Scicli, Centro urbano di Scicli

Scicli

Centro urbano di Scicli

Il centro urbano della città di Scicli, noto soprattutto per il suo centro storico caratterizzato dalla presenza di eleganti edifici in stile barocco, iscritti nella lista dei “Patrimonio dell’Umanità” dell’Unesco sin dal 2002, presenta due distinti “agglomerati urbani” posti rispettivamente a meridione e a settentrione.

In attesa della costruzione dell’Autostrada 18 Siracusa – Gela (tratto Modica – Ragusa) con relativo svincolo, l’area urbana sciclitana la si raggiunge dalle S.P. 42 Caitana – Scicli e S.p. 54 Modica – Scicli venendo dalla SS 115 Ragusa – Modica (principale arteria stradale dell’area meridionale della Provincia di Ragusa che si collega ai tratti della SS 115 per Siracusa e alla SS 514 per Catania); mentre dall’asse viario litoraneo (formato dalle S.P. 63, 64, 127, 65 e 66) che collega Marina di Ragusa a Pozzallo passando per le frazioni sciclitane di Donnalucata, Cava d’Aliga e Sampieri, Scicli la si raggiunge dalle S.P. 39 Scicli – Donnalucata e S.P. 84 Genovese – Arizza (in ogni caso bisogna seguire le indicazioni per la città sciclitana).

Il centro urbano sciclitano è diviso in due distinte zone; il “Villaggio Jungi” e l’area urbana vera e propria della città di Scicli, comprendente il suo elegante centro storico.

Il “Villaggio Jungi” (originariamente chiamato “Villaggio Aldisio”), è un quartiere ubicato a sud dell’originario centro urbano sciclitano, costruito nel 1957 su un’altura che domina la Fiumara di Modica presso l’area nota come “Loddieri” (in cui è ubicata la “Grotta Maggiore”), per poter ospitare coloro che abitavano presso l’area rupestre di Chiafura posta all’interno del centro storico sciclitano e composta da “case – grotta” di epoca medievale abitate fino al secondo dopoguerra; le sue principali arterie stradali sono il Viale 1 Maggio (posto lungo il tratto urbano della S.P. 84), il Viale dei Fiori e la Via Noce, da cui inizia la “Circonvallazione di Scicli” che si mette in collegamento con l’area occidentale del centro urbano sciclitano (area a ridosso dell’Ospedale “Busacca”).

A nord invece è posto l’originario centro urbano sciclitano composto dal quartiere noto come “Fatima” che era la preesistente periferia cittadina la cui arterie principali sono la Via Bixio e Corsi Mazzini e Garibaldi, che vanno a collegarsi col vero e proprio centro storico cittadino collocato poco più a nord, mentre ad ovest vi sono posti i quartieri periferici noti come “San Leonardo” o della “Stazione”, “Ospedale” e “Modica – Scicli” (solcati dalla Via Cristoforo Colombo).

Il centro storico di Scicli è posto presso una conca collocata a ridosso della Fiumara di Modica, corso d’acqua che scorre ad ovest del centro abitato, mentre ad est vi sono vari siti collinari noti come “Colle del Rosario – Monte Campagna”, “Colle San Matteo” e “Colle della Croce” che si frappongono tra le cave iblee solcate dai Torrenti San Bartolomeo e Santa Maria la Nova (che prendono il nome dai rispettivi quartieri in cui sono poste le omonime chiese), i cui tratti “urbani” sono stati in gran parte incanalati sotto la limitrofa area urbana. Diversi pittoreschi quartieri formano quello che è considerato come uno dei più belli ed interessanti siti urbani della Sicilia sudorientale, interamente ricostruito dopo il terremoto dell’11 Gennaio 1693 che distrusse la preesistente Scicli medievale; infatti il tardo barocco settecentesco è lo stile architettonico predominante di gran parte degli edifici che compongono il centro storico sciclitano. Le strade e le principali piazze del centro storico sciclitano sono il Corso Garibaldi, la Piazza Italia, il Corso Umberto I, la Via San Bartolomeo, la Via Nazionale, la Piazza Busacca, la Via Santa Maria la Nova e soprattutto la Via Francesco Mormina Penna, considerata come il vero e proprio “cuore” di Scicli, in cui si affacciano alcuni degli edifici più importanti della cittadina sciclitana.

A nord del centro storico vi è collocata l’area periferica posta a ridosso della Via San Nicolò presso l’imbocco delle S.P. 42 Caitana – Scicli e S.P. 54 Modica – Scicli (che conducono entrambe alla città modicana), mentre ad occidente vi è la Via Cristoforo Colombo che collega tra di loro i quartieri periferici (Villaggio Jungi e imbocco delle S.P. 84 e 39 per Cava d’Aliga e Donnalucata) con le S.P. 42 e 54 per Modica (che risalgono l’altopiano di Contrada Balata e del vicino rilievo noto come “Cozzo Santa Cassa”) passando per l’area in cui è posto l’Ospedale Busacca (ad ovest della Fiumara di Modica, scavalcata dal ponte di Via Ospedale, in cui sono posti gli imbocchi per le S.P. 37 Scicli – Santa Croce Camerina, S.P. 38 Betlem – Piano Ceci per Modica e Ragusa, e S.P. 95 Scicli – Spinazza – Giardinelli per Donnalucata, Plaja Grande e Marina di Ragusa).

Infine ad oriente possiamo raggiungere i limitrofi siti collinari del “Rosario”, di “San Matteo” su cui è ubicata l’area medievale di Scicli (comprendente l’ex Chiesa Madre di San Matteo Apostolo, varie chiese rupestri e i ruderi del Castellaccio e del Castello dei Tre Cantoni oltre all‘area rupestre di Chiafura), e della “Croce”, rispettivamente tramite le Vie San Domenico, San Matteo e Mirabella, quest’ultima collegata a sudest del centro storico con la Via San Marco, presso l’imbocco della S.P. 40 Scicli – Sampieri.

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