Scicli, Festa di San Giuseppe (Cavalcata di San Giuseppe)

Scicli

Festa di San Giuseppe
(Cavalcata di San Giuseppe)

La Festa di San Giuseppe di Scicli è, assieme alla Processione del “Gioia” della Domenica di Pasqua e alla Festa della Madonna delle Milizie, una delle più importanti celebrazioni della città sciclitana. Essa è ufficialmente la prima “festa religiosa” dell’anno, ricadente all’interno del periodo della Quaresima comprendente la data del 19 Marzo in cui ricorre la festività liturgica, mentre la “Festa Esterna” viene celebrata la Domenica limitrofa alla suddetta data (il 19 Marzo stesso se ricadente appunto di Domenica).

Questa festività è nota per la “Cavalcata di San Giuseppe”, una particolare sfilata di cavalli bardati con artistici “mantelli” infiorati con cui si commemora la “Fuga in Egitto della Sacra Famiglia”, ma non sono da meno gli altri riti religiosi e popolari che contraddistinguono questa vivace festività molto sentita dagli sciclitani, che per le cui peculiarità è stata iscritta nel “Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia” (clicca qui). La Festa di San Giuseppe è inoltre un’ottima occasione per poter degustare vari piatti tipici della tradizione sciclitana tra cui va citato il “Cucciddatu Scaniatu”. Va inoltre detto che circa una settimana prima di questi festeggiamenti, “San Giuseppe” viene celebrato in maniera festosa e con gli stessi riti (comprendenti anche la “Cavalcata di San Giuseppe”) anche nella vicina frazione di Donnalucata, in cui il “Santo Padre di Cristo” viene venerato come “Patrono” (vedi il link “Festa di San Giuseppe – Donnalucata” nella pagina precedente per saperne di più).

Il culto sciclitano e l’origine della “Cavalcata San Giuseppe”

Il culto sciclitano a “San Giuseppe” (per saperne di più sulla sua vita clicca qui) risalirebbe al periodo medievale, anche se le origini più certe della festività risalgono certamente al secolo 1500, dato che la chiesa di Scicli in onore del “Santo Patriarca” venne costruita nel 1504 per volere del nobile Giannantonio Miccichè presso l’area nota come “Pendino” (a sudest del centro storico sciclitano). L’edificio di culto, che divenne sede di una “Grangia” (organizzazione monastica di tipo rurale il cui ruolo era quello di occuparsi della coltivazione e della conservazione di vari prodotti coltivati, in particolare cereali) appartenente ai Frati Minori Conventuali, ma anche della Confraternita di Sant’Agrippina che, nel 1600 si fuse con quella di “San Giuseppe”. I festeggiamenti nella forma attuale, comprendenti oltre alla Processione della statua del “Santo Patriarca” comprendente anche il rito della “Cavalcata di San Giuseppe”, risalirebbero in questo periodo tra i secoli 1500 e 1600. La costruzione del simulacro principale raffigurante “San Giuseppe e Gesù Bambino”, scolpito dallo scultore napoletano Pietro Padula e completato dallo sciclitano Pietro Cultraro, risale invece al 1773 un anno dopo la fine della ricostruzione della chiesa avvenuta dopo che il terremoto dell’11 Gennaio 1693 la danneggiò in maniera grave; questa statua oggigiorno viene esposta al centro del’edificio sacro durante la festività, mentre in Processione viene condotto un simulacro più moderno.

La festività sciclitana in onore di “San Giuseppe” oggi è celebrata nel periodo limitrofo alla data del 19 Marzo, giorno in cui ricorre la memoria liturgica legata al “Santo Patriarca”; mentre la festività esterna ricade il fine settimana limitrofo a questa data, che può essere anteriore o posteriore a seconda del calendario annuale; se il 19 Marzo ricade di Domenica, in questo medesimo giorno si svolgeranno sia la festa liturgica che quella esterna.

Il rito principale di questa festività è la “Cavalcata di San Giuseppe”, con cui si commemora la “Fuga in Egitto della Sacra Famiglia” avvenuta durante la persecuzione del re Erode che culminò con la “Strage degli Innocenti” (per saperne di più clicca qui).

