*Roccazzo, Area di Piano Di Mola – Cifali (Aeroporto “Pio La Torre” e rovine greco – romane)

Roccazzo

*Area di Piano Di Mola – Cifali
(Aeroporto “Pio La Torre” e rovine greco – romane)

Il tratto meridionale della S.P. 5 Vittoria – Cannamellito – Pantaleo posto in territorio chiaramontano (e raggiungibile da Roccazzo andando verso sud) costeggia l’area settentrionale dell’Aeroporto “Pio La Torre” di Comiso, situato nell’ex base NATO, nota per la presenza dei tristemente noti “Missili di Comiso”, ossia testate nucleari a lungo raggio (vedi sezione di Comiso per saperne di più). Comunque sia la base è stata in parte riconvertita ad aeroporto civile intitolato al politico Pio La Torre ucciso dalla mafia nel 1982.

L’estremo tratto dell’aeroporto si trova in territorio chiaramontano presso l’area nota come “Piano di Mola”, in cui è posta parte della pista dello scalo. In questa zona, oltre a vari caseggiati appartenenti un tempo alla famiglia Morso (erede dei Conti Naselli di Comiso) vi è incanalato il tratto del Torrente Coffa (corso d’acqua ormai secco che nasce a sud di Chiaramonte Gulfi) che, dopo aver solcato gran parte delle contrade meridionali del territorio chiaramontano, si immette presso il Torrente Volpe (affluente del Fiume Ippari presso l’area di “Grotte Alte” posta ad est di Vittoria) presso l’area nota come “Borgo Orchidea” situata tra i territori di Comiso e Vittoria.

In quest’area sono stati rinvenuti vari ruderi di epoca greca riconducibili ad un sito abitativo – funerario rinvenuto nella vicina Contrada Serra Carcara (collocata sempre tra i territori comunali di Comiso e Vittoria) comprendente una necropoli formata da tombe a fossa.

Anche nell’area a nord dell’aeroporto comisano, tra le Contrade Piano di Mola e Cifali, (rispettivamente a nordovest e a nordest dell’aeroporto) sono stati rinvenuti vari ruderi sempre di epoca greca oltre ai resti di un insediamento di tipo rurale classificato come “Villa Romana” con ipogei riconducibili alla presenza di un impianto termale risalente al II secolo d.C. (101 – 200 d.C.). Attualmente l’area è sotto vincolo archeologico. 

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