Rosolini, Festa di San Luigi Gonzaga

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Rosolini

Festa di San Luigi Gonzaga

La festa in onore di “San Luigi Gonzaga”, celebrata la prima Domenica di Agosto di ogni anno, è la più importante e fastosa della città di Rosolini, in quanto è consacrata al suo principale “Santo Patrono” venerato dalla popolazione sin dal 1754.

Questa allegra festività richiama molta gente dai limitrofi centri abitati oltre ad un buon numero di turisti, che vanno ad aggiungersi ai numerosi rosolinesi che scendono per le ferie nella loro città.

La festività di “San Luigi Gonzaga” è anche considerata come uno dei principali eventi estivi della città di Rosolini essendo caratterizzata dalla presenza di eventi ricreativi quali spettacoli musicali, sagre di prodotti tipici locali e fuochi pirotecnici.

Essi vanno a completare il ricco programma religioso della “Festa Esterna” consacrata al “Patrono di Rosolini”, comprendente le visite al simulacro e alla reliquia appartenente al “Santo Mantovano” (per la precisione la sua mandibola) venerati all’interno della Chiesa Madre di Rosolini, e la Processione della statua di “San Luigi” per le vie della cittadina.

Le celebrazioni rosolinesi in onore di “San Luigi Gonzaga” comprendono anche la “Festa Liturgica” del 21 Giugno, che va a precedere la sopracitata “Festa Esterna”.

Storia di “San Luigi Gonzaga”

Luigi Gonzaga nacque a Castiglione delle Stiviere (Mantova) il 19 Marzo del 1568.

Egli era il figlio primogenito del Marchese cittadino Ferrante Gonzaga e della Contessa Maria Tana di Santena, essendo di fatto primo erede al titolo paterno.

Il 20 Aprile 1568, Luigi Gonzaga venne battezzato.

Il giovane Luigi, sin dalla prima infanzia venne indirizzato alla carriera militare, ma all’età di sette anni si avvicinò improvvisamente alla religione cristiana in quella che venne considerata dallo stesso come la sua “Conversione dal mondo a Dio”.

In seguito ad una epidemia scoppiata a Castiglione delle Stiviere, nel 1576 Luigi Gonzaga venne inviato assieme al fratello Rodolfo a Firenze presso il Duca Francesco I De’ Medici.

Durante la sua permanenza a Firenze il giovane Luigi (che all’epoca aveva all’incirca otto anni) si consacrò alla “Madonna” facendo voto di verginità presso la Basilica della Santissima Annunziata.

Nel 1579 ritornò presso Mantova, dove rinunciò ai suoi titoli nobiliari a favore del fratello Rodolfo facendo presagire la sua decisione di prediligere lo studio teologico alle “arti guerrafondaie” e alla nobiltà in generale, provocando il rammarico del padre.

Il 22 Luglio 1580 prese la prima Comunione dal futuro “San Carlo Borromeo”.

Nel 1581 il marchese Ferrante Gonzaga che era al servizio dell’allora re di Spagna Filippo II D’Asburgo, andò a Madrid  e portò con se il giovane Luigi che venne indirizzato a svolgere la funzione di “Paggio d’Onore” del principe Diego Felice D’Asburgo.

In questo periodo durato due anni in cui Luigi studiò varie discipline scientifiche e culturali, il desiderio di prendere i voti maturò, malgrado i desideri del padre che provò ad introdurre il figlio in diverse corti nobiliari per farlo desistere.

Il 15 Luglio 1583, di fronte ad un’immagine raffigurante la “Madonna del Buon Consiglio”, il giovane Luigi ebbe la definitiva “consacrazione”, prendendo la decisione di farsi frate gesuita.

Il 25 Novembre 1585, a 17 anni Luigi Gonzaga entrò nei novizi dell’ordine dei Gesuiti a Roma, cominciando a studiare per prendere gli “ordini minori” nel 1588.

Nel 1589 ritorna a Castiglione delle Stiviere richiamato dalla madre e dalla duchessa di Mantova Eleonora D’Asburgo per mediare la contesa riguardante la successione del Marchesato di Solferino a cui parteciparono il fratello Rodolfo Gonzaga, lo zio Alfonso Gonzaga Marchese di Castel Goffredo e Vincenzo I Gonzaga Duca di Mantova.

