Rosolini, Asse viario di Via Nazionale – Viale Paolo Orsi

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Rosolini

Asse viario di Via Nazionale – Viale Paolo Orsi
(Tratto urbano delle SS 115 “Rosolini – Noto” e “Rosolini – Ispica” – Ex Mattatoio – Campo Sportivo “Salvatore Consales” – Edifici Rurali)

Ad est di Rosolini è posto l’asse viario solcato dalla “Via Nazionale” e dal Viale Paolo Orsi, che rispettivamente comprendono il tratto urbano della SS 115 “Rosolini – Noto” e “Rosolini – Ispica”.

La Via Nazionale è posta a nord di Rosolini tra le Contrade Vignale (che a sua volta si divide in “Vignale Lungo” e “Vignale dei Peri”, località poste rispettivamente ad ovest e ad est della SS 115 per Noto), Incallebba e Granati Nuovi, e le limitrofe aree di Coda Lupo e Zacchita (poste in territorio comunale di Noto ma limitrofe alla città rosolinese), lambendo l’estrema periferia nord di Rosolini.

Presso questa strada vi sono gli imbocchi dell’asse viario settentrionale di Rosolini formato da Via Cavaliere Domenico Marina, Viale della Libertà e Viale della Pace, e della S.P. 11 “Coda Lupo” che si collega alla S.P. 19 “Noto – Pachino” dopo aver oltrepassato buona parte della “Piana di Noto”.

Questa strada scavalca i Torrenti Granati (Cava Lazzaro) e Scalarangio (Cava Candelaro), la cui confluenza forma il Vallone Stafenna, noto per la presenza di interessanti siti rupestri.

A sud della rotatoria tra Via Nazionale e Via Eloro, inizia il Viale Paolo Orsi, ossia il tratto urbano della SS 115 “Rosolini – Ispica”.

Essa è una importante strada di transito che va a lambire l’area orientale del centro urbano rosolinese, corrispondente all’area feudale da cui si è man mano sviluppato l’odierna cittadina a cui appartengono anche vari siti rupestri posti a poca distanza.

Il tratto settentrionale di questa strada corrisponde alla rotatoria posta tra la SS 115 per Noto e l’imbocco della Via Eloro, in cui è posta una statua del “Sacro Cuore di Gesù”.

Il tratto centrale del Viale Paolo Orsi (collegato al centro storico dalle Vie Bellini e Immacolata), reca al centro un’altra grande rotatoria corrispondente al moderno viadotto noto come “Cavalcaferrovia”, chiamato così poiché esso scavalca la linea ferroviaria “Siracusa – Ragusa – Gela – Canicattì – Caltanissetta Xirbi” (in precedenza vi era un passaggio a livello), collegandosi con la S.P. “Rosolini – Pachino” e allo svincolo autostradale della A 18 “Siracusa – Gela”.

Poco più a nord del “Cavalcaferrovia” troviamo l’ex Mattatoio di Rosolini (ora sede di un canile), sorto nei pressi dello sbocco del cosiddetto “Cavittuni”, in cui erano (e sono tuttora) convogliate le acque dell’acquedotto sotterraneo di Rosolini alimentate dalla “Sorgente Cansisina” di Cava Lazzaro, che a sua volta sono convogliate verso il canale noto come “Saia Randeci” che, dopo aver solcato buona parte della Piana di Noto, si immette nel Fiume Tellaro a sud delle rovine della città greca di Eloro.

A sud del “Cavalcaferrovia” troviamo la “Stazione Ferroviaria di Rosolini” e il moderno campo sportivo da calcio “Salvatore Consales” in cui si tengono varie manifestazioni sportive.

Poco più a sud è posto l’imbocco di Via Ronchi, strada che attraversa le aree di verde pubblico della Villa Comunale di Rosolini e del “Parco Papa Giovanni Paolo II”, conducendo all’interno del centro storico rosolinese.

Va detto inoltre che lungo la Via Nazionale troviamo tre grandi edifici di tipo rurale.

Di essi, due sono stati riqualificati e adibiti rispettivamente a mobilificio (contraddistinto da una serie di “padiglioni” a tetto spiovente, aventi aperture arcuate) posto poco più a sud del “Cavalcaferrovia”, mentre presso l’imbocco di Via Ronchi ve ne è uno divenuto sede di un istituto di credito composto da accessi e finestre arcuate.

Un terzo magazzino posto poco più a sud formato da quattro padiglioni a copertura spiovente, aventi accessi e finestre arcuate, è abbandonato e necessita di interventi di riqualificazione.

Il tratto meridionale di Via Nazionale, corrispondente all’imbocco dell’estremo tratto sud del Corso Savoia (una delle principali strade della città rosolinese, conducente anch’essa al centro storico cittadino) si immette sulla SS 115 per Ispica scavalcando le Cave Ristallo e Scardina.

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