*Scicli, Area iblea di Contrada Milizie – Gesuiti

Scicli

*Area iblea di Contrada Milizie – Gesuiti

A nord di Donnalucata è posta la vasta area iblea comprendente le Contrade Milizie e Gesuiti, poste a poca distanza dall’Eremo consacrato alla “Madonna delle Milizie”, appartenente un tempo ai frati gesuiti (da cui queste contrade prendono appunto il nome). Questa zona la si raggiunge dalla S.P. 95 Scicli – Spinazza – Giardinelli (il cui imbocco è posto a sud dell’Ospedale Busacca andando in direzione “Marina di Ragusa – Donnalucata”) seguendo la segnaletica per il “Convento delle Milizie” (prima traversa alla nostra sinistra venendo da Scicli dopo la centrale di distribuzione elettrica) arrivando in prossimità del luogo sacro; volendo l’area la si può raggiungere anche da Donnalucata dalla S.P. 39 Scicli – Donnalucata, percorrendo la traversa sterrata posta ad est della ditta “Apofruit” e da qui proseguiamo sempre verso nord percorrendo una strada sterrata che conduce a sud del sopracitato convento.

L’area si presenta come un vasto altopiano che scende dolcemente verso sud, in cui si trova la località marittima di Donnalucata, al cui centro è posto il Convento consacrato alla “Madonna delle Milizie” costruito sul luogo in cui, secondo la tradizione locale in base a quanto scritto sui “Codici Sciclitani”, nel 1091 sarebbe avvenuta la battaglia tra normanni e saraceni in cui apparse una figura femminile a cavallo che brandiva una spada, identificata con la figura della “Vergine Maria”; infatti venne appunto costruito il convento fortificato che venne consacrato alla “Madonna” detta appunto “delle Milizie”, che oggi è aperto al culto ed è uno dei principali “santuari mariani” della Diocesi di Noto di cui fa parte il territorio sciclitano (vedi link “Santuario dell’Eremo della Madonna delle Milizie” nella pagina precedente per saperne di più). In quest’area vi era anche un tempio consacrato a “Bacco Milicio” ossia “Fertile”; infatti in prossimità delle rovine di questo tempio venne costruito il sopracitato santuario conosciuto anche come “Madonna dei Milici” infatti il termine “Milizie” deriverebbe anche da “Milici” ossia dal tempio consacrato a “Bacco Milicio”.

Nei terreni limitrofi al santuario vi sono vari ruderi risalenti al periodo greco – romano facenti parte di insediamenti rurali. I più antichi sono di epoca greca e la loro datazione risale al IV secolo a.C. (400 – 301 a.C.) e da cui provengono vari frammenti ceramici di cui i più recenti risalenti nel periodo intorno ai secoli III e II a.C. mentre del sopracitato tempio non vi sono più tracce.

 Ad essi si aggiungono i ruderi di un insediamento rurale di epoca tardo romana popolato fino al periodo bizantino, risalente al III secolo d.C. (301 – 300 d.C.) comprendenti tracce di un abitato con annessi siti sepolcrali formati da tombe a fossa, un’opera difensiva ed una basilica (queste ultime inglobate all’interno dell’Eremo della Madonna delle Milizie).

Attualmente presso questa area vi sono collocate anche masserie rurali di varie epoche e villette residenziali.

Torna indietro