Santa Croce Camerina, Palazzo Vitale – Ciarcià

Santa Croce Camerina

Palazzo Vitale – Ciarcià

Al numero civico 5 di Viale della Repubblica, troviamo l’elegante Palazzo Vitale – Ciarcià. Esso è l’edificio nobiliare più grande della cittadina di Santa Croce Camerina fatto costruire nel 1811 dal Barone Guglielmo Vitale, la cui famiglia deteneva un feudo posto presso la Cava Corchigliato (posta in territorio ragusano in prossimità del Lago di Santa Rosalia), oltre ad avere varie proprietà nei dintorni della cittadina santacrocese in particolare tra le Contrade San Martino, Muraglia e Malavita poste a nord del centro abitato santacrocese; in particolare la Contrada San Martino è legata al barone in quanto, secondo ad una diceria frutto della tradizione popolare, presso un abbeveratoio collocato in un suo possedimento l’acqua sarebbe stata tramutata in vino durante il trasporto di un carico di legname ricavato da un relitto rinvenuto presso il litorale tra Punta Braccetto e Kamarina, di cui parte di esso venne utilizzata per scolpire il simulacro di “San Giuseppe” venerato a Santa Croce Camerina ed esposto nella vicina Chiesa Madre di San Giovanni Battista. Oggi questo edificio è aperto ai visitatori ed è una delle principali attrazioni della cittadina santacrocese, venendo utilizzato anche per lo svolgimento di molti eventi all’interno delle sue eleganti stanze, utilizzate anche per alcune riprese televisive di alcuni telefilm tra cui quello del “Commissario Montalbano” (anche se alcuni locali dell’edificio ospitano esercizi commerciali).

Il Palazzo Vitale – Ciarcià è posto tra il Viale della Repubblica in cui si affaccia il suo prospetto principale, la Via della Canonica e la Via Giovanni Meli; i suoi vertici sono delimitati da robusti pilastri a capitello tuscanico.

La facciata principale del Palazzo Vitale – Ciarcià è divisa in tre corpi di cui quello centrale avente tre ordini orizzontali, mentre quelli laterali ne possiedono due. Il corpo centrale presenta nell’ordine inferiore l’elegante portale arcuato inquadrato da da due pilastri e affiancato da due nicchie quadrangolari, con a fianco due portali secondari di forma rettangolare su cui vi sono delle finestre della medesima forma. L’ordine centrale reca i tre balconi principali dell’edificio aventi aperture rettangolari sormontate da travoni, di cui quello centrale sorretto da un travone posto sul portale sottostante, mentre quelli laterali sono sorretti da mensoloni. L’ordine superiore presenta altri tre balconi sorretti da mensoloni con eleganti fregi, aventi aperture arcuate. I due corpi laterali del palazzo sono contraddistinti da un portale rettangolare su cui è posto un balcone (simili a quelli posti a fianco del portale principale del palazzo), anche se nel corpo destro sono poste due finestre a croce collocate a fianco del sopracitato accesso. Sull’estremo fianco destro del palazzo è posta un’appendice dell’edificio (divisa da essa da un robusto pilastro) composta da un accesso rettangolare su cui è posta una finestrella arcuata, il tutto sovrastato da un balcone piuttosto simile a quelli già citati.

Il prospetto di Via della Canonica è diviso in due ordini orizzontali e non presenta accessi. L’ordine inferiore reca cinque finestrelle rettangolari su cui, nell’ordine centrale, sono posti altrettanti balconi sorretti da eleganti mensoloni e aventi apertura rettangolare sormontata da un elegante travone; il corpo adiacente alla Via Giovanni Meli presenta un terzo ordine superiore comprendente tre balconi ad apertura arcuata che risultano incassati nella parete.

Il prospetto di Via Giovanni Meli presenta due corpi di cui quello destro avente tre ordini orizzontali, mentre quello sinistro si presenta come un’appendice fungente da veranda (e quindi avente due ordini orizzontali). Il corpo destro presenta nell’ordine inferiore due portoni rettangolari (di cui uno conducente all’interno di un locale di ritrovo), mentre in quello centrale e in quello superiore vi sono sei balconi (tre per ordine) simili a quelli posti in Via della Canonica; il corpo sinistro reca una finestrella simile a quelle poste in Via della Canonica nell’ordine inferiore, mentre in quello superiore è posto un balcone simile a quelli sopracitati, con la sommità presentante un’inferriata che delimita la veranda dell’edificio.

I tre prospetti esterni del Palazzo Vitale – Ciarcià sono coronati da un elegante frontone.

L’interno del Palazzo Vitale – Ciarcià presenta un elegante vestibolo composto da un’arcata delimitata da due colonne e sormontata da un timpano spezzato che conduce alla scalinata principale dell’edificio che conduce al suo “piano nobile”. Qui possiamo ammirare il salone principale lastricato con pietra pece del ragusano avente formelle che raffigurano motivi decorativi e scene di vario tipo, il cui soffitto è decorato con stucchi e affreschi. Da ammirare anche interessanti mobili d’epoca e dipinti raffiguranti membri della famiglia Vitale – Ciarcià. Vi è inoltre una piccola Cappella consacrata a “San Giiuseppe” e infine, all’interno dell’edificio, vi sono due cortili.

Per informazioni più dettagliate visitate la pagina facebook del Palazzo Vitale – Ciarcià.

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