La contesa venne risolta nel 1590 e Luigi andò a Milano per completare gli studi in attesa di essere richiamato a Roma.

In quel medesimo anno scoppiò una tremenda pestilenza che colpì tutta l’Europa, Italia compresa.

Luigi Gonzaga spontaneamente si mise ad occuparsi degli appestati di Roma e, vedendo un moribondo per strada non esitò a caricarselo sulle spalle per portarlo nel più vicino Ospedale in modo che fosse curato; ciò avvenne il 3 Marzo del 1591.

Stando a contatto con gli appestati a cui dava aiuto, Luigi si ammalò anch’egli di peste e morì a soli 23 anni il 21 Giugno 1591.

Dopo la sua morte, si aprì il processo di beatificazione che si concluse il 19 Ottobre 1605 quando Papa Paolo V lo proclamò “Beato”.

Luigi Gonzaga venne proclamato “Santo” da Papa Benedetto XIII il 31 Dicembre 1726.

Il corpo di “San Luigi Gonzaga” riposa a Roma nella Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio, mentre il suo cranio è conservato nel Duomo di Castiglione delle Stiviere (MN) consacrato proprio al giovane “Santo Mantovano”.

La mandibola di “San Luigi Gonzaga”, posta all’interno di un artistico reliquiario, dal 2004 è posta all’interno della Chiesa Madre di San Giuseppe di Rosolini.

“San Luigi Gonzaga” è raffigurato nella Dottrina Cristiana come il “Martire della Carità” in quanto morì per aiutare gli appestati contraendo la medesima malattia; inoltre viene venerato come “Protettore dei giovani e degli studenti” proprio per l’età giovane in cui si consacrò a “Dio” e per la sua predisposizione allo studio in generale.

Le origini del culto rosolinese a “San Luigi Gonzaga”

Il culto rosolinese a “San Luigi Gonzaga” è uno dei più enigmatici della Sicilia, su cui ancora oggi si fanno varie supposizioni ed è ancora oggetto di analisi da parte di vari studiosi e storici locali (tra loro va citato il rosolinese Salvatore Spadaro).

“San Luigi Gonzaga” non godeva di una particolare venerazione in Sicilia, anche se in alcune chiese nell’area del Val di Noto possiamo trovare delle immagini o delle statue che lo raffigurano (tra cui i simulacri venerati all’interno della Chiesa di San Carlo Borromeo a Noto, o della Chiesa Madre di San Nicolò di Avola).

Comunque sia, il 25 Gennaio 1754 venne proclamato “Patrono” della cittadina rosolinese (fondata a sua volta il 3 Agosto 1712) dall’allora Arcivescovo di Siracusa Monsignor Francesco Testa.

La proclamazione del “Santo Mantovano” a “Patrono” di Rosolini avvenne un po’ a “sorpresa”, quasi a discapito della “Madonna Immacolata” venerata presso la non più esistente Chiesa adiacente al Castello Platamone (residenza dei Principi Platamone – Moncada, i feudatari dell’odierna città rosolinese) o della “Croce Santa” rinvenuta presso la Cava Grande di Rosolini nella presunta data dal 3 Maggio 1533 (culto riconducibile volendo all’Esaltazione della Croce), o infine di “San Giuseppe” (a cui è stata intitolata l’odierna “Chiesa Madre”).

I motivi per cui venne scelto un “Santo” che con Rosolini non aveva niente a che vedere sarebbero riconducibili proprio ai legami tra i Principi Platamone – Moncada e l’ordine dei Frati Gesuiti, a cui il “Santo Mantovano” apparteneva.

Va comunque detto che una comunità di Frati Gesuiti era presente in territorio rosolinese dato che dimorava all’interno di un piccolo edificio monastico posto presso il borgo feudale di Cozzo Cisterna, in cui rimasero dal secolo 1600 fino al 1767.

Il culto a “San Luigi Gonzaga” potrebbe derivare dalle opere di predicazione dei Gesuiti effettuate in territorio rosolinese?.

Un’altra supposizione sempre legata all’ordine gesuitico è dovuta alla presenza di un bassorilievo raffigurante la “Madonna del Buon Consiglio” posto nell’ex area feudale di Rosolini tra le Vie Paternò e Consiglio.

