai vertici da due pilastri aventi pinnacoli sferici sormontati da sculture a forma di aquila; qui vi è posto il prospetto superiore dell’edificio formato da quattro aperture rettangolari sormontate da travoni lisci. Un bel frontone orla l’edificio.

L’interno presenta elementi architettonici e decorazioni settecentesche ed ottocentesche in stile tardoneoclassico oltre a vari oggetti d’epoca ancora presenti all’interno dell’edificio.

Sul fianco sinistro è posta la piccola Chiesa consacrata a “Santa Maria del Rosario” caratterizzata da un’ingresso sobrio su cui è collocato un fregio con la data “1694” (anno di ricostruzione della masseria) e una piccola torretta campanaria. All’interno è posta una piccola cappella avente una volta a botte, presentante un elegante Altare principale su cui è posto un “Crocifisso” ligneo; in questa chiesa un tempo veniva portato il Simulacro di “Santa Maria del Rosario” (Patrona di Pedalino) durante i suoi festeggiamenti che ricadono ad Ottobre.

Possiamo ammirare infine le stalle e i magazzini collocati presso il cortile interno, nonché il vecchio palmento in cui sono posti antichi attrezzi agricoli.

Per visitare il Borgo Cicogne e la limitrofa Chiesetta bisogna rivolgersi alla Chiesa di Santa Maria del Rosario.

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