Pedalino, Pasqua Pedalinense

Pedalino

Pasqua Pedalinense

(Attenzione! sulla festività in questione si sono avute poche fonti e su internet vi sono pochi riscontri, qualora vorreste fornirci una versione più aggiornata inviateci il vostro materiale qui)

La Pasqua Pedalinense, che per certi versi fa parte della Pasqua Comisana, è l’insieme dei riti pasquali celebrati presso la località di Pedalino (che è la principale frazione della città di Comiso) con cui si celebra la “Passione di Cristo” e la sua “Resurrezione” (per saperne di più clicca qui) secondo riti e tradizioni non del tutto dissimili a quelli dei centri limitrofi (in particolare di Comiso, Vittoria e Chiaramonte Gulfi).

I riti pasquali pedalinensi

La Domenica delle Palme, la Settimana Santa e la Domenica di Pasqua

Dopo la “Quaresima” (i 40 giorni che precedono la Pasqua) con la solennità della “Domenica delle Palme” caratterizzata dalla “Processione delle Palme” che commemora l’entrata a Gerusalemme di “Gesù Cristo”, si tiene di mattina per le strade di Pedalino alle ore 10.00 circa prevedendo la partecipazione di molti pedalinensi recanti in mano rami di olivo e di palma simboleggianti la “pace” e la “regalità”, arrivando quindi presso la Chiesa di Santa Maria del Rosario in cui avviene la benedizione collettiva delle palme e dei rami di olivo. Verso le 11.00 circa in chiesa si tiene la Liturgia che commemora la “Passione e morte di Cristo”. Con la Messa serale delle ore 19.00 circa termina la Domenica delle Palme entrando nel periodo della “Settimana Santa”.

Nei primi tre giorni della “Settimana Santa” si tengono varie funzioni in chiesa tra le quali quelle del “Precetto Pasquale” con cui i fedeli si confessano e ricevono la “Comunione”. La sera del Mercoledì Santo viene preparato l’Altare della Reposizione all’interno della Chiesa di Santa Maria del Rosario.

Il Giovedì Santo verso le ore 19.00 si tiene nella Chiesa di Pedalino la Messa “In Coena Domini” con cui viene commemorata la “Lavanda dei Piedi” (con cui “Cristo” lavò i piedi agli apostoli dando loro un’idea del destino che lo attendeva). Dopo la funzione, l’Altare della Reposizione noto come “Sepolcro” (che comprende una raffigurazione di tipo infiorato sull’Ultima Cena o sul “Santissimo Sacramento dell’Eucarestia” oltre ai tradizionali “Lavureddi” formati da germogli di grano, legumi o cereali vari fatti crescere in assenza di luce solare, che simboleggiano la “Luce di Cristo” che sconfigge le tenebre della morte) viene aperto ai fedeli. In tarda serata comincia la veglia che commemora “L’Ultima Cena” e la “Cattura di Cristo”.

Il Venerdì Santo, alle ore 17.00 circa, si tiene la “Liturgia della Croce” con cui si commemora la “Passione di Cristo” culminante con la sua morte. Al termine di essa verso le ore 20.30 esce la Processione della “Via Crucis” con i simulacri del “Cristo Morto” e di “Santa Maria Addolorata” che verranno condotti per le vie di Pedalino venendo seguiti da molti devoti che commemorano con preghiere e canti i dolori della “Passione e Crocifissione di Cristo”. La processione terminerà in serata inoltrata.

Il Sabato Santo, in tarda serata, comincia la lunga Veglia di Pasqua la cui liturgia celebra con gioia la “Resurrezione di Cristo” dalla morte, seguita da molti fedeli.

La Domenica di Pasqua si celebra la “Resurrezione” con Messe solenni presso la Chiesa di Santa Maria del Rosario che verranno celebrate di mattina alle ore 11.00 circa e intorno alle ore 19.00. E’ usanza pranzare con i piatti tipici della Pasqua Comisana in generale e va anche detto che molta gente di Pedalino accorre a Comiso per assistere alla vivace tradizione della “Paci”.

Il Lunedì dell’Angelo, noto come “Pasquetta”, vedrà i pedalinensi fare scampagnate in campagna nelle limitrofe aree iblee o presso la costa ragusana organizzando grigliate e “mangiate” di vario tipo, oppure passeggiate e gite fuori porta in varie località limitrofe; anche se sono in molti ad accorrere a Comiso per assistere ai fuochi artificiali del Lunedì che si tengono alle ore 21.00 nelle aree limitrofe alla città ipparina (Contrade Canicarao o Acquanuova).

Il periodo pasquale termina poi con la solennità dell’Ascensione.

Per quanto riguarda i piatti tipici e altre tradizioni pasquali, visitate il link “Pasqua Comisana” nella pagina precedente per saperne di più.

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