*Scicli, Cava Pizzo di Cucco

Scicli

*Cava Pizzo di Cucco

La Cava Pizzo di Cucco (o Pizzo del Cucco che dir si voglia), è una breve cavità iblea posta a meridione di Scicli delimitata dalle Contrade Imbastita e Gurgazzi a nordest, Ritegno e Carcarazzo a sudest, Genovese a nordovest e Scala Marina a sudovest. Essa la si può raggiungere dalla S.R. 75 Iungi – Arizza (imbocco posto al termine di Via Amilcare Ponchielli), imboccando una traversa in terra battuta alla nostra destra delimitata da due pali della luce (venendo da Scicli), posta di fronte al sottopasso che oltrepassa la linea ferroviaria “Siracusa – Ragusa – Gela – Canicattì – Caltanissetta Xirbi”; anche dalla S.P. 39 Scicli – Donnalucata (Contrada Genovese) si può raggiungere questa strada, imboccando la traversa alla nostra sinistra delimitata da un caseggiato in stile rustico (posta prima dell’inizio dello spartitraffico che precede l’imbocco della S.P. 38 “Genovese – Arizza” per Pozzallo e Siracusa) e da qui proseguire verso ovest fino ad un bivio posto presso una masseria di cui, andando a sinistra, arriviamo all’imbocco di un impianto estrattivo (il cui ingresso è vietato a coloro che non sono autorizzati ad accedervi), mentre a destra raggiungiamo il tratto occidentale della cavità costeggiato dall’area nota come “Scala Marina”.

La cava è posta presso la Contrada nota appunto come Pizzo di Cucco che in dialetto locale viene chiamata appunto “Pizz’i Cuccu” o “Pizz’i Cucca” (da “Pizzu” che indica un rilievo collinare impervio e “Cuccu”, nome dialettale del gufo) si origina ad ovest della Contrada Ritegno, ed è caratterizzata da basse pareti calcaree circondate da una folta vegetazione spontanea. Nell’area non interessata dalla presenza dell’impianto estrattivo possiamo ammirare terrazzamenti a ridosso della cavità ed edifici rurali di cui una grande masseria. Con molta probabilità vi possono essere anche siti rupestri o antichi ruderi archeologici, simili a quelli collocati lungo la limitrofa Fiumara di Modica all’interno del Vallone Fiumelato, ma l’area andrebbe studiata meglio.

Nel fondo della breve cavità scorre un breve torrente che risulta secco, con scorrimento idrico consistente solo durante forti piogge, che si immette in Contrada Genovese lungo la Fiumara di Modica.

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