Scicli, Ex Chiesa di San Pietro Apostolo

Scicli

Ex Chiesa di San Pietro Apostolo

Presso il numero civico 16 di Via San Pietro (raggiungibile dalla Via Loreto andando verso nord imboccando il Vico Torre), troviamo l’ex Chiesa di San Pietro Apostolo, ormai sconsacrata e chiusa al culto da moltissimo tempo. L’edificio ecclesiastico è stato costruito inglobando un oratorio rupestre di epoca altomedievale collocato presso la parete sudoccidentale del Colle San Matteo. Le notizie storiche su questa chiesa le fornisce lo storico settecentesco di origini sciclitane Antonino Carioti, che cita un atto notarile redatto il 6 luglio 1495 dal notaio Lorenzo Vaccaro in cui la nobildonna Margherita Arizzi (moglie del nobile Pietro Iozzia), come testamento lasciò due onze per la fondazione di un “Altare” (ossia di un luogo di culto) consacrato inizialmente a “Sant’Antonio”, la cui carica di prete venne affidata il 16 Gennaio 1558 a Don Antonino Iozzia. Il 13 Marzo 1642 un certo Girolamo Ruffino venne nominato “procuratore” di questa chiesa che con molta probabilità venne consacrata a “San Pietro Apostolo”. L’edificio sacro, restaurato dopo il sisma dell’11 Gennaio 1693, divenne di proprietà della Chiesa Madre di San Matteo Apostolo, venendo poi sconsacrato nella seconda metà del secolo 1800. Oggi la chiesa versa in grave stato di abbandono, e per questo andrebbe urgentemente restaurata ed aperta al pubblico.

La Chiesa di San Pietro si affaccia lungo una scalinata, presentando un interessante prospetto risalente al 1700 comprendente la facciata ormai malmessa che risulta inquadrata da due pilastri, nel cui ordine inferiore è posto il portale d’ingresso rettangolare sormontato da un travone, mentre nell’ordine superiore vi sono una finestrella tondeggiante ed il frontone di coronamento. A destra è

L’interno della chiesa possiede un’unica Navata che termina con l’area del Presbiterio da cui si accede all’originario oratorio rupestre tramite due nicchie che conducono a due camere scavate nella roccia in cui sono poste tracce di affreschi medievali in prossimità di altrettanti Altari, che rispettivamente raffigurano in quella sinistra (settentrionale) un calice ed una pisside legati al culto dell’Eucarestia o ad altri episodi biblici (“L’Offerta di Melchisedec ad Abramo” o la “Cena di Emmaus”), mentre in quella meridionale vi è posto un affresco poco leggibile che molto probabilmente raffigurava il “Cristo alla Colonna” (a seconda di quanto cita sempre lo studioso Antonino Carioti). Lungo la navata destra si accede ad un altro ambiente ipogeico.

Di fianco alla Chiesa di San Pietro vi sono posti altri interessanti edifici di varie epoche collocati a ridosso del versante sudoccidentale del Colle San Matteo.

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