Pozzallo, Festa di San Paolo Apostolo

Pozzallo

Festa di San Paolo Apostolo

La Festa di San Paolo Apostolo di Pozzallo, che viene celebrata il 29 Giugno di ogni anno, inizia subito dopo la festività patronale di “San Giovanni Battista”, facendo in modo che il mese di Giugnò sia quello più importante dal punto di vista religioso per la città marittima pozzallese. Si tratta di un’allegra festività molto sentita dai pozzallesi consacrata a “San Paolo Apostolo”.

Oltre ai vari riti sacri, la Festa di San Paolo comprende anche varie manifestazioni culturali, raccolte di beneficenza nonché degustazioni di prodotti tipici locali di cui va citata la “Sagra ro Pani Cunzatu”.

Storia di “San Paolo Apostolo”

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“San Paolo” nacque a Tarso, nell’Asia Minore (attuale Turchia) tra il 5 e il 10 d.C. Lui prima si chiamava col nome di “Saulo”. Dopo molti anni di studi passati tra la sua città natale e Gerusalemme, egli divenne “Fariseo” (funzionario) presso il Tempio di Gerusalemme, il più importante luogo di culto della Palestina ai tempi di Gesù. Lui non conosceva le gesta del “Messia” poiché era in giro per l’Asia Minore per studiare le culture classiche greche e romane, infatti non era neanche a Gerusalemme quando avvennero sia la “Morte” che la “Resurrezione di Cristo”.

Al ritorno a Gerusalemme egli venne informato sull’operato dei “Seguaci di Cristo” (i “Cristiani”) ritenuti pericolosi poiché volevano sovvertire il governo ebraico dopo la morte del loro “Maestro”. Saulo allora venne incaricato di dare la caccia ai Cristiani e ucciderli. La sua azione più crudele fu quella con cui portò il giovane cristiano Stefano al Martirio. Dopo un processo inventato fece uccidere Stefano con la lapidazione, che consisteva nello scagliare giganteschi massi al condannato finché non moriva per le ferite riportate. Il “Martirio di Santo Stefano” fu un’azione molto crudele che ebbe molta risonanza nella comunità cristiana di Gerusalemme; infatti molti membri di essa scapparono a Damasco (in Siria). A Saulo venne ordinato di raggiungerli e di ucciderli. Una notte, durante il tragitto verso Damasco, Saulo ebbe una visione; vide una grande luce che lo accecò e sentì una voce che gli chiedeva in nome di chi perseguitasse e uccidesse chi onorasse il “Figlio di Dio”. Lui si accorse che quella voce era di “Gesù Cristo” e credeva in un primo momento di esser stato punito da un Dio crudele che voleva vendicare le tante vittime uccise da lui; ma dopo tre giorni di cecità totale e di stentata peregrinazione nel deserto, venne inviato da Dio un cristiano di nome Anania che impose le sue mani sulla testa di Saulo e lo fece guarire dalla cecità. Dagli occhi di Saulo caddero delle scaglie e subito dopo si sentì la voce di “Cristo” che disse a Saulo che il suo nome ormai era “Paolo” e che era stato perdonato per tutti i suoi crimini.

Paolo iniziò a predicare così le opere di Gesù Cristo per buona parte della Giudea, finché i Capi Ebrei di Gerusalemme non lo condannarono a morte per “Alto Tradimento” giurando che se lo avessero catturato, l’avessero subito ucciso. Paolo fu scaltro e approfittando della diatriba tra Gerusalemme e Roma (che imponeva ai Giudei di venerare l’imperatore come un Dio) scrisse numerose lettere alle comunità cristiane dell’Asia Minore, della Grecia e dell’Italia (le “Lettere di San Paolo Apostolo” lette durante la Messa). Calmatesi le acque, Paolo effettuò il “Primo Viaggio” con cui predicò direttamente nei territori dell’Asia Minore (comprendente le attuali nazioni di Cipro, Turchia, Armenia e Georgia) a scanso del pericolo di essere arrestato dai Romani, che avevano già incominciato a perseguitare i Cristiani. Dopo aver fatto ritorno in Giudea, Paolo preparò il “Secondo Viaggio” che toccò le coste del Mar Nero, la Tracia, la Macedonia e la Grecia, aree fortemente ostili ai Cristiani ma non per questo sprovviste di “Comunità Cristiane”.