Si tratta di una sfilata di cavalli che si tiene la sera del Sabato di Vigilia della Festa Esterna per le vie della città di Scicli, ma che viene ripetuta anche durante la mattinata della Domenica in cui si tiene la Processione della statua di “San Giuseppe”. Essa dovrebbe essere di origine medievale e dovrebbe derivare da arcaici riti propiziatori che si tenevano all’inizio del periodo primaverile, ma della “Cavalcata di San Giuseppe” si fa menzione a partire dal periodo compreso tra i secoli 1500 e 1600. La particolarità di questa sfilata a cavallo è data dalle cosiddette “bardature” note come “U Mantu”, collocate sugli animali, formate da “mantelli” dalla struttura composta da rami di palma che reggono un telo di iuta, il quale funge da sostegno per le caratteristiche raffigurazioni infiorate legate al culto di “San Giuseppe” e quindi della “Sacra Famiglia”, formate da petali di vari fiori, dove spiccano quelli di colore violaceo della violacciocca (pianta nota in dialetto come “U Balucu” ). Le bardature della Cavalcata di San Giuseppe sono considerate tra le più importanti opere di manifattura artigianale della Sicilia legate ad un evento folcloristico – religioso, tanto da essere iscritte all’interno del “Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia”

A capo del corteo vi sono tre figuranti che ricoprono i ruoli di “San Giuseppe”, della “Madonna” e di “Gesù Bambino”, seguiti dai cavalli bardati che, a loro volta vengono accompagnati da “cavalieri” (il cui abbigliamento è composto da camicia bianca, panciotto e pantaloni neri di velluto, stivali di cuoio, un fazzoletto rosso annodato al collo e il caratteristico berretto noto come “Burritta” ) che, al grido “Patrià! Patria!! Patriarca!!!” sfilano in corteo con i loro cavalli bardati. Un tempo i cavalieri trovavano ristoro presso i “Pagghiari”, falò votivi accesi durante il tragitto in cui era usanza accendere grosse torce formate da fasci di rami essiccati di ampelodesmo note come “I Ciaccari” il cui scopo era quello di “illuminare il cammino alla Sacra Famiglia” mentre oggi non vengono quasi più accese; esse vengono collocate a due a due sul cavallo bardato in maniera incrociata formando una “X”. Presso i “Pagghiari”  è tradizione passare la serata arrostendo carne (in particolare salsicce di maiale), pesce o verdure.

La Domenica in cui ricade la festività esterna in onore di “San Giuseppe”, ci sarà la “Cena di San Giuseppe” ossia una folcloristica vendita all’asta in cui vengono venduti molti doni offerti dai fedeli, che comprende la premiazione con ricchi premi delle migliori bardature della Cavalcata di San Giuseppe. Nel pomeriggio il simulacro di “San Giuseppe” uscirà in Processione per le strade della città sciclitana, e i festeggiamenti si concluderanno con il proseguimento della “Cena di San Giuseppe”.

Durante questa festività vengono inoltre preparati molti piatti tipici della tradizione sciclitana, che in gran parte vengono venduti all’asta durante la “Cena di San Giuseppe”; tra pani votivi (le cui forme sono note come “Pane di San Giuseppe”), focacce e pizze, vari tipi di dolci tradizionali come ad esempio torroni, biscotti, “Cutugnati” (confettura dura a base di mele cotogne avente svariate forme) ecc… va citato “U Cucciddatu Scaniatu”, una particolare forma di pane di grano duro simile ad una ciambella impastata con pepe nero, strutto e formaggio (di solito caciocavallo) che può essere arricchito anche con pezzi di salsiccia di maiale o ricotta fresca.

La Festa Liturgica in onore di “San Giuseppe” (19 Marzo)

La Solennità Liturgica in onore di “San Giuseppe” (19 Marzo)

Il 19 Marzo è la data in cui ricorre la memoria liturgica di “San Giuseppe”, a prescindere dal giorno in cui ricade la festività esterna che può essere anteriore (giornate del Triduo o della Vigilia) o posteriore (Lunedì dopo la Domenica in cui si celebra la Processione del “Santo Patriarca), o addirittura il 19 Marzo stesso se ricadente di Domenica.

Se il 19 Marzo non ricade di Domenica, all’interno della Chiesa di San Giuseppe  che viene celebrata presso la Chiesa di Santa Caterina con solenni riti religiosi, tra cui vanno citate le Messe delle ore 10.00 e 18.30, al termine della quale verranno benedetti i bambini il cui nome è appunto “Giuseppe”.

La “Cavalcata di San Giuseppe” e la Festa Esterna (Domenica limitrofa alla data del 19 Marzo)

I “Mercoledì di San Giuseppe”

I riti in onore del  “Santo Padre di Cristo” che precedono la vivace festa sciclitana in suo onore, cominciano con i “Mercoledì di San Giuseppe”, in cui nei suddetti giorni che precedono la festività sciclitana si tengono solenni Messe alle ore 10.00 e 19.30 presso la Chiesa di San Giuseppe. Nel frattempo gli organizzatori della “Cavalcata di San Giuseppe”, e coloro che curano la fattura dei bozzetti infiorati da apporre sulle bardature dei cavalli che sfileranno, lavorano incessantemente data l’imminenza della festività che ricade all’interno del periodo preparatorio alla Pasqua noto come “Quaresima”.