Proprio davanti ad un’immagine di questa “Madonna”, il futuro “San Luigi Gonzaga” prese la decisione di farsi frate gesuita consacrando di fatto la sua vita, in modo da esser poi proclamato “Santo” in base al suo operato.

Dal culto alla “Madonna del Buon Consiglio” dovrebbe derivare anche quello alla prima Patrona cittadina, “Santa Maria Immacolata”, che come sappiamo è stata sostituita dal “Santo Mantovano” che assunse di fatto il ruolo di attuale “Patrono” cittadino.

Comunque sia, la proclamazione di “San Luigi Gonzaga” è stata accolta di buon grado dai rosolinesi, che venerano con molto fervore il “Martire della Carità”.

E va comunque detto che in omaggio al “Santo Patrono”, il nome “Luigi” è molto diffuso sin dal 1700 all’interno del centro abitato rosolinese.

Visto il crescente culto, a Rosolini è stata ovviamente istituita la solenne “festa” che prima veniva celebrata il 21 Giugno nella data in cui ricorre la memoria liturgica commemorante la morte del “Santo Mantovano”; la festività è stata poi spostata attualmente alla prima Domenica di Agosto.

La venerazione dei rosolinesi verso “San Luigi Gonzaga” è andata ad aumentare facendo di Rosolini il più importante polo devozionale siciliano verso il “Martire della Carità” (escludendo festività minori a carattere parrocchiale), tanto da meritarsi nel 2004 la preziosa reliquia della mandibola del giovane “Santo”.

E in seguito a tutto ciò, la festa “esterna” consacrata a “San Luigi Gonzaga” è divenuta infatti una delle più importanti feste patronali della Provincia di Siracusa.

Per ultieriori approfondimenti sul culto rosolinese a “San Luigi Gonzaga” cliccate qui.

La solennità liturgica consacrata a “San Luigi Gonzaga”

Il Triduo di Preparazione e la Festa Liturgica di “San Luigi Gonzaga” (21 Giugno)

Il 21 Giugno di ogni anno presso la Chiesa Madre di Rosolini si tiene la solennità liturgica in onore di “San Luigi Gonzaga” celebrata in concomitanza con la data in cui si commemora la sua morte.

 I riti ecclesiastici iniziano con un piccolo Triduo di Preparazione ricadente nei giorni 18, 19 e 20 Giugno che prevede solenni Messe in Chiesa Madre alle ore 07.30 e 19.00 circa.

Di sera si tengono Adorazioni Eucaristiche e eventi ricreativi (se in programma).

Il 21 Giugno, giorno in cui ricorre la sopracitata memoria liturgica in onore di “San Luigi Gonzaga”, vengono celebrate solenni Messe alle ore 07.30 e 19.00 in Chiesa Madre, seguite da un buon numero di fedeli.

Alla fine della funzione verrà impartita la benedizione collettiva col reliquiario contenente la mandibola di “San Luigi Gonzaga”.

Alle ore 20.00,la solennità liturgica in onore del “Santo Mantovano” si conclude con lo svolgimento di eventi di vario tipo (che variano a seconda del programma parrocchiale). 

I festeggiamenti esterni in onore di “San Luigi Gonzaga”

L’inizio dei riti sacri e il “Triduo di Preparazione” alla festa (prima settimana di Agosto)

All’inizio della prima settimana di Agosto (che a seconda del calendario annuale può prevedere anche l’ultimo fine settimana di Luglio) iniziano le celebrazioni che vanno a precedere l’inizio dei festeggiamenti esterni in onore di “San Luigi Gonzaga”.

In questi giorni il simulacro del “Santo Mantovano” viene esposto alla venerazione dei devoti, e nel frattempo la cittadina rosolinese viene addobbata a festa con artistiche luminarie.

Il primo fine settimana di Agosto coincide col “Triduo di Preparazione” comprendente i tre giorni (Giovedì, Venerdì e Sabato di Vigilia) che vanno a precedere la Domenica in cui si svolgeranno i festeggiamenti in onore del “Santo Patrono” di Rosolini.

In questi tre giorni, presso la Chiesa Madre di Rosolini vengono celebrate solenni Messe alle ore 07.30 del mattino e alle 19.30 di sera che prevedono la partecipazione di molti devoti che rendono omaggio al Simulacro del “Patrono di Rosolini”.

