Pozzallo, Torre Cabrera

Pozzallo

Torre Cabrera


L’imponente Torre Cabrera vista dal Lungomare Pietrenere di Pozzallo.

La Torre Cabrera, chiamata così per la sua appartenenza all’omonima famiglia che reggeva la Contea di Modica, è il monumento più importante della città di Pozzallo tant’è che è divenuta il “simbolo” ufficiale della principale città marinara della Provincia di Ragusa. Essa è collocata nell’area meridionale della città presso il luogo in cui sorgeva l’antico “Porto Caricatore” della città pozzallese nonché il principale approdo marittimo della Contea di Modica.


La Torre Cabrera fotografata da Piazza delle Rimembranze.

Questa torre venne fatta costruire nel 1429 per volere del Conte di Modica Giovanni Bernardo Cabrera (con l’autorizzazione del sovrano di Sicilia Re Alfonso V d’Aragona) come opera di protezione per il limitrofo scalo marittimo che subiva periodicamente attacchi dai pirati saraceni che si rifugiavano nelle aree ad ovest di Pozzallo (in particolare nelle zone di Cala Brigantina e Maganuco). La torre ebbe la triplice funzione di fortezza difensiva, di residenza per i reggenti di Pozzallo da parte dei Conti di Modica (oltre che della guarnigione addetta alla difesa dell’antica Pozzallo) nonché di sede ufficiale del “Caricatore”. Nel 1500 sotto l’impero di Carlo V d’Asburgo grazie agli interventi degli architetti Tiburzio Spannocchi e Camillo Camilliani divenne “fortezza” a tutti gli effetti (seppur venendo rinforzata con un bastione cinquecentesco, visto che gli attacchi dei saraceni si ripetevano con costanza cessando poi verso la fine del suddetto secolo. In seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693 la Torre Cabrera venne danneggiata gravemente in seguito alle scosse sismiche che ne fecero crollare buona parte della struttura. Dal 1700 in poi venne ricostruita in parte tenendo fede al progetto originario avendo le funzioni di “edificio amministrativo” di Pozzallo e del suo limitrofo porto fino alla costruzione del nuovo Municipio cittadino (intitolato in seguito al Servo di Dio Giorgio La Pira). Nel frattempo la Torre Cabrera è stata dichiarata “Monumento Nazionale” dallo stato italiano e, dopo alcuni interventi di restauro (avvenuti negli anni posteriori alla II guerra mondiale) è stata aperta al turismo, divenendo la principale attrazione turistica di tipo storico da parte dei turisti che soggiornano a Pozzallo.

La Torre Cabrera si presenta come un alto torrione molto simile ai “Dongioni” normanni  collocati in alcune città siciliane (di cui citiamo quelli di Motta Sant’Anastasia, Paternò e Adrano nella Provincia di Catania) il cui accesso principale, formato da un portico d’ingresso è collocato al termine di Via Tevere. Qui possiamo ammirare una breve cinta muraria (occupata da alcuni antichi edifici facenti parte dell’antico “Caricatore”) e sulla sinistra il bastione merlato a sezione trapezoidale che serviva per la difesa della torre (qui possiamo notare due grossi contrafforti che sostengono la torre). La torre vera e propria è a forma di parallelepipedo e presenta sulla sua parte superiore finestre a “trifora” composte da tre arcate trilobate in stile gotico – catalano collocate nei prospetti orientale (quello di accesso in cui ve ne è una), meridionale (in cui ve ne sono due) e occidentale della torre (in cui ve ne è una) oltre a piccole finestrelle che fungono da lucernari.



La Torre Cabrera fotografata dalla Zabbatana.


Il bastione della torre e l’adiacente passerella di legno posta presso l’area della Zabbatana.

L’interno della torre presenta varie stanze in cui vi erano gli alloggi della guarnigione, le prigioni della torre (con annessa “camera della morte” in cui i condannati venivano lasciati affogare dalle maree marine che entravano nella stanza tramite una canaletta), i magazzini e la residenza dei reggenti di Pozzallo composta da varie stanze raggiungibili da una scalinata. Le stanze principali della Torre Cabrera sono poste nella parte alta e si presentano con una volta a crociera in cui sono poste le formelle in bassorilievo che raffigurano lo stemma della famiglia Cabrera che raffigura un’ariete. Nelle pareti possiamo anche notare iscrizioni in alfabeto gotico che apparterrebbero ai costruttori della torre. All’interno di queste stanze si tengono anche eventi culturali e rassegne di vario tipo.

Tramite una scala a chiocciola raggiungiamo la sommità della torre da cui si gode un ottimo panorama della costa pozzallese, dato che la sua funzione originaria era proprio quella di avere un’ottima visibilità delle zone marine limitrofe all’antico “Caricatore” per scongiurare eventuali attacchi. Va detto infine che all’interno della torre è collocata un’ancora di fattura bizantina proveniente da un relitto della medesima epoca ritrovato presso il Pantano Longarini (tra i territori di Ispica e Pachino).

La Torre Cabrera è aperta ai visitatori dal Lunedì al Sabato di mattina dalle ore 09.30 alle 13.30 e di pomeriggio dalle ore 18.45 alle 21.30; l’ingresso è libero.

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