Dopo questo lunghissimo viaggio, Paolo decise di farne un altro che sarà quello che farà conoscere il suo coraggio nel diffondere Cristo in tutto il mondo fino ad ora conosciuto; il “Terzo Viaggio”. Fu proprio in questo intenso viaggio che “San Paolo” toccò le coste e l’entroterra siciliano molto probabilmente sbarcando presso l’attuale Pozzallo, dopo esser stato in Africa e a Malta (altro luogo in cui “San Paolo” è molto venerato). Dopo aver toccato la Sicilia fermandosi diverso tempo presso l’antica Siracusa, Paolo salì prima a “Rhegium” (Reggio Calabria), “Cuma” (l’odierna Pozzuoli, in Provincia di Napoli) e infine andò a Roma (cosa che nessun predicatore cristiano all’infuori di San Pietro aveva fatto fino ad allora) per predicare all’esigua ma attiva Comunità Cristiana, costantemente minacciata. Viste le sofferenze dei Cristiano a Roma, decise di aiutarli e confortarli. Ma dopo pochi giorni Paolo venne catturato, incarcerato e dopo due anni di atroci torture venne condannato a morte e ucciso per decapitazione nel 67 d.C. sotto l’Imperatore Nerone, acerrimo nemico dei Cristiani.

“San Paolo” venne canonizzato dopo la Caduta dell’Impero Romano e oggi quel che resta delle sue reliquie è sepolto sotto l’altare della Basilica di Paolo Fuori le Mura a Roma.

[riduci]

Le origini del culto pozzallese a “San Paolo Apostolo”

Il culto pozzallese a “San Paolo Apostolo” da cui si originarono i festeggiamenti in suo onore nacque in seguito alla costruzione della chiesa consacrata all’omonimo “Apostolo delle Genti” che diffuse il Cristianesimo in tutto il mondo fino ad allora conosciuto, arrivando anche in Italia durante il suo ultimo viaggio che lo condurrà fino a Roma dove poi verrà martirizzato.

Si sa per certo che prima di arrivare a Roma, “San Paolo” si imbarcò da Malta sbarcando in Sicilia anche se il punto preciso non lo si conosce, ma certamente doveva essere una zona posta nella costa meridionale dell’isola che a quel tempo apparteneva alla città di Siracusa. Secondo una testimonianza raccolta dallo storico avolese Gaetano Gubernale, che nel suo libro “Avola Festaiola” (riguardo alla non più celebrata festa dei “Santi Pietro e Paolo” nella città di Avola) scrive <<“San Paolo” sbarcò nel luogo noto come “La Cittadella” e ivi fece scaturire un pozzo di acqua meravigliosa poiché fa morire le serpi che vi si dissetano, la località è detta “Pozzofeto”>> intendendo un luogo vicino alla città avolese in cui vi era una sorgente nota come “Pozzufetu” (dalle parole “Pozzu” e “Fetu” che significa “Puzza”, perché vi era una moltitudine di acqua stagnante che emanava fetori maleodoranti) che, secondo le popolazioni locali, era sgorgata miracolosamente in seguito allo sbarco del “Santo” e, vista l’avversione del medesimo contro i serpenti (si dice sempre che un serpente velenoso morsicò il Santo mentre era a Malta, ma il suo morso fu innocuo e quello a morire fu proprio il serpente) e al (molto probabilmente) casuale ritrovamento di serpenti morti nelle vicinanze della fonte. Gli storici Paolo Belli e Salvatore Alliente sostengono invece che la fonte era già presente e venne benedetta dal “Santo” per averlo dissetato, acquisendo il potere di uccidere i serpenti velenosi.

Oltre alla citata fonte del Gubernale che si trova nel territorio limitrofo alla città di Avola, vi è anche la sorgente anch’essa nota come “Pozzofeto” che era posta a poca distanza dall’attuale Lungomare Pietrenere; ma vi è un’altra sorgente sempre nota col nome di “Pozzofeto” ed è la sorgente del “Torrente Luparello” situata nel limitrofo territorio pachinese in Provincia di Siracusa (corso d’acqua che confluisce nel Pantano Cuba, che a sua volta è alimentato dalle acque marine del limitrofo Mare Mediterraneo), mentre l’unico luogo noto come “Cittadella” (citato sempre dal Gubernale) è posto sempre nella Provincia di Siracusa, in territorio di Noto e dovrebbe essere la “Cittadella dei Maccari”, le cui rovine sono circondate dai pantani meridionali della Riserva di Vendicari (al cui interno sono collocate le rovine di questo villaggio di epoca bizantina) e posta a poca distanza dal territorio pachinese.

