Scicli
*Area iblea e Catacomba di Contrada Cuturi
Percorrendo da Scicli la S.P. 38 Betlem – Piano Ceci in direzione “Ragusa – Modica” (a nord del cimitero cittadino), arriviamo al bivio con la “S.P. 94 Cimitero Modica – Mangiagesso” e la traversa che conduce al Fiume Irminio (contraddistinta dall’omonima segnaletica marrone) oltrepassando le aree delle Contrade Cuturi, Grottapaglia, Fortugno e Castelluccio (vedi sezione riguardante la “Valle del Fiume Irminio” nella pagina precedente per saperne di più). La più interna è la Contrada Cuturi, posta su di un rilievo ibleo su cui è ubicato il “Bosco di Mangiagesso”, che funge da “spartiacque” tra le valli del Fiume Irminio ad ovest e della Fiumara di Modica ad est.
L’altopiano della Contrada Cuturi, presentante vasti campi coltivati delimitati da muri a secco, contraddistinti dalla presenza di alberi di olivo e carrubo ma anche da vari caseggiati rurali di diverse epoche. L’area che dal punto di vista archeologico si presenta piuttosto interessante è posta al bivio con la strada sterrata che, solcando gran parte delle Contrade Grottapaglia e Mangiagesso, si ricollega alla S.P. 94 nei pressi del “Cozzo del Carmine” e della “Casina Rossa”, permette di avere un’ottima visuale sulla limitrofa vallata solcata dal Fiume Irminio (posta a nord). Qui possiamo ammirare una piccola caverna che sicuramente fungeva da sito sepolcrale, mentre poco più a nord è posta una catacomba di epoca paleocristiana scavata nella roccia avente una “croce” incisa a sinistra dell’apertura rettangolare d’ingresso, all’interno della quale vi erano posti tre loculi sepolcrali a “sarcofago” di cui ne rimane intatto soltanto uno. Con molta probabilità in questa zona vi era un insediamento abitativo della medesima epoca.
Dalle alture della Contrada Cuturi possiamo infine ammirare un ottimo panorama delle limitrofe vallate solcate dal Fiume Irminio e dalla Fiumara di Modica, oltre che delle miniere di asfalto delle Contrade Castelluccio e Streppenosa.