*Santa Croce Camerina, Mulino Vecchio

Santa Croce Camerina

*Mulino Vecchio

Percorrendo la S.P. 35 Santa Croce Camerina – Punta Secca, arriviamo all’imbocco della S.R. 24 Santa Croce Camerina – Punta Braccetto andando poi in direzione della località balneare santacrocese. Di fronte all’ingresso del Casale Scattarelli è posta una traversa alla nostra destra (venendo dalla S.P. 35) che conduce alla Contrada Mulino Vecchio collocata lungo il corso della Cava della Fontana.

Qui troviamo il vecchio Mulino di Santa Croce Camerina che è uno dei più importanti edifici del passato rurale santacrocese. Di questo impianto molitorio, collocato presso la confluenza tra il Vallone San Giovanni e la Cava della Fontana, si hanno notizie sin dal 1500 in quanto il sito era chiamato “Molinaccio” (a quanto riporta lo storico palermitano Tommaso Fazello) e faceva parte del Feudo di Risgalambri. Il mulino oggi è sede di un appartamento privato.

L’edificio che ospitava il mulino ora è posto all’interno di una villetta residenziale, presentando ancora il palmento recante la macina interna che veniva mossa da una ruota metallica collocata sotto di essa. Sotto il mulino infatti vi è un sistema di “Saie” ossia di canali che convogliavano l’acqua del limitrofo torrente in una condotta, azionando la sopracitata macina. Una di queste “Saie” è divenuta purtroppo nota per un grave fatto di cronaca avvenuto nel 2014.

A poca distanza dal Mulino Vecchio” sono state rinvenute tombe a fossa risalenti al III secolo (200 – 300) d.C. facenti parte di una necropoli di epoca romana riconducibile al limitrofo sito archeologico della Pirrera. Vi sono infine antichi insediamenti rurali composti da masserie e casali, e aree molto interessanti dal punto di vista archeologico collocate nei pressi dei Torrenti San Giovanni e della Fontana.

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