In poche parole le sorgenti fino ad ora note come “Pozzofeto” sono state rintracciate nei territori di Avola, Pachino e appunto Pozzallo, ma di queste tre non si sa quale sia quella “creata” da “San Paolo” corrispondente al punto in cui sbarcò in Sicilia nel cosiddetto “Suolo Siracusano” (che comprendeva un tempo anche l’attuale Provincia di Ragusa), ma è certo che dal punto in cui sbarcò il Santo era posto in una zona ben collegata alla città aretusea (molto probabilmente anche grazie alla “Via Elorina”, antica strada che collegava l’estrema punta meridionale della Sicilia a Siracusa); infatti “San Paolo” si diresse subito verso la città siracusana dove cominciò a predicare nelle aree limitrofe (attuali territori di Solarino e Palazzolo Acreide) prima di compiere il suo ultimo viaggio verso Roma, in cui venne poi martirizzato.

Tornando alle origini della festività pozzallese in onore di “San Paolo”, molto probabilmente il suo culto non deriverebbe dall’antica leggenda sopracitata anche perché anticamente presso l’originario centro abitato (che sorgeva appunto nella contrada limitrofa alla sorgente di Pozzofeto, nome dato appunto alla parte più antica del centro storico pozzallese) si venerava “San Giuseppe” e non vi era un vero e proprio “culto di massa” verso il “Santo Apostolo”. Facendo un ampio salto temporale, arriviamo nel periodo del secondo dopoguerra, quando venne decisa la costruzione dell’attuale Chiesa di San Paolo di Pozzallo che venne completata nel 1967. Dentro essa venne collocata una statua raffigurante “L’Apostolo delle Genti” che divenne a tutti gli effetti protagonista di un vivace culto popolare che culmina nella sua festività principale che viene celebrata ogni anno il 29 Giugno, mentre la solennità liturgica legata alla sua Conversione è celebrata il 25 Gennaio.

I festeggiamenti invernali in onore di “San Paolo Apostolo” (25 Gennaio)

La Festa Liturgica della Conversione di San Paolo

Il 25 Gennaio di ogni anno presso la Chiesa di San Paolo viene celebrata la festa liturgica con cui si commemora la “Conversione di San Paolo”. I giorni 22, 23 e 24 Gennaio ricade il Triduo di Preparazione che comprende preghiere e Messe che verranno celebrate alle ore 18.00 circa.

Alle ore 08.00 del 25 Gennaio le campane della chiesa suonano a festa annunziando l’inizio della ricorrenza liturgica. Alle ore 17.15 cominciano i momenti di preghiera in chiesa col Rosario e varie preghiere all’indirizzo del Santo, il cui Simulacro viene collocato sull’Altare Maggiore. Alle ore 18.00 comincia la solenne Messa in onore di “San Paolo Apostolo” seguita da molti fedeli. Al termine della funzione verranno nominati e benedetti i nuovi membri della Confraternita di San Paolo. Il Simulacro del “Santo Apostolo” verrà poi ricollocato nel suo Altare in attesa dei festeggiamenti estivi che si tengono alla fine di Giugno.

I festeggiamenti estivi di “San Paolo Apostolo” (25 – 29 Giugno)

La “Svelata di San Paolo” (25 Giugno)

Terminata la festa in onore di “San Giovanni Battista” che si tiene il 24 Giugno di ogni anno, il 25 Giugno cominciano subito i riti in onore di “San Paolo”. Alle ore 08.30 presso la Chiesa di San Paolo inizia l’Adorazione Eucaristica in cui il “Santissimo Sacramento” rimarrà esposto per tutta la giornata. Nel pomeriggio dalle ore 18.15 viene recitato il Rosario e varie preghiere all’indirizzo di “San Paolo”. Alle ore 19.00 viene celebrata la Messa che apre ufficialmente i festeggiamenti in onore di “San Paolo Apostolo”, seguita da un folto numero di devoti. Al termine della celebrazione la statua di “San Paolo” verrà svelata e collocata sull’Altare Maggiore della chiesa. La giornata del 25 Giugno terminerà con l’inaugurazione della pesca di beneficenza che durerà per tutto il periodo dei festeggiamenti.