Per tutti i giorni della settimana, specialmente nei giorni del Triduo che durano fino al Sabato, in città vengono organizzati vari spettacoli musicali e manifestazioni sportive e teatrali che iniziano alle ore 21.00 / 21.30 circa.

Durante il Sabato di Vigilia vengono montate anche le bancarelle che vanno a formare il tradizionale mercatino della festa, e nel frattempo le luminarie artistiche sono del tutto accese.

I rosolinesi aspettano quindi l’imminente inizio dei festeggiamenti.

La Festa Esterna in onore di “San Luigi Gonzaga”

La Processione del simulacro di “San Luigi” per le vie di Rosolini (prima Domenica di Agosto)

Alle ore 07.15 circa della prima Domenica d’Agosto, lo sparo di 21 colpi di cannone annunzia l’arrivo del tanto atteso giorno in cui ricorre la “Festa Esterna” in onore di “San Luigi Gonzaga”.

Alle ore 07.30 verrà celebrata la prima solenne Messa in onore del “Santo Patrono” all’interno della Chiesa Madre di Rosolini.

Alle ore 09.00 di mattina la banda musicale cittadina sfilerà in corteo per le vie cittadine suonando allegre marce per annunziare ulteriormente l’inizio dei festeggiamenti patronali.

Alle ore 10.30, presso la Chiesa Madre cittadina verrà celebrata la seconda Messa mattutina che prevede la presenza di un alto numero di fedeli.

Alle ore 12.00 lo sparo di colpi di cannone conclude i riti mattutini in onore di “San Luigi Gonzaga”.

Dopo un pomeriggio passato o a mare (a Portopalo, a Marzamemi o nella vicina frazione ispicese di Santa Maria del Focallo situata in territorio ragusano) oppure alle bancarelle, cominceranno i riti serali in onore di “San Luigi Gonzaga” che coincidono con la Processione del suo simulacro.

Verso le ore 19.00 i rosolinesi si ritroveranno in la Piazza Garibaldi, in cui presso la Chiesa Madre di San Giuseppe verrà celebrata alle ore 19.30 la solenne Messa serale in onore di “San Luigi Gonzaga”, a cui parteciperanno molti devoti e a cui presenzieranno le principali autorità cittadine.

Al termine della Messa, alle ore 20.00 cominciano i preparativi per la Processione con la collocazione della statua di “San Luigi Gonzaga” sul fercolo con il quale verrà condotto in giro per la cittadina rosolinese.

Alle ore 20.30 circa dalla Chiesa Madre uscirà la Processione in onore del “Santo Patrono”.

Il simulacro di “San Luigi Gonzaga” non appena uscirà dalla Chiesa, verrà acclamato festosamente da moltissima gente devota che applaude e invoca il “Santuzzu” , con scampanii e accensioni pirotecniche che fanno da sfondo a tutto ciò.

Dopo l’uscita dalla Chiesa Madre, la Processione si snoderà per le vie del centro storico di Rosolini e molta gente seguirà il carro trionfale sopra cui è collocato il Simulacro di “San Luigi Gonzaga”.

Il corteo percorrerà prima la Piazza Garibaldi per poi imboccare il Corso Savoia, per poi percorrere gran parte delle principali aree del centro storico rosolinese compiendo un largo giro all’interno del medesimo.

La processione fa ritorno presso il Corso Savoia dirigendosi verso Piazza Garibaldi compiendo il tradizionale giro della piazza.

Alle ore 22.00 presso la Piazza Garibaldi verrà effettuato uno stupendo spettacolo pirotecnico che andrà a concludere di fatto la Processione in onore di “San Luigi Gonzaga”.

Dopo i fuochi, il fercolo su cui è posta la statua del “Santo Patrono” rientrerà in Chiesa Madre salutato dai calorosi applausi dei fedeli.

Dopo la Processione, la statua di “San Luigi Gonzaga” verrà ricollocata nel suo Altare rimanendo esposta alla venerazione dei devoti per tutto l’anno in attesa dei festeggiamenti dell’anno seguente.

La festa in onore di “San Luigi Gonzaga” terminerà a serata inoltrata con uno spettacolo musicale curato da artisti locali.

Per informazioni varie visitate la pagina facebook della Chiesa Madre di San Giuseppe.

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