*Priolo Gargallo, Monte San Nicola, masserie e rovine rupestri (Area iblea Monte San Nicola e rovine rupestri – Masserie Cisterna Nuova, San Nicola – Pozzo dei Monti Climiti, Tenuta Nuova, Adorno – “Trazzerazza”)

Nel tratto sudoccidentale dei Monti Climiti facente parte del territorio comunale di Priolo Gargallo è posta l’altura di Monte San Nicola, chiamato così molto probabilmente per la presenza di un luogo di culto (rupestre?) consacrato a questo “Santo”. E’ raggiungibile dalla S.P. 76 Floridia – Priolo seguendo le indicazioni per la masseria nota come “Casino Grande” o andando in direzione della “Masseria Italia” e da qui seguire la strada che sorge attorno al bacino superiore della centrale elettrica dell’Anapo proseguendo fino ad un sentiero posto esattamente a nord della grande vasca che ci conduce presso il Casino Grande dei Monti Climiti; oppure sempre dalla S.P. 76 proseguiamo dritto fino ad una traversa in cui è posta l’indicazione per l’Azienda Agricola Barbagallo, dopo aver chiesto indicazioni per arrivare al Casino Grande dei Monti Climiti bisogna possibile seguire un vari sentieri posti a nord (area ad est del rilievo) e a ovest (area sommitale del rilievo) dell’azienda che ci conduce presso la masseria feudale. In entrambi i casi bisogna seguire il sentiero a nord del Casino Grande che costeggia il tratto iniziale della Cava Cuba, da cui si origina la “Cava Mostrigiano” (per saperne di più vedi link posto nella pagina precedente).

Il Monte San Nicola è collocato tra le Cave Mostrigiano a sud e Canniolo – Sorciaro a nord ponendosi al confine con i territori di Sortino e Melilli e rappresenta la seconda più alta vetta dei Monti Climiti dopo il Monte Cannizzoli (quest’ultimo posto tra i territori di Melilli – Villasmundo e Sortino). Non è un vero e proprio rilievo montuoso ma bensì un altopiano di tipo ibleo occupato da vari crepacci che formano brevi cavità che confluiscono nelle cave citate prima in cui sono collocate rovine rupestri di cui va citata la presenza di una vasta necropoli di epoca bizantina caratterizzata da grotte sepolcrali poste nell’area iniziale della Cava Cuba e nel versante settentrionale del rilievo che si può ammirare dal Casino Grande dei Monti Climiti (queste aree sono raggiungibili sempre dal sentiero posto a nord della tenuta feudale). Vi sono inoltre resti rupestri molto più antichi (insediamenti rupestri abitativi o sepolcrali di epoca neolitico – sicula).

Il Monte San Nicola non possiede soltanto rovine rupestri ma anche interessanti masserie feudali facenti sempre parte del vasto Feudo di Casino Grande essendo classificate come “masserie minori” che, come quelle collocate presso l’area di Castelluccio, riuscivano a coprire l’intera area feudale (che comprendeva buona parte dei Monti Climiti facenti parte del territorio comunale di Priolo Gargallo) tenendo come riferimento la principale tenuta feudale, a cui esse erano collegate tramite vari sentieri di campagna (“Trazzere”) di cui la principale è quella posta ad ovest dell’Azienda Agricola Barbagallo (raggiungibile anche dalla S.P. 76 dalla seconda traversa dopo quella che conduce all’azienda agricola; va detto che è chiusa da un cancello ricadendo all’interno di una proprietà privata; se si ha la possibilità di entrare da qui, va detto che bisogna comunque seguire il sentiero verso nord, mentre la traversa alla nostra destra conduce all’azienda Barbagallo) che conduce alla scala montuosa nota come “Trazzerazza” di cui parleremo dopo e che mette in collegamento tutte questi caseggiati di campagna. Le principali sono le Masserie Cisterna Nuova, San Nicola – Pozzo dei Monti Climiti, Tenuta Nuova e Adorno (poste rispettivamente da sud a nord).

La Masseria Cisterna Nuova è posta all’inizio della lunga strada di campagna che conduce alla “Trazzerazza” presentandosi come un piccolo caseggiato di pietra in cui possiamo ammirare una cisterna idrica sotterranea in pietra.

Seguendo il sentiero, alla nostra destra possiamo ammirare la grande Masseria San Nicola detta anche “Pozzo dei Monti Climiti” per la presenza di una sorgente sotterranea (molto probabilmente correlata a quelle del Torrente Mostrigiano poste sulla sovrastante Cava Cuba) posta a nord dell’insediamento rurale. Si presenta come un grosso caseggiato (comprendente stalle e magazzini) ormai in rovina in cui possiamo ammirare resti di terrazzamenti sulla sottostante cava ma anche i resti di una fonderia.

Proseguendo sempre verso nord troviamo immediatamente alla nostra sinistra la Masseria Tenuta Nuova, chiamata così perché molto probabilmente è quella di più “recente” costruzione rispetto alle altre della zona. Si presenta sempre come un ampio caseggiato provvisto di stalle e magazzini.

Proseguendo verso nord troviamo un bivio, andando dritto si va verso la “Trazzerazza”, mentre andando a destra raggiungiamo la Masseria Adorno (divenuta poi di proprietà dell’omonima famiglia) che è posta sul versante nord del Monte San Nicola affacciandosi sulla Cava Sorciaro. Di questa masseria ormai in rovina resta sono parte della residenza e delle stalle – magazzini. Qui possiamo ammirare degli ambienti rupestri (ipogei bizantini?) utilizzati come ovili fortificati.

Tornando al bivio sopracitato possiamo andare dritto seguendo una stretta strada carraia che conduce ad una cosiddetta “Scala” dei Monti Climiti, nota appunto come “Trazzerazza”, che metteva in collegamento il Feudo di Casino Grande all’area di Melilli oltrepassando l’area interna della Cava Sorciaro (collocata prima della sua confluenza con la Cava Canniolo) posta nell’area che funge da confine tra i territori comunali di Priolo e Melilli. La “Trazzerazza” si presenta come un ampio sentiero delimitato da muri a secco che a sud scende dolcemente verso il fondo della Cava Sorciaro divenendo più stretto ed angusto in prossimità delle pareti rocciose della cava, scendendo man mano anche grazie all’ausilio di “scale” scavate nella roccia. Raggiunto il fondo della Cava Sorciaro la scala risale il rilievo montuoso posto in territorio melillese raggiungendo le alture della Contrada San Giorgio tramite una sinuosa scala scavata nella roccia. Il sentiero non è praticato da parecchio tempo e non si sa quasi niente del suo attuale stato di conservazione (se vi sono tratti che sono interrotti da frane oppure no) in ogni caso va seguita molta prudenza se si ha l’intenzione di praticarlo.

Va detto infine che dalla sommità del Monte San Nicola possiamo ammirare un ottimo panorama della costa a nord di Siracusa comprendente il Golfo di Augusta e il litorale di Priolo Gargallo (comprendente anche la Penisola Magnisi) arrivando a scorgere anche il Golfo di Catania (su cui si affaccia l’omonima città) e l’entroterra attorno al capoluogo etneo, con l’Etna sullo sfondo e, in caso di cielo abbastanza sereno, arrivare anche a scorgere buona parte della costa a nord di Catania e in lontananza anche parte delle coste meridionali della Calabria.

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