Il “Triduo di Preparazione” della festa (26, 27, 28 Giugno)

Nei giorni 26, 27 e 28 Giugno ricade il solenne Triduo di Preparazione che anticipa i festeggiamenti consacrati a “San Paolo Apostolo”. In questi tre giorni alle ore 18.15 presso la Chiesa di San Paolo comincerà il consueto Rosario, seguito dalla solenne Messa delle ore 19.00. Nelle sere del Triduo si tengono presso i locali parrocchiali a partire dalle ore 21.00 serate di festa comprendenti anche rappresentazioni teatrali e degustazioni di prodotti tipici locali. 

Il 28 Giugno, ultimo giorno del Triduo e Vigilia della festa, si tengono sempre il Rosario delle ore 18.15 e la Messa delle 19.00 sempre seguite da molti fedeli. La serata della vigilia presso il sagrato della Chiesa di San Paolo vedrà lo svolgersi  della cosiddetta “Sagra ro Pani Cunzatu” ossia di pane condito con ingredienti della tradizione popolare locale (olio, formaggio, salumi ecc…). Questa sagra verrà allietata da spettacoli musicali curati da artisti locali con cui verrà celebrata la sera della vigilia in cui i fedeli attendono gli imminenti festeggiamenti in onore di “San Paolo”.

La Festa di San Paolo Apostolo (29 Giugno)

La Processione del Simulacro di “San Paolo Apostolo”

Il 29 Giugno inizia la tanto attesa festa in onore di “San Paolo Apostolo”. Alle ore 08.00 lo sparo di colpi di cannone e un prolungato scampanio annunziano l’inizio dei festeggiamenti in onore del “Santo Apostolo”.

Alle ore 09.30 i fedeli accorreranno in chiesa per offrire al “Santo” un omaggio floreale, dopodiché alle ore 10.00 si terrà una breve funzione in cui verranno benedetti i fedeli di giovane età nel nome di “San Paolo” e del “Sacro Cuore di Gesù”. La chiesa nel frattempo rimarrà aperta affinché i fedeli diano omaggio al simulacro di “San Paolo Apostolo”.

Nel pomeriggio, alle ore 18.30 viene celebrato il Rosario e le preghiere in onore di “San Paolo Apostolo”. Verso le ore 19.30 viene celebrata la solenne Messa con la presenza di un alto numero di fedeli. Al termine della funzione il Simulacro di “San Paolo” verrà preparato per essere portato in Processione.

Verso le ore 20.00 – 20.30 un solenne scampanio saluta l’uscita della Processione di “San Paolo Apostolo”, la cui statua nel momento in cui uscirà dalla chiesa verrà salutata da uno spettacolo pirotecnico e dal lancio di bigliettini colorati. Molti saranno i devoti che seguiranno il “Santo” lungo la Processione che attraverserà le Vie Avitabile, Corrado Tedeschi, Antonio Amore, della Sila, Toscana, Buenos Aires, Salvatore Quasimodo, Vittorio Alfieri, Ugo Foscolo, Liguria, Giuseppe Mazzini, Piazza Senia, nuovamente Via Mazzini, Guglielmo Marconi e Ciceruacchio per arrivare presso la Piazza San Pietro effettuando una sosta di preghiera presso la Chiesa Madre di Santa Maria del Rosario; la Processione percorrerà le Vie Giuseppe Verdi, Aristodemo e Roma fermandosi poi presso la Chiesa di San Giovanni Battista per una breve sosta di preghiera; il corteo percorrerà poi il Corso Vittorio Veneto entrando presso Piazza delle Rimembranze per fermarsi poi nei pressi della Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo per una breve preghiera; la Processione percorrerà le Vie Mario Rapisardi, dell’Arno, Sicilia, Sardegna e Avitabile, arrivando presso la Chiesa di San Paolo Apostolo in cui essa ha termine.

Avviene così il rientro del Simulacro di “San Paolo Apostolo”, salutato da uno stupendo spettacolo pirotecnico in suo onore. La statua di “San Paolo”, dopo il rientro presso la sua chiesa, viene risistemata nel suo Altare salutata da applausi e dalle invocazioni dei fedeli.

Dopo la Processione presso il sagrato della Chiesa di San Paolo Apostolo si tiene il sorteggio benefico in cui il ricavato verrà devoluto in beneficenza, seguito da vari spettacoli che concluderanno i solenni festeggiamenti in onore di “San Paolo Apostolo”, che verranno poi ricelebrati il prossimo anno con le solennità del 25 Gennaio e del 29 Giugno.

Per informazioni più dettagliate visitate la pagina facebook dei Devoti di San Paolo Apostolo di Pozzallo.

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