*Priolo Gargallo, Necropoli Paleocristiana di Contrada Manomozza

Priolo Gargallo

*Necropoli Paleocristiana di Contrada Manomozza

Nei pressi della S.P. 25 Priolo – Floridia ad ovest di Priolo si entra presso la Contrada Manomozza in cui vi sono i resti di interessanti catacombe rupestri di epoca paleocristiana tra le più interessanti della Sicilia orientale. L’area è stata antropizzata ed è affisso anche un cartello indicante l’omonimo sito archeologico che è racchiuso da un cancello ma che è possibile visitare contattando l’associazione culturale priolese Koine che organizza escursioni nelle aree limitrofe a Priolo Gargallo (pagina facebook). Le catacombe di Manomozza si dividono in tre siti noti come “Manomozza I, II e III”.

L’ingresso alle catacombe principali note come “Manomozza I” (delimitato da arcate di cemento) è a sua volta chiuso da un cancello mentre delle grate di ferro chiudono i pozzi – lucernai che convogliano l’aria e la luce del sole all’interno del sito funerario.

Queste catacombe di epoca paleocristiana sono le più vaste dopo quelle di Siracusa e della Larderia poste presso Modica (e le seconde sempre dopo quelle della Larderia ad esser posizionate al di fuori di un centro abitato in Sicilia sudorientale) e che per certi versi si presentano appunto molto simili a quelle poste all’interno della città aretusea. Esse sono state studiate da vari archeologi tra cui vanno citati Paolo Orso e Luigi Bernabò Brea (ma va citata anche l’azione di studio intrapresa da studiosi locali dei quali citiamo Santi Luigi Agnello).

L’esterno delle catacombe è delimitato da una grotta che funge da ingresso al sito scavato nel sottosuolo della Contrada Manomozza (prospiciente a quello che era parte del villaggio di Trogylos che era formato da vari insediamenti di cui uno posto proprio presso l’area del vicino Villaggio Sincat). L’interno presenta due corridoi che conducono alle due ali della catacomba che complessivamente presenta circa 76 loculi sepolcrali a cui si aggiungono anche tombe a fossa, sarcofagi rupestri e tombe a baldacchino. L’ala sinistra comprende vari loculi nella parete di forma rettangolare o ad arcosolio mentre l’ala destra comprende sempre loculi sulla parete ma anche due grandi cameroni al centro del quale sono poste tombe a baldacchino di tipo rupestre. Nella camera più grande (posta alla nostra destra) vi sono due grossi sepolcri a baldacchino che precedono un vestibolo (formato da un’accesso affiancato da due finestrelle) che conduce all’interno di una stanza sepolcrale che molto probabilmente rimase incompiuta e doveva formare un’ulteriore ala di questo interessante complesso catacombale.

Il sito di “Manomozza II” è posto poco più a sud del principale sito di Manomozza I affacciandosi sul versante nord della limitrofa Cava Castellaccio. Si tratta di una grotta al cui interno sono collocati 15 loculi sepolcrali di cui tombe a nicchia o ad arcosolio, a fossa e soprattutto la tomba a baldacchino centrale comprendente 3 loculi sepolcrali. Questa catacomba divenne poi un ovile rupestre e oggi è del tutto lasciata all’incuria.

Il sito di “Manomozza III” è posto più a nord (molto probabilmente è stato interrato in seguito all’espansione edilizia di Priolo Gargallo) e dovrebbe essere localizzato nell’area meridionale del quartiere San Focà (area del palazzetto dello sport?). Si trattava di una catacomba raggiungibile da un cunicolo con 12 loculi sepolcrali formati da tombe a nicchia e a fossa. La presenza del sito è documentata dall’archeologo Paolo Orsi.

Torna indietro