*Pozzallo, Cava Giovara – Graffetta

Pozzallo

 *Cava Giovara – Graffetta

La zona più a nord del territorio comunale di Pozzallo e del suo territorio ibleo è posta nell’area nota come “Graffetta”, collocata presso il confine amministrativo tra i territori di Ispica (nordest) e Modica (nordovest). L’area è anche nota come “Mandra Vecchia” e da qui si origina la Cava Albarcara posta in territorio ispicese (vedi sezione di Ispica per saperne di più) e a sud la Cava Giovara, nota come “Cava Graffetta”.

L’area la si può raggiungere da Pozzallo dalla S.P. 46 Ispica – Pozzallo andando in direzione della struttura ricettiva nota come “Torre Marabino” posta nel territorio comunale di Ispica, imboccando la S.R. (Strada Regionale) 47 “Traversa Marabino – Graffetta” (è raggiungibile anche dalla S.P. 45 Pozzallo – Modica all’altezza di un vecchio bunker della II guerra mondiale, seguendo sempre le indicazioni per la Torre Marabino e la Villa Anna). Da questa strada arriviamo nel retro della Villa Anna  (quest’ultima ex feudo della famiglia Pandolfi ricadente in territorio comunale di Ispica) in cui vi è una stradina che costeggia rovine di edifici di epoca medievale (forse insediamenti rurali); vi sarebbero anche vari ipogei utilizzati come “ovili” rupestri di tipo fortificato (utilizzati per proteggere gli animali, specie ovini, dall’assalto di predatori).

Poco più a sud si origina la Cava Giovara che è nota anche come “Cava Graffetta”, solcata dall’omonimo torrente ormai secco e del tutto prosciugato. Questa cava, scavalcata dalla S.P. 66 (nel tratto noto come “Circonvallazione di Pozzallo”) tramite il “Viadotto Graffetta”, possiede l’accesso ad una cavità più piccola nota come “Graffetta Inferiore”, mentre il tratto più a monte è noto come “Graffetta Superiore” o “Mandra Vecchia”. L’area è raggiungibile da varie traverse poste sulla S.R. 47 raggiungibili alla nostra sinistra (venendo dalla S.P. 46).

In questa piccola cavità completamente coperta da macchia mediterranea di tipo ibleo, avente pareti poco profonde, vi sarebbero dei siti rupestri e varie rovine ancora non catalogate, molto probabilmente siti abitativi e sepolcrali.

Il Torrente Graffetta da qui in poi scorre verso sud fino all’area posta ad est di Pozzallo nota come “Pietrenere” in cui è posta la sua “foce”, ormai occupata da edifici residenziali e terreni agricoli.

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