Scicli, Chiesa di Santa Teresa (Ex Convento delle Carmelitane)

Scicli

Chiesa di Santa Teresa e Ex Convento delle Carmelitane

L’elegante facciata della Chiesa di Santa Teresa.

La Chiesa di Santa Teresa di Scicli, annessa all’ex Convento delle Suore Carmelitane, è posta lungo il tratto occidentale della Via Francesco Mormina Penna (che conduce al Corso Umberto I e alla Via Ospedale), ad angolo con la Via Santa Teresa. Si tratta di un’ex chiesa conventuale tra le più piccole della città sciclitana, ormai sconsacrata e che funge da “museo” di arte sacra, dato che al suo interno possiamo ammirare i pannelli cinquecenteschi affrescati provenienti dalle chiese degli ex Conventi dei Cappuccini e della Croce, ubicati a meridione della città sciclitana rispettivamente all’interno della Villa Penna e sulla sommità del Colle della Croce. L’edificio nel Giugno 2002 è stato proclamato “Patrimonio dell’Umanità” Unesco nell’ambito delle “Città Tardo barocche del Val di Noto”.

Il convento delle Carmelitane venne fondato nel 1660 e consacrato al culto di “Santa Teresa d’Avila”, mentre la chiesa venne intitolata a “Santa Chiara d’Assisi”. In seguito al sisma dell’11 Gennaio 1693 l’edificio sacro crollò venendo in seguito ricostruito nei primi anni del 1700. La chiesa però risultava costruita in malo modo e e subì vari rifacimenti a seconda dei progetti redatti dal capomastro sciclitano Girolamo Iacitano. L’interno dell’edificio sacro venne completato dalle sculture e dagli stucchi del capomastro Pietro Cultraro, anch’egli sciclitano. La chiesa e il limitrofo edificio conventuale vennero abbandonati dalla comunità carmelitana in seguito al decreto di eversione dell’asse ecclesiastico redatto nel 1866 dal Regno d’Italia. L’edificio monastico venne lottizzato andando a perdere così gran parte dei suoi elementi architettonici originari, andando a formare varie abitazioni private; di essi citiamo l’ex Refettorio posto al numero civico 79 di Via Francesco Mormina Penna, oggi divenuto sede di uno spazio espositivo di arte contemporanea (vedi link “Galleria d’arte contemporanea Quam” posto nella pagina precedente per saperne di più). La chiesa invece rimase aperta al culto fino agli anni 1950 e successivamente, negli anni 1960, essa venne ceduta al comune di Scicli dalla Diocesi di Noto. Oggi la Chiesa di Santa Teresa ospita appunto un piccolo ma interessante spazio espositivo in cui possiamo ammirare gli affreschi cinquecenteschi provenienti dai Conventi dei Cappuccini e della Croce.

La Chiesa di Santa Teresa, appartenente all’ex Convento Carmelitano il cui perimetro è posizionato tra le Vie Francesco Mormina Penna, Santa Teresa, Mortilla e il Corso Umberto I (rispettivamente lungo i prospetti nord, est, sud e ovest) e che oggi risulta occupato da vari edifici in stile tardo neoclassico o liberty che si affacciano presso il cortile interno che fungeva da chiostro (il cui accesso è posto lungo Via Mortilla), è una delle più piccole della città di Scicli e all’esterno si presenta sobria ma anche piuttosto elegante. La facciata di forma rettangolare presenta un unico ordine, delimitato da robusti pilastri a capitello tuscanico che poggiano su contrafforti a sezione poligonale, che vanno ad inquadrare il portale centrale di forma arcuata risultante anch’esso delimitato da due pilastri a capitelli tuscanici che reggono il travone di coronamento, sul quale è posta una balaustra sulla quale è posta la bella finestra centrale “a croce” abbellita da fregi floreali e da una testa di Angelo in sommità, mentre ai vertici presenta quattro formelle floreali, il tutto sormontato da un travone merlato. Il frontone dell’edificio sacro presenta la torretta campanaria collocata sul vertice destro (formata da una nicchia campanaria arcuata delimitata da due pilastrini), che delimita da destra tre aperture di forma semicircolare. I prospetti laterali recano in sommità finestre arcuate, mentre ad angolo con Via Francesco Mormina Penna è posto il prospetto laterale della torretta campanaria, simile a quello sopracitato (che va a delimitare due aperture sempre semicircolari, stavolta da sinistra).

L’interno della chiesa presenta un’unica Navata delimitata da colonne a capitello corinzio adornate da fregi floreali, che sostengono la volta a botte caratterizzata dalle eleganti merlature e soprattutto dagli stucchi verdi, dorati e rossi (opera degli artisti Guglielmo Migliore e Pietro Cultraro), che vanno ad incorniciare ammirare i dipinti ottocenteschi del pittore chiaramontano Gaetano Di Stefano che raffigurano “Episodi della vita di Santa Teresa d’Avila”. Da ammirare anche la cantoria collocata presso l’ingresso, e la pavimentazione in pietra asfaltica che raffigura eleganti motivi geometrici. Nelle pareti laterali sono posti due Altari barocchi formati da due arcate delimitate da eleganti colonne (del medesimo tipo sopracitato), sui cui tabernacoli marmorei possiamo rispettivamente ammirare un interessante “Crocifisso” ligneo seicentesco abbellito da eleganti cornici posto nell’Altare sinistro, mentre in quello destro vi è posto il dipinto del 1761 raffigurante “La Madonna tra San Simone Stock e Santa Chiara” attribuito al pittore Ludovico Svirech.

Al centro della Navata sono collocati i pannelli con gli affreschi provenienti dai Conventi dei Cappuccini e della Croce. Gli affreschi (elencati in ordine sparso) provenienti dal convento cappuccino raffigurano “La Madonna delle Milizie”, formelle in cui sono raffigurati sette “Santi Cappuccini” e infine la “raffigurazione della città di Scicli” molto probabilmente ritratta dal convento cappuccino ubicato sulla collina posta all’interno del giardino comunale cittadino noto come “Villa Penna”. Gli affreschi provenienti dal Convento della Croce e dal limitrofo oratorio della “Madonna di Sion”, quasi tutti di epoca cinquecentesca, che raffigurano “La Madonna della Croce”, “La Madonna della Misericordia”, “Santa Maria della Catena”, “San Gregorio Magno”, “San Corrado Confalonieri”, il “Beato Guglielmo Buccheri”, “San Michele Arcangelo”, “I Santi Anna e Gioacchino” e formelle in cui sono raffigurati vari “Santi” (presso il Convento della Croce sono comunque esposte copie di questi affreschi poste presso le pareti da cui essi provengono).

Al centro della chiesa è posto l’elegante Presbiterio presso il cui Altare Maggiore, attorniato dalle statue raffiguranti “Santa Lucia” e “Sant’Agnese”, possiamo ammirare il dipinto che raffigura “L’Estasi di Santa Teresa d’Avila” (opera del 1698 del pittore Filippo Fanelli). Sul catino absidale riccamente adornato da stucchi policromi e statue di Angeli svolazzanti recanti al centro una raggiera, sulla cui volta è posto un dipinto attribuito al pittore romano Lorenzo Rota che raffigura la “Natività di Cristo”. Inoltre nell’area presbiterale vi sono due finestrelle che affiancano l’Altare Maggiore (ormai murate) da cui le suore carmelitane assistevano alle funzioni religiose.

La Chiesa di Santa Teresa è aperta visite guidate durante tutto l’anno e il biglietto d’ingresso per la visita costa 3 euro; per informazioni più dettagliate riguardanti ticket d’ingresso e orari visitate la pagina facebook dell’associazione Agire.

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