Priolo Gargallo, Torre dei Fico

Dalla S.P. 114 andiamo in direzione della Stazione Ferroviaria di Priolo seguendo poi la strada che conduce alla Penisola Magnisi che costeggia il tratto finale del Torrente Canniolo. Alla nostra destra all’interno di un deposito di idrocarburi della Polimeri Europa (collocato presso un pontile di attracco per le petroliere) vi è una lunga traversa che conduce al terreno in cui è posta la cosiddetta Torre del Fico, nella zona nota come “Contrada Carcarelli” o anche “Fondo Fico”. Per poterla visitare bisogna chiedere il permesso al personale della Polimeri Europa. Il sito lo si può ammirare anche dall’esterno dalla piccola litoranea che conduce all’ingresso della Penisola Magnisi (e quindi anche al litorale di Marina di Priolo).

La cosiddetta Torre del Fico posta a poca distanza dal litorale di Priolo Gargallo.

Essa è un’antica torre di avvistamento cinquecentesca utilizzata per avvistare le flotte di pirati saraceni e se possibile contrastarli. Dopo il 1600 essa non servì più da torre di avvistamento venne utilizzata come “masseria fortificata” per conto del Feudo Romeo – Magnisi (passando poi alla famiglia Gargallo) provvista di una sontuosa casa di abitazione, nonché di stalle, magazzini e di un attrezzato palmento per la fabbricazione del vino. Nel retro della Torre del Fico è collocata di una piccola Cappella (formata da un edificio sul cui accesso è posta una nicchia) all’interno della quale è possibile ancora ammirare l’immagine dipinta della “Madonna del Fico”. Oggigiorno la Torre è abbandonata a se stessa e per visitarla occorre come detto prima il permesso dei responsabili della Polimeri Europa.

La Torre del Fico era chiamata così perché qui vi erano numerosi alberi del medesimo frutto di cui il più grosso di questi si diceva che era originato in seguito ad una leggenda locale di epoca greca (quella della ninfa Sicheia che per sfuggire all’amore morboso del Dio Dioniso, si fece trasformare in albero di fico per volere della Dea Artemide, anche se verosimilmente questa era un’area agricola in cui erano posti vari frutteti) si presenta come un grande parallelepipedo in cui vi sono alcune finestre, orlato da una merlatura (settecentesca) che delimita il terrazzo (che era il punto in cui veniva osservato il mare); sotto di essa vi è un ampio cortile attorno al quale sono posti i due edifici che fungevano da stalle – magazzino e sul retro la Cappella consacrata alla “Madonna del Fico” in cui è posta ancora un’immagine raffigurante la suddetta “Madonna” (mentre l’originale è collocato presso il Municipio di Priolo).

Va detto infine che nei pressi della Torre del Fico sono state rinvenute delle rovine di epoca romana, riconducibili ad una Villa di epoca imperiale; tra i reperti vi è stato trovato il basamento di una grande statua, forse di un Dio venerato allora.