Prodotti tipici del Siracusano, i “Larunchi” di Lentini

Cenni generali sui “Larunchi” di Lentini

Una specialità “di nicchia” del siracusano sono le rane, o “Larunchi”, apprezzate nell’area del lentinese.

Le Rane sono degli Anfibi che popolano un po’ tutti i corsi d’acqua dolce della Provincia di Siracusa. Però a Lentini esse sono molto apprezzate e consumate soprattutto nel periodo pasquale. I lentinesi le chiamano “Larunchi” e le cucinano in umido con pomodoro, cipolla, aglio e un filo d’olio d’oliva.

L’usanza di mangiare le rane proviene però dalla vicina Provincia di Catania (in particolare dalla zona a sud ovest dell’Etna dalle aree di Paternò e Motta Sant’Anastasia). Le rane, chiamate anche “Larunchi”, erano considerate “il pollo dei poveri” poiché le cosce degli anfibi (pulite e spellate) erano simili a quelle del pollo ed erano (e sono tuttora) una ricca fonte di proteine come la carne vera e propria, ma molto più magre e ricche di sali minerali.

Le rane a Lentini possono essere facilmente reperite presso i mercatini o presso alcune macellerie o nelle pescherie che indicano il cartello “Rane – Larunchi”. La ricetta tipica prevede la preparazione delle rane (pulite, sventrate e private della testa) in umido con pomodoro, aglio e cipolla soffritti e accompagnate dal tipico Pane di Lentini. Altre ricette prevedono le rane in brodo o al sugo con pasta o riso, arrostite, pastellate e fritte.

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