Scicli, Area iblea di Contrada Imbastita (Colle dell’Imbastita e Cave di Gesso – Lavinaio degli Arcieri – Timpa Rossa)

Scicli

*Area iblea di Contrada Imbastita
(Colle dell’Imbastita e Cave di Gesso – Lavinaro degli Arcieri – Timpa Rossa)

La Contrada Imbastita è posta a sud di Scicli ed è contraddistinta da un rilievo ibleo noto appunto come “Colle dell’Imbastita” o “Cozzarello”, alto circa 213 metri sul livello del mare che va a delimitare la periferia meridionale di Scicli (quartieri “Jungi” e “Fatima”) essendo raggiungibile da un sentiero posto presso il tratto orientale di Via Calabria (raggiungibile dal tratto periferico del Corso Garibaldi tramite Via Galliano), dalle S.V. “Contrada Zagarone” (il cui imbocco è posto lungo la Via Ignazio Emmolo) e da qui dalle Vie Giuseppe Cartia e Sacerdote Salvatore Patanè, dalla S.R. 75 Iungi – Arizza dalla traversa “San Marco – Imbastita” e infine dalla S.P. 40 Scicli – Sampieri dalla traversa alla nostra destra (venendo da Scicli) posta presso l’ultimo tornante sul Colle San Marco.

Il Colle dell’Imbastita, posto tra le Contrade Zagarone (ovest) e Timpa Rossa (est), il cui toponimo deriverebbe da un termine arabo che indicava la presenza di una fortezza (di cui però non vi sono tracce certe), si presenta come un tavolato caratterizzato dalla presenza di antiche cave di gesso, solcato da una cavità nota come “Lavinaro degli Arcieri”, in cui scorre un piccolo corso d’acqua meteorico che viene convogliato nel sottosuolo della periferia sudoccidentale di Scicli (quartieri “Fatima” e “San Leonardo”) da Via Calabria in cui oltre al sentiero che conduce al sito collinare, vi è anche la canalizzazione del corso d’acqua che scorre sotto la Via Arcieri, fuoriuscendo ad ovest della Stazione Ferroviaria di Scicli, per poi immettersi nella Fiumara di Modica, venendo costeggiato da una stradina oltrepassata sia dalla linea ferroviaria “Siracusa – Ragusa – Gela – Canicattì – Caltanissetta Xirbi”, che dalla circonvallazione ovest di Scicli (che collega tra loro le Vie Ospedale e Noce). Inoltre dalla Via dei Miracoli si può ammirare buona parte delle pareti occidentali del rilievo.

Presso le pareti meridionali del rilievo, in Contrada Zagarone, raggiungibile dall’omonima strada vicinale il cui imbocco è posto nei pressi della caserma dei carabinieri di Via Ignazio Emmolo, vi è collocata una piccola necropoli del periodo siculo composta da una grotta rupestre del tipo “a forno”; da ammirare anche una breve altura posta nei pressi del “Mercato Rionale” posto lungo Via Ignazio Emmolo in cui è posto il rudere di un caseggiato rurale. Lungo Via Sacerdote Salvatore Patanè vi sono altri due siti rupestri, ma si tratterebbe di anfratti parzialmente occultati dalla limitrofa strada.

Gran parte dell’area meridionale del rilievo, occupata dalla Contrada Timpa Rossa, risulta essere antropizzata data la presenza di costruzioni abitative e terreni agricoli. Vi sono comunque vari casali rurali sparsi sul sito collinare.

Va detto infine che dal Colle dell’Imbastita si può ammirare un ottimo panorama di Scicli e delle limitrofe aree iblee.

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