Dopo l’ultimo Mercoledì di San Giuseppe, inizia il Triduo di Preparazione alla festa esterna in onore del “Santo Patriarca”.

Il Triduo di Preparazione ai festeggiamenti

I festeggiamenti in onore di “San Giuseppe” vengono aperti il Giovedì che precede la festa esterna, primo giorno del “Triduo di Preparazione” ossia l’insieme dei tre giorni comprendenti anche il Sabato di Vigilia, che ricadono prima della festività. In questo periodo i devoti vanno a dare onore al simulacro di “San Giuseppe” posto presso la sua Chiesa di appartenenza, mentre la città si appresta a prepararsi per gli imminenti festeggiamenti venendo addobbata con l’immancabile illuminazione artistica. Presso i locali parrocchiali adiacenti alla Chiesa di San Giuseppe, si terranno inoltre mostre artistiche e vari eventi (molti dei quali per bambini) legati a questa festività.

I primi due giorni del Triduo (Giovedì e Venerdì), presso la Chiesa di San Giuseppe viene celebrata la Messa solenne alle ore 18.30, seguita da molti devoti. A seconda del programma dei festeggiamenti, durante le serate del Triduo possono tenersi eventi e spettacoli di vario tipo.

Il Sabato di Vigilia, terzo giorno del Triduo, presso la Chiesa di San Giuseppe viene celebrata alle ore 18.30 la Messa che commemora la “Fuga in Egitto della Sacra Famiglia”, seguita da un alto numero di devoti. Al termine della celebrazione, inizia il rito più rappresentativo della festività, la “Cavalcata di San Giuseppe” seguita dall’accensione dei “Pagghiari”.

La Vigilia della Festa; la “Cavalcata di San Giuseppe”

Il corteo della “Sacra Famiglia” accompagnata dai cavalli bardati e l’accensione dei “Pagghiari”

La Vigilia della Festa di San Giuseppe è il giorno in cui i festeggiamenti in onore del “Santo Patriarca” cominciano ad entrare nel vivo con la tanto attesa “Cavalcata di San Giuseppe”. Terminata la Messa all’interno della Chiesa di San Giuseppe, verso le ore 18.00 tutti i partecipanti alla cavalcata si incontreranno presso la Piazza Italia, dalla quale raggiungeranno la vicina Via San Giuseppe da cui verso le ore 19.00 – 19.30 circa partirà il corteo a cavallo.

La Cavalcata di San Giuseppe, che come ben sappiamo commemora “Fuga in Egitto della Sacra Famiglia” e che richiede lunghi preparativi per la progettazione e la composizione delle sopracitate bardature infiorate collocate sui cavalli, inizia proprio dalla Piazza Italia percorrendo le principali vie del centro storico sciclitano, con a capo i tre figuranti che impersonano gli altrettanti membri della “Sacra Famiglia”, seguiti dai cavalli elegantemente bardati dagli artistici “Manti”, accompagnati dai cavalieri che urlano “Patrià! Patrià! Patriarca!!!” durante il tragitto.

La “Cavalcata di San Giuseppe” con il corteo composto dai cavalli bardati con i cavalieri al seguito che accompagnano la “Sacra Famiglia” elevando il loro caratteristico urlo di invocazione, sfila per le strade del centro abitato sciclitano venendo ammirato da una festante folla (a cui si aggiungono eventuali visitatori provenienti dai centri limitrofi, oltre a qualche turista).

Lungo il tragitto della Cavalcata di San Giuseppe vengono accesi i tradizionali falò noti come “Pagghiari”, le cui fiamme servono a loro volta per accendere i “Ciaccari”, torce composte da rami essiccati di ampelodesmo rette da coloro che partecipano al corteo a cavallo. I “Pagghiari” accesi all’interno del centro storico sciclitano sono ormai pochi, e perlopiù concentrati in aree lontane da cavi elettrici e da tubature del gas metano per ragioni di sicurezza, mentre in passato gran parte del tragitto compiuto dalla Cavalcata presentava molti di questi focolari accesi ai bordi delle strade. Comunque sia ancora oggi l’usanza di accendere “U Pagghiaru” è ancora diffusa, e presso questi falò è tradizione arrostire carne, pesce e verdure per poi cenare in compagnia nei pressi del focolare.

