Scicli, Ospedale “Busacca”

Scicli

Ospedale “Busacca”

L’Ospedale di Scicli intitolato al filantropo Pietro Di Lorenzo detto “Busacca”, è posto ad occidente della cittadina iblea sciclitana su un’altura posta ad occidente del fiume noto come “Fiumara di Modica” nei pressi delle Contrade Licozia e Mendolilli al numero civico 25 di Via Ospedale (imbocco delle S.P. 95 Scicli – Spinazza – Giardinelli per Donnalucata e Marina di Ragusa, e S.P. 38 Betlem – Piano Ceci per Modica e Ragusa), ed è raggiungibile dal centro urbano cittadino dalla Via Ospedale che scavalca appunto il sopracitato corso d’acqua (dalla Via Cristoforo Colombo o dalla “Circonvallazione di Scicli” bisogna seguire l’indicazione “Ospedale”).

La costruzione di questo ospedale venne finanziata dall’Opera Pia “Busacca”, che nacque in seguito alla cospicua eredità in denaro lasciata dal nobile Pietro Di Lorenzo (vissuto durante il 1500 e deceduto il 22 Luglio 1569 a Palermo), che venne utilizzata anche per la costruzione della Chiesa di Santa Maria la Nova. Il primo ospedale era collocato presso l’ex Convento dei Cappuccini, e successivamente esso venne trasferito dal 1898 all’interno del Convento di San Giovanni Evangelista (quest’ultimo posto presso la centrale Via Francesco Mormina Penna), entrambi curati dalla Congregazione della Carità della città sciclitana. In seguito all’assorbimento di questa congregazione da parte dell’Opera Pia Busacca, e in conseguenza alla demolizione dell’ex convento benedettino comprendente anche la limitrofa Chiesa consacrata al culto della “Madonna Addolorata” (il cui simulacro oggi è posto all’interno della Chiesa di San Giovanni Evangelista, e che tuttora viene portato in Processione per le vie di Scicli durante la sera del Venerdì Santo), si decise la costruzione di un nuovo ospedale molto più grande, la cui progettazione e costruzione venne affidata nel 1896 all’ingegnere sciclitano Ignazio Emmolo, che disegnò i prospetti dell’edificio in stile liberty ispirandosi al “Policlinico Umberto I” di Roma. L’ospedale, comprendente vari padiglioni separati al cui centro è posto un ampio giardino, venne interamente costruito a partire dal 1904 venendo inaugurato nel 1908, venendo utilizzato in seguito al terremoto di Messina (che avvenne il 28 Dicembre 1908 e che fu altrettanto dannoso al pari di quello che l’11 Gennaio 1693 distrusse l’area sudorientale della Sicilia, corrispondente all’area storica del “Val di Noto”) permettendo all’interno di esso il ricovero di alcuni feriti in seguito a questo sisma (infatti furono in molti i feriti inviati in vari ospedali della regione). L’ospedale divenne sin da subito uno dei più importanti dell’allora Provincia di Siracusa (che comprendeva anche il territorio sciclitano) che poi dal 2 Gennaio 1927 vide l’allora “Circondario di Modica” (di cui faceva parte la città sciclitana) far parte dell’odierna “Provincia di Ragusa”, ospitando anche numerosi feriti durante i due conflitti mondiali. Oggigiorno l’Ospedale “Busacca” fa parte dell’Ospedale Riunito “Modica – Scicli”.

L’Ospedale di Scicli è composto da nove padiglioni formati da edifici in stile liberty a cui si aggiunge una palazzina in stile moderno posta nell’area retrostante dell’edificio ospedaliero.

Il padiglione principale è posto in prossimità della Via Ospedale ed è delimitato da un’inferriata che ne delimita il cancello di ingresso. La facciata principale, avente il corpo centrale leggermente avanzato rispetto al resto della parete, è suddivisa in due ordini orizzontali: nell’ordine inferiore (di tipo bugnato) vi sono il portale arcuato posto al centro affiancato da otto finestre della medesima forma(quattro per lato di cui due nel corpo centrale e sei in quelli laterali); l’ordine superiore, delimitato da pilastri bugnati che ne delimitano i corpi, reca sei finestre arcuate inquadrate da dodici colonne a capitello corinzio, che sorreggono l’elegante frontone merlato che corona l’edificio, al cui centro vi è posta la scritta “Ospedale Ricovero Busacca”, su cui vi è posto un orologio meccanico decorato da eleganti fregi decorativi. Nei restanti prospetti (aventi sempre due ordini orizzontali) vi sono portali e finestre simili a quelle sopracitate.

Gli altri padiglioni dell’ospedale costruiti nel 1908 sono piuttosto simili a quello principale; da segnalare quello posto nell’area meridionale avente un’interessante veranda formata da un loggiato.

L’interno dell’Ospedale Busacca, o per meglio dire, dei suoi “padiglioni” (ad eccezione dell’ala più moderna), presenta stanze con elementi architettonici novecenteschi in stile liberty, che ospitano ovviamente vari uffici, ambulatori, reparti e la “Cappella” interna in cui vengono celebrate le funzioni religiose.

Al centro vi è l’ampio cortile in cui è posto un interessante giardino mediterraneo in cui spiccano alberi di pino e di palma, dove possiamo ammirare anche una statua bronzea che raffigura “San Pio da Pietrelcina”.

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