Rosolini, Via Immacolata

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Rosolini

Via Immacolata
(Quartiere “Corte” – Area feudale di Rosolini)

L’area sudorientale del centro storico di Rosolini, corrispondente al quartiere noto come “Corte” corrispondente al nucleo dell’antico centro feudale da cui si è sviluppata l’attuale cittadina facente capo al “Castello Platamone”, è solcata dalla Via Immacolata.

Essa è una strada rettilinea che collega la suddetta area ubicata ad oriente della cittadina rosolinese, con la parte settentrionale del centro storico, quest’ultima nota per la presenza della Chiesa del Cuore Immacolato di Maria e del Santuario del Sacro Cuore di Gesù.

Il tratto meridionale della Via Immacolata è noto anche come “A Cianata ra Curti” (“La Salita della Corte”), e si va a collegare con il Viale Paolo Orsi (tratto urbano della SS 115 per Ispica e Noto), attraversando l’ex area feudale di Rosolini.

Essa rappresenta il più antico quartiere di Rosolini che è appunto noto come “A Curti”, dato che qui era ubicato il castello del feudo rosolinese che appartenne alla famiglia Platamone – Moncada, divenuto autonomo dal territorio di Noto nel 1712 sancendo la nascita della città rosolinese.

Oltre al “Castello Platamone”, oggi sede di un impianto oleario che ancora oggi ingloba al suo interno una Chiesa Rupestre di epoca bizantina (con annesso sito catacombale), qui vi era ubicata la chiesa consacrata “Madonna Immacolata”, la prima “Patrona” di Rosolini (ruolo mantenuto fino al 1754, anno in cui “San Luigi Gonzaga” venne proclamato “Patrono”) che da il nome a questa strada.

L’edificio sacro la cui presenza è documentata fino alla prima metà del 1800, era posto a nordovest del Castello Platamone ed era consacrato al culto dell’omonima “Madonna”, essendo ubicata ad angolo con la scalinata di Via Paternò.

In seguito al rimaneggiamento dell’area feudale comprendente anche il limitrofo Castello Platamone con la conseguente edificazione di nuovi edifici abitativi, della chiesa oggi non vi è più traccia in quanto essa venne demolita nel 1985.

Comunque sia vi sono tracce di antichi edifici feudali presso il vertice orientale di Via Immacolata (collegamento con la SS 115) lungo l’area delimitata a nord dalla Via Bellini in cui sono posti anche vari ipogei rupestri (area visibile dal Viale Paolo Orsi – SS 115).

E ad essi si aggiunge un edificio posto presso la pittoresca scalinata di Via Paternò (che si affaccia sempre lungo la Via Immacolata) prospiciente alla limitrofa Via Consiglio, in cui vi è posto un bassorilievo seicentesco raffigurante la “Madonna del Buon Consiglio”.

Si presume che questo edificio feudale era la sede dell’Università di Rosolini (un ente simile all’odierno “Comune”).

Sicuramente erano presenti anche altri edifici sacri, tra cui una chiesa consacrata a “San Bartolomeo” e un edificio sacro consacrato a “San Giuseppe” ubicata con molta probabilità presso la Via Pachinello, strada così chiamata poiché qui vi viveva la comunità di “Massari” originaria delle terre di Pachino, che si trasferì agli inizi del 1700 presso l’odierna cittadina rosolinese.

Secondo alcuni fonti storiche furono loro i primi ad adorare la figura di “San Giuseppe”, che sarebbe poi divenuto “Santo Protettore” di Rosolini.

L’area feudale di Rosolini comprende comunque gran parte del settore orientale della cittadina solcato dalle Vie Magazzini, Miceli e Molino (con la limitrofa Piazza Padre Pio) posto su di un costone roccioso, in cui possiamo ammirare vari ruderi e siti di tipo rupestre.

 La Via Immacolata prosegue verso nord, fino a quando non oltrepassa la Via Eloro (strada che si collega alla SS 115 per Noto).

Da qui la strada compie una breve salita che conduce presso la “Piazza San Francesco” sulla quale si affaccia la Chiesa del Cuore Immacolato di Maria, e da cui possiamo raggiungere anche il vicino Santuario del Sacro Cuore.

Lungo la Via Immacolata sono posti eleganti edifici in stile neoclassico e liberty, adibiti ad uso abitativo – commerciale. 

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