La Cavalcata di San Giuseppe terminerà verso le ore 22.00 presso il sagrato della Chiesa di San Giuseppe, andando a concludere i riti preparatori in vista dei festeggiamenti dell’indomani consacrati al “Santo Padre di Cristo”.

Va detto inoltre, a seconda del programma dei festeggiamenti, a partire dalle ore 15.00 circa e per tutta la giornata della Vigilia della Festa in cui si tiene la Cavalcata di San Giuseppe, sono previsti anche eventi di vario tipo (perlopiù spettacoli musicali), organizzati presso lo spiazzale adiacente Chiesa consacrata al “Santo Patrarca” e nella vicina Piazza Italia, a cui si aggiungono anche stand enogastronomici in cui poter degustare vari prodotti tipici.

La Festa Esterna di “San Giuseppe” 

I riti ecclesiastici mattutini, la “Cena di San Giuseppe” e la premiazione delle bardature della “Cavalcata di San Giuseppe”

La Domenica limitrofa alla data del 19 Marzo iniziano i festeggiamenti esterni in onore di “San Giuseppe”, annunziati in mattinata dal vivace scampanio delle campane della Chiesa di San Giuseppe.

A partire dalle ore 09.00 lungo la Via San Giuseppe verranno esposti i “Manti” ossia le artistiche bardature che hanno partecipato alla “Cavalcata di San Giuseppe”, mentre alle ore 09.30 circa verrà celebrata la prima Messa mattutina.

Alle ore 11.00, verrà celebrata presso la Chiesa di San Giuseppe la solenne Messa seguita da molti devoti, mentre nel frattempo verranno nuovamente allestiti gli stand enogastronomici in cui verranno serviti vari piatti tipici della tradizione locale.

Alle ore 12.00 presso il sagrato della chiesa di San Giuseppe comincia la folcloristica vendita all’asta nota “Cena di San Giuseppe”, in cui vengono venduti i vari doni offerti all’indirizzo del “Santo Patriarca”, tra cui molti piatti tipici e preparazioni gastronomiche tradizionali. Il ricavato dell’asta, va in buona parte in beneficenza.

Con questa premiazione terminano i riti mattutini in onore di “San Giuseppe”, i cui simulacri (quello originario e quello moderno che verrà condotto in Processione) rimangono esposti ai fedeli all’interno della Chiesa, che rimane aperta per tutto il pomeriggio proprio per permettere ai devoti di rendere onore ad essi.

La Processione del simulacro di “San Giuseppe” e la conclusione dei festeggiamenti

Alle ore 17.00 iniziano i riti conclusivi della festa in onore di “San Giuseppe”, il cui moderno simulacro esce in Processione salutato dalle campane della chiesa per le vie della città sciclitana trasportato con molta devozione dai suoi portatori, venendo seguito da moltissimi fedeli sciclitani, dalla locale banda musicale e anche da cavalli bardati con i mantelli della “Cavalcata di San Giuseppe”. La Processione, dopo l’uscita dalla Chiesa di San Giuseppe, dall’antistante sagrato percorrerà la Via San Giuseppe arrivando in Piazza Italia, da qui risale la Via Nazionale oltrepassando la Via Mormina Penna e la Piazza Busacca, scendendo tramite il Corso Umberto I e il Corso Garibaldi verso la Via San Giuseppe, arrivando presso il sagrato della sua chiesa di appartenenza, in cui avverrà il rientro salutato da un vivace scampanio.

Al termine della Processione, alle ore 18.30 viene celebrata la solenne Messa pomeridiana (seguita ovviamente da moltissimi devoti), che va a chiudere i riti religiosi in onore di “San Giuseppe”. Al termine della funzione i simulacri verranno ricollocati presso i loro Altari all’interno della chiesa, rimanendo esposti alla venerazione dei devoti sciclitani per tutto l’anno, fino alla festività del prossimo anno.

Dopo la funzione, alle ore 19.30 circa, riprenderà la “Cena di San Giuseppe” ossia la vendita all’asta dei doni offerti all’indirizzo del “Santo Patriarca” con la quale termineranno in maniera ufficiale i festeggiamenti sciclitani in onore di “San Giuseppe”.

Per informazioni più dettagliate sulla Festa di San Giuseppe di Scicli visitate il sito web www.ilovescicli.it e le pagine facebook “Scicli in Festa e Dintorni”, Chiesa di San Giuseppe e Museo della Cavalcata di San Giuseppe.

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