Scicli, Palazzo Di Benedetto

Scicli

Palazzo Di Benedetto
(Galleria d’Arte “L’Androne”)

Ad angolo con la Via Nazionale (numero civico 70) e la Piazza Busacca (imbocco di Via Santa Maria la Nova), è posto il “Palazzo Di Benedetto”, il più importante edificio tardo ottocentesco in stile liberty neogotico oggi sede di un’appartamento privato, di un locale di ritrovo che si affaccia presso la limitrofa Piazza Busacca, e di un piccolo sito espositivo di arte contemporanea nota come Galleria d’Arte L’Androne”, quest’ultima inaugurata nel 1979 (vedi più sotto). L’edificio apparteneva alla famiglia dei baroni Spadaro di Scicli, e a testimonianza di ciò sulla sommità del balcone centrale dell’edificio è posto il bassorilievo raffigurante il medesimo stemma araldico collocato presso il ben più noto “Palazzo Spadaro” di Via Francesco Mormina Penna.

La facciata principale dell’edificio che si affaccia lungo la Via Nazionale di fronte al “Palazzo Busacca”, è suddivisa in due ordini orizzontali entrambi caratterizzati da una parete in stile bugnato. L’ordine inferiore reca al centro un elegante portale arcuato sormontato da un timpano ad arco cuspidato (anch’esso in stile bugnato), sormontato da un mascherone grottesco collocato sul mensolone principale che sorregge il sovrastante balcone; il portale risulta affiancato da quattro aperture rettangolari (due per lato) sormontate da timpani ad arco cuspidato decorati da formelle e chiavi di volta contraddistinte da motivi decorativi di tipo floreale, al centro dei quali vi è posto un mascherone grottesco raffigurante la testa di un leone. L’ordine superiore, delimitato da un’elegante trabeazione merlata, reca un balcone sorretto da tre eleganti mensoloni adornati da fregi decorativi (tra cui anche quello centrale citato in precedenza, posto in prossimità del timpano del sottostante portale adornato da un mascherone grottesco), racchiuso da balaustrini e caratterizzato da un’apertura a “bifora” (formata da due arcate cuspidate separate da una colonnina), la cui sommità reca eleganti formelle floreali; il tutto risulta sormontato dal sopracitato scudo araldico raffigurante lo stemma della famiglia Spadaro, posto tra due eleganti fregi floreali. A fianco vi sono due balconate simili al sopracitato balcone sorrette da otto eleganti mensoloni e racchiuse da balaustre in pietra, aventi ciascuna due aperture ad arco cuspidato. Le aperture dei balconi e il frontone che corona la facciata, sono decorati da eleganti merlature. La facciata di Piazza Busacca posta all’imbocco di Via Santa Maria la Nova, è anch’essa suddivisa in due ordini orizzontali a parete bugnata. L’ordine inferiore reca quattro aperture rettangolari sormontate da un’arcata recante al centro il medesimo mascherone simile ad una testa di leone, su cui vi sono quattro finestre rettangolari. Sull’ordine superiore delimitato anch’esso da quello inferiore dalla trabeazione merlata collocata all’esatto centro dell’edificio, vi sono quattro finestre arcuate caratterizzate nella loro parte inferiore da balaustrini, sormontate da eleganti timpani arcuati aventi eleganti chiavi di volta (su cui vi sono altrettante finestrelle rettangolari). La sommità è orlata da eleganti merlature.

L’interno del palazzo è caratterizzato da eleganti stanze caratterizzate da elementi architettonici e decorativi in stile liberty, tra cui citiamo bassorilievi e stucchi che vanno ad adornarle. Le stanze del “piano superiore” ospitano appartamenti privati; mentre nel piano inferiore dell’edificio, oltre al locale ricettivo appartenente al limitrofo ristorante “Busacca” (la cui sede è posta all’interno dell’omonimo palazzo), è collocata la sopracitata Galleria d’Arte “L’Androne” (numero civico 66 di Via Nazionale, ultimo portone a destra della facciata principale dell’edificio), che venne fondata nel 1979 divenendo la sede di uno dei primi importanti spazi espositivi ubicati all’interno della città sciclitana. L’interno di questo piccolo museo è allocato in stanze aventi volta a botte, presso le quali si tengono varie mostre artistiche, perlopiù di arte contemporanea. Per saperne di più visita la pagina facebook della Galleria L’Androne.

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