*Priolo Gargallo, Cava Sorciaro – Canniolo – Fontana Cassia e rovine varie (Catacomba di Contrada Talà – Rovine di Contrada Trazzerazza – San Giorgio – Chiusa Cavalli – Catacomba di Contrada Feu – Chiusa Cavalli – Fontana Cassia – Cava Canniolo e Rovine Rupestri – Rovine di Contrada Bondifè)

A nord di Priolo Gargallo è collocato un interessante sistema di cave iblee che si originano presso i Monti Climiti formato dalla Cava Sorciaro e dalla Cava Canniolo, che si uniscono fino a formare il Torrente Canniolo, che sfocia presso il Mare Ionio a sud della raffineria Isab Nord (ex Icam – Erg Med) in Contrada Carcarelli venendo oltrepassata dall’Autostrada Siracusa – Catania (Viadotti Canniolo I e II).

Le due cave (che delimitano il confine tra i territori di Priolo Gargallo e di Melilli lungo quasi tutto il corso del Torrente Canniolo) sono divise dallo sperone roccioso noto come “Chiusa dei Cavalli” posto in territorio melillese; a sud abbiamo la Cava Sorciaro, a nord la Cava Canniolo (il cui nome rimarrà tale fino al suo sbocco marino presso la Contrada Carcarelli). Questa interessante zona iblea tra Priolo e Melilli la si può raggiungere da Priolo andando in direzione “Cava Sorciaro” presso l’imbocco autostradale di Priolo Gargallo – Cava Sorciaro (in cui vi è collocata una base militare in cui l’ingresso è severamente vietato) o da Melilli dalla “Traversa Palombara” (posta sulla S.P. 95 Priolo – Melilli) oppure dalla S.P. 30 Melilli – Sortino (aree di Chiusa dei Cavalli – San Giorgio dalla Traversa San Giorgio).

La Cava Sorciaro è posta a sud del rilievo di Chiusa Cavalli e ospita per buona parte un sito militare la cui visita e il relativo ingresso nell’area limitrofa sono vietati. Questa zona è raggiungibile dalla Traversa Sorciaro – Talà posta dopo il ponte sull’autostrada nei pressi dell’imbocco autostradale di Priolo – Cava Sorciaro, andando ad ovest verso i rilievi montuosi. Da qui alla nostra destra vi sono due traverse che raggiungono il medio corso della cava. Dalla prima traversa alla nostra destra si apre un piccolo inghiottitoio che si immette nella cavità sotto l’autostrada che collega Siracusa a Catania in cui è collocata una piccola catacomba paleocristiana e altri piccolo ambienti ipogeici, mentre la seconda traversa (in località “Casa di Carlo”) costeggia vari terreni agricoli; entrambe conducono al tratto basso della cava, che cercheremo di risalire da qui (va detto che questa cava è ancora del tutto inesplorata).

Risalendo il corso del Torrente Sorciaro (che si presenta secco per gran parte dell’anno fatta eccezione per i periodi abbastanza piovosi) possiamo notare nelle pareti della cava numerosi ruderi rupestri facenti parte di insediamenti abitativi e sepolcrali che vanno da quelli più antichi di epoca neolitico – sicula a quelli paleocristiano – bizantini. Risalendo il corso del torrente passiamo sotto un ponte facente parte dell’area militare di Cava Sorciaro entriamo all’interno di un “diatrema” (cavità di origine vulcanica) che forma un’ansa del torrente avendo rispettivamente alla nostra sinistra il Monte San Nicola e alla nostra destra il Cozzo San Giorgio in territorio melillese, che un tempo erano collegati alla cava tramite la “Trazzerazza”, un sentiero che si inerpicava su questi costoni montuosi e che collegava il feudo di Casino Grande con l’area di Melilli (non si sa se questo sentiero sia ancora praticabile o no). Più avanti raggiungiamo alcune sorgenti che alimentano il Torrente Sorciaro poste in Contrada Santa Lucia. Quest’area è visitabile “dall’alto” e (relativamente) molto più facilmente da Melilli tramite la “Traversa San Giorgio” (posta presso la S.P. 30 Melilli – Sortino), da cui si possono raggiungere anche vari siti rupestri che si affacciano sia sulla Cava Sorciaro sia sulla limitrofa Cava Canniolo, oltre che andare presso l’altura nota come “Chiusa dei Cavalli” (vedi sezione di Melilli per saperne di più).

A sud della Cava Sorciaro, andando in direzione della base militare (dalla traversa citata in precedenza), ci dirigiamo ancora verso sud sul versante nord della limitrofa Cava Scrivilleri presso un piccolo diatrema collocato presso l’area nota come “Feu – Luppinaro” in cui nelle vicinanze è posta una piccola catacomba paleocristiana non del tutto conosciuta avente una decina di loculi interni e altri siti rupestri posti nelle vicinanze.

A nord della Cava Sorciaro, divisa da essa dalla Chiusa dei Cavalli, è posta la Cava Canniolo, che si origina a sud di Melilli in Contrada Cozzo Carmine (sempre posta nell’area di San Giorgio) che lambisce la zona ad est di Melilli congiungendosi poi in territorio priolese con la Cava Sorciaro; in questa cava scorre il Torrente Canniolo che è alimentato da varie sorgenti sotterranee di cui va citata quella nota come “Fontana Cassia” posta prima della confluenza tra i torrenti Canniolo e Sorciaro. Qui vi sono anche i ruderi di un antico acquedotto di epoca romana (di cui resta solo qualche basamento). In questa cava sono presenti numerosi siti rupestri di varie epoche di cui quello più interessante è rappresentato da una necropoli di epoca neolitica posta in territorio melillese (raggiungibile dall’area di “San Giorgio) nonché altri siti sempre di tipo rupestre sparsi lungo il corso della cava di cui va citata la presenza di un sito di epoca bizantina posto presso l’area di Palombara (tra i territori di Priolo e Melilli) visibile dalla S.P. 95.

Ad est del viadotto dell’Autostrada Siracusa – Catania la cava entra presso la Contrada Bondifè (grossa contrada posta tra i territori di Melilli e Priolo ormai occupata da insediamenti industriali nonché da serbatoi di idrocarburi) entrando nel suo corso basso (raggiungibile da varie traverse poste a nord di Priolo Gargallo assumendo proprio il nome di “Cava Bondifè”. In questo tratto di cava sono presenti vari ingrottamenti (molto probabilmente insediamenti rurali utilizzati come ovili fortificati) e siti sepolcrali di epoca bizantina (piccole catacombe) nonché tracce di terrazzamenti agricoli.

Il torrente scende sempre più verso il Mare Ionio imbrigliato da assi di cemento per fortificarne il corso essendo così oltrepassato dalle S.P. 95 Priolo – Melilli e S.P. 114 Priolo – Augusta costeggiando gli insediamenti industriali dell’Isab Nord e sfociando immediatamente a sud di questi ultimi impianti petrolchimici nell’area nota come “Carcarella” (o “Carcarelli”) dove in passato vi avevano sede industrie artigiane soppiantate proprio dalle limitrofe raffinerie di cui l’ultimo tratto del Torrente Canniolo funge da canale di